E’ stato reso pubblico l’algoritmo A5/1, l’algoritmo che ha subito più attacchi hacker negli ultimi vent’anni.
Questo codice, composto da una stringa di 64 bit ed essenziale per garantire una certa privacy nelle conversazioni tramite cellulare, è stato svelato da Karsten Nohl, uno studioso tedesco di 28 anni che ha dichiarato alla stampa di aver compiuto questo gesto solamente “per motivi accademici” e per mettere tutti al corrente della vulnerabilità della rete GSM.
Rete che, a quanto pare, non è così sicura come sembra, difatti non è la prima volta che il codice GSM viene violato e, come dimostra Kohl, è facilmente utilizzabile da chiunque sia un po’ esperto di programmazione e che possieda uno smartphone: secondo il ricercatore, quindi, qualsiasi soggetto, con un po’ di capacità informatiche e con il codice a disposizione, può tentare di ascoltare le conversazioni di un altro individuo e intercettare i suoi messaggi SMS.
Il tutto è stato comunicato in occasione del Chaos Communication Congress tenutosi a Berlino e dedicato alla sicurezza informatica, ma ha subito una forte critica da parte della GSM Association, che ha ribadito che l’operazione è fattibile, ma difficilmente realizzabile nella pratica, poiché è illegale.
Un numero limitato di operatori telefonici tuttavia sarebbe al sicuro in caso questo tipo di attacco fosse effettuato: gli operatori telefonici che utilizzano l’algoritmo A5/3.
I risultati della ricerca sono stati resi noti anche su web: A5/1
mercoledì 30 dicembre 2009
martedì 8 dicembre 2009
Perdi i capelli? Stai attenta alla tua dieta
Una donna su tre perde i capelli.
È questo il risultato allarmante che ci giunge dalla Gran Bretagna: la Vitabiotics Wellwoman Tricologic, compagnia britannica esperta in supplementi vitaminici, ha effettuato difatti un’analisi su un campione di donne inglesi e ha pubblicato, in questi giorni, i dati rilevati sul quotidiano Daily Mail.
Dati importanti che ci fanno comprendere come il fenomeno della calvizia stia aumentando esponenzialmente nel Regno Unito, coinvolgendo anche donne di giovane età.
I motivi? I motivi, come spiega l’equipe britannica, sono molti, ma, a quanto pare, non sono legati soltanto ad una predisposizione genetica, agli agenti climatici e stagionali, all’uso di determinati farmaci, al fumo, all’eccesso di radiazioni solari o allo stress, ma anche alla dieta.
Dieta che non deve essere drastica, perché in tal caso impedisce ai capelli di ricevere le sostanze nutritive necessarie per la loro sopravvivenza.
La tricologa Sara Allison ha dichiarato infatti alla stampa che “i capelli sono essenzialmente il tessuto meno importante per la sopravvivenza del nostro corpo e che perciò di conseguenza ricevono nutrienti solo dopo che tutti gli organi vitali hanno ricevuto ciò di cui hanno bisogno.”
E se queste sostanze nutritive mancano? Cadono.
Una dieta errata può provocare quindi un effetto a domino, ossia ad una iniziale caduta di capelli, che poi viene seguita da stress, ansia e depressione, dovuta alla successiva perdita di autostima “data l’importanza dei capelli nella vita personale delle donne.”
Quindi è meglio prevenire che curare.
Le norme fondamentali da seguire per mantenere una cute sana e protetta sono:
-evitare una esposizione solare prolungata, soprattutto senza usare creme o gel per capelli indicate;
-evitare il fumo
-evitare di praticare sport in modo eccessivo
-evitare situazioni stressanti
-cercare di avere una corretta igiene
-cercare di avere una dieta equilibrata, ricca di vitamine E, C e B (verdura, frutta, pasta, pane); proteine (uova, carne); sali minerali (frutta, verdura, uova, latticini, pesce) e acqua (due litri al giorno).
È questo il risultato allarmante che ci giunge dalla Gran Bretagna: la Vitabiotics Wellwoman Tricologic, compagnia britannica esperta in supplementi vitaminici, ha effettuato difatti un’analisi su un campione di donne inglesi e ha pubblicato, in questi giorni, i dati rilevati sul quotidiano Daily Mail.
Dati importanti che ci fanno comprendere come il fenomeno della calvizia stia aumentando esponenzialmente nel Regno Unito, coinvolgendo anche donne di giovane età.
I motivi? I motivi, come spiega l’equipe britannica, sono molti, ma, a quanto pare, non sono legati soltanto ad una predisposizione genetica, agli agenti climatici e stagionali, all’uso di determinati farmaci, al fumo, all’eccesso di radiazioni solari o allo stress, ma anche alla dieta.
Dieta che non deve essere drastica, perché in tal caso impedisce ai capelli di ricevere le sostanze nutritive necessarie per la loro sopravvivenza.
La tricologa Sara Allison ha dichiarato infatti alla stampa che “i capelli sono essenzialmente il tessuto meno importante per la sopravvivenza del nostro corpo e che perciò di conseguenza ricevono nutrienti solo dopo che tutti gli organi vitali hanno ricevuto ciò di cui hanno bisogno.”
E se queste sostanze nutritive mancano? Cadono.
Una dieta errata può provocare quindi un effetto a domino, ossia ad una iniziale caduta di capelli, che poi viene seguita da stress, ansia e depressione, dovuta alla successiva perdita di autostima “data l’importanza dei capelli nella vita personale delle donne.”
Quindi è meglio prevenire che curare.
Le norme fondamentali da seguire per mantenere una cute sana e protetta sono:
-evitare una esposizione solare prolungata, soprattutto senza usare creme o gel per capelli indicate;
-evitare il fumo
-evitare di praticare sport in modo eccessivo
-evitare situazioni stressanti
-cercare di avere una corretta igiene
-cercare di avere una dieta equilibrata, ricca di vitamine E, C e B (verdura, frutta, pasta, pane); proteine (uova, carne); sali minerali (frutta, verdura, uova, latticini, pesce) e acqua (due litri al giorno).
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