venerdì 26 dicembre 2008

Alla ricerca dello sciatore killer

Stanno continuando ancora oggi le ricerche dello sciatore killer, che ieri, il giorno di Natale, a mezzogiorno circa, ha travolto, scendendo giù per le montagne, ad una velocità estrema e spericolata, un uomo di 51 anni, uccidendolo.
Il tutto è successo ad Obereggen, in Alto Adige, quando l’uomo, che stava festeggiando con la figlia e sulle piste, in una giornata di sole, il giorno di Natale, è stato colpito violentemente alle spalle.

L’impatto è stato mortale.
Infatti, nonostante gli immediati soccorsi dalla Croce bianca, che è intervenuta prontamente sul posto, il cinquantunenne è morto all’ospedale di Bolzano, a causa delle gravi lesioni riportate su tutto il corpo.
Da subito, perciò, sono iniziate le ricerche del pirata della neve, che, non si è nemmeno degnato di fermarsi per aiutare la sua vittima, rimasta inerme e ferita.
Tuttavia la descrizione sommaria della figlia e di alcuni testimoni non sono state ancora sufficienti per permettere l'identificazione dello sciatore, che per ora è riuscito a fuggire abilmente dal luogo del delitto.
Purtroppo a scapito delle ricerche è stato anche l’orario in cui è accaduta la tragedia.
In effetti a quell’ora le piste erano semi-deserte, perché non c’erano ancora tanti sciatori, tuttavia i carabinieri hanno lanciato ancora un appello, richiedendo a coloro che potrebbero essere a conoscenza di qualsiasi ulteriore dettaglio di farsi avanti.

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martedì 23 dicembre 2008

Alla Coop: no alcolici ai minori

Il bere alcolici è un'abitudine che si sta diffondendo anche tra i più giovani, che non esitano ad acquistare bevande di questo tipo neppure nei supermercati. La Coop si oppone.

Sarà in vigore dal 1 gennaio 2009 il divieto imposto dalla Coop, che provvederà ad impedire a tutti i giovani al di sotto dei 18 anni di acquistare alcolici.
I rappresentanti Coop hanno dichiarato che la loro iniziativa si basa sull’analisi di dati tangibili, raccolti dall'Istituto superiore di sanità, che ha affermato che molti di quelli che abusano di alcool fino all’intossicazione o adottano comportamenti giudicabili a rischio, sono minorenni, anche al di sotto dei 14 anni.
La Coop così si assume e vuole assumersi l’onere di prendere un impegno attivo contro il consumo eccessivo di alcol da parte dei giovanissimi, che non esitano ad acquistare alcolici neppure nei supermercati.

A questa iniziativa di diniego si affiancheranno anche delle altre di sensibilizzazione che punteranno sull’informare i giovani dei rischi che possono incontrare attraverso l’uso-abuso di alcool.
Questa iniziativa si colloca quindi sulla stessa scia di quella presentata dalla Polizia Stradale e dall'Ania, che, rappresentati dallo slogan “brindo con prudenza”, stanno tentando di prevenire quell’uso eccessivo di alcool che può portare ad uno sbandamento totale e alla morte.

Il monitoraggio sulle vendite sarà effettuato dal personale di cassa che sarà appositamente formato e che si occuperà di chiedere carta di identità ai giovani che a prima vista risulterebbero minorenni e che si presenteranno alla cassa con degli alcolici.
La lega Coop ha aggiunto che spera, che lanciando questa "pietruzza", si favoriranno altri comportamenti in questa direzione e che ci sia anche l’emanazione una legislazione vera e propria in materia.

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Torino: il bidello che ha massacrato due colleghe

Ha preso a sprangate due colleghe in preda ad un raptus di rabbia.

Era una persona irascibile e usava parole violente nei confronti di tutti, ma era anche una persona estremamente religiosa.
Era così Biagio La Porta, 50 anni, il bidello della scuola media Italo Calvino di Torino, che ieri mattina, alle 12.00 circa, in preda ad un raptus di rabbia, ha massacrato a sprangate in testa le due sue colleghe.
Le condizioni delle due donne sono tutt’oggi stazionarie.
Maria Catoggio, 41 anni, è stata ricoverata al Cto di Torino, dove è stata sottoposta ad un intervento chirurgico al cervello ed ora è in coma farmacologico.
Rosa Bianco, 40 anni, è stata ricoverata al Mauriziano per un trauma cranico.

Ora gli inquirenti stanno indagando per comprendere come si siano realmente svolti i fatti e per capire se il tutto poteva essere evitato.
L'uomo, appena compiuto il misfatto, non ha esitato a costituirsi alla polizia, visto che credeva che entrambe le donne fossero morte.
Da una prima ricostruzione si è dedotto che La Porta abbia colpito ripetutamente le due donne sul corpo con un attrezzo ginnico, all'interno della palestra della scuola, che si trova nel seminterrato. Il tutto perché aveva avuto con loro dei battibecchi per motivi di lavoro.
La Porta ha dichiarato alla Polizia:
"Da mesi quelle donne mi torturavano, non si poteva andare avanti così, tutto quello che facevo non andava bene, facevano sempre rapporto ai superiori. Invece a me toccava anche la loro parte di lavoro, mi esasperavano. Ho tentato in ogni modo di stabilire un buon rapporto con loro, ma si erano come coalizzate. Ho perso la testa, mi spiace immensamente per quel che ho fatto! Chiedo perdono a Dio."
Tuttavia gli studenti universitari che l'hanno visto uscire con le Forze dell'Ordine hanno affermato che l'uomo rideva e non sembrava alquanto pentito.

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domenica 21 dicembre 2008

Io brindo con prudenza

Brindare con prudenza è una nuova campagna di sensibilizzazione contro le stragi del sabato sera.
E anche se magari un eco scherzoso potrebbe suggerirci "ma chi è questo prudenza?" non c’è da scherzarci su, perché sono troppe le vittime della strada.

Sono troppi gli incidenti e le stragi, che accadono il sabato sera e non, per colpa di una bevuta di troppo o per uso di stupefacenti.
E sono troppe di conseguenza le persone che hanno visto la propria vita spezzata, così, tutto d'un tratto, a causa di chi beve e decide di mettersi al volante in condizioni inadatte alla guida.
Perciò la Polizia Stradale e l'Ania, ossia la fondazione per la sicurezza stradale, hanno deciso di effettuare una campagna di sensibilizzazione denominata "brindo con prudenza", che ha come fine principale quello di prevenire gli incidenti stradali dovuti alla guida in stato d'ebbrezza.

La campagna di sensibilizzazione verrà e sta venendo presentata in questi giorni davanti a molti locali italiani, dove oltre ad essere distribuito materiale informativo e etilometri monouso per permettere ai giovani di misurare il proprio tasso alcolico, verrà anche richiesto ai medesimi di designare colui che rimarrà il più sobrio possibile, ossia colui che guiderà e accompagnerà a casa quelli che avranno bevuto un po’ di più durante la serata.
L’iniziativa, che per ora sta avendo il suo pubblico, è sfociata, in questi giorni, anche in alcune piazze del nostro paese, dove vengono e verranno distribuiti volantini sull’argomento e dove in alcuni casi verrà mostrato attraverso un simulatore come potrebbe essere una guida alterata, il tutto per rendere i cittadini più consapevoli dei rischi, che potrebbero incontrare in caso decidano di imbarcarsi in auto ubriachi o sotto l’effetto di droghe.
Ma il programma per incentivare una buona condotta non finisce qui.
Infatti sono stati previsti in tutte le città italiane maggiori controlli da parte della Polizia Stradale, che non solo sanzionerà gli indisciplinati, ma premierà anche con biglietti omaggio, per entrare in discoteca il weekend successivo, tutti coloro che risulteranno entro la soglia minima di alcool consentita, che è pari a 0,5 u.a.(unità alcoliche) per litro di sangue.
Quindi "brindiamo pure, ma facciamolo con prudenza".

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sabato 20 dicembre 2008

Natale sulla neve, ma niente fuori pista

Dopo la nevicata record del 16 dicembre scorso, la situazione in Piemonte e in Valle d'Aosta è in via di miglioramento, ma c'è ancora paura per il rischio valanghe.

Riprenderanno a funzionare da domani alcuni degli impianti sciistici piemontesi e valdostani, che dopo la nevicata record del 16 dicembre scorso, erano rimasti chiusi per volere del capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, che li aveva fatti immediatamente presidiare.

Gli impianti che funzioneranno, a partire da domani, sono quelli di Sestriere, Sauze D´Oulx, Cesana-San Sicario, Clavière, Bardonecchia, Limone Piemonte, Mondolè Ski, La Thuile, Pila, Monterosa Ski e Breuil-Cervinia, tuttavia ci sono ancora delle zone off-limits, ossia inaccessibili per gli sciatori a causa dell’allarme valanghe, che ancora incombe nel nostro panorama montano, per via dell’innalzamento delle temperature.
Quindi, nonostante l’apertura di queste vie di fuga per tutti gli amanti della neve, che non vedevano l’ora di inaugurare questa stagione sciistica, non bisogna abbassare la guardia.
E gli amministratori comunali sono i primi che hanno preso tutte le precauzioni del caso.
Prima di tutto sono state emanate delle ordinanze di divieto e sono state previste delle multe molto salate per tutti gli sciatori indisciplinati, che decideranno di sciare in zone a rischio o di fare del fuori pista.

I gestori degli impianti, inoltre, hanno vietato l’apertura delle piste ad alta quota e hanno ribadito che "si può sciare solo sulle piste aperte, che sono le uniche sicure."
Per giunta è stato precisato che il soccorso non può essere garantito ovunque se non per via aerea, a causa dell’interruzione di alcune strade.
Di conseguenza gli sciatori spericolati sono costretti a limitare le proprie pretese e ad accontentarsi di quello che la montagna attualmente gli può offrire.
Però, come ha dichiarato il presidente della provincia di Torino, Antonio Saitta, i collegamenti principali sono assicurati e "la situazione è in costante miglioramento."

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lunedì 15 dicembre 2008

Non mangi carboidrati? Allora stai attento alla tua memoria

Holly Taylor: "il cibo ha un effetto immediato sul comportamento cognitivo e le diete povere di carboidrati hanno un grande impatto negativo sul pensiero e sulla memoria."

Pasta, pane e patate: assumere carboidrati è fondamentale per mantenere la nostra memoria.
L'ha confermato, in questi giorni, lo studio di un’équipe oltreoceano, che, coordinata da Holly Taylor, ha analizzato cognitivamente e sottoposto a due diete differenti un campione di 19 donne, tra i 22 e i 55 anni.
I risultati, pubblicati dai ricercatori statunitensi sulla rivista Appetite, come si può immaginare dalla premessa, sono i seguenti:
Taylor ha notato empiricamente che le donne che erano state sottoposte ad una dieta povera di carboidrati avevano dimostrato dopo una settimana, attraverso test cognitivi di controllo, capacità di memoria e di reattività visiva ridotta rispetto alle donne che avevano continuato ad assumere regolarmente carboidrati.
Questo perché, come hanno spiegato gli studiosi, la mancanza di carboidrati pregiudica l'arrivo al cervello del glucosio, ossia dello zucchero, fondamentale per lo svolgimento delle funzioni mnemoniche e cognitive.
Perciò è fondamentale quando si vuole dimagrire consultare un medico e diffidare delle diete che escludono i carboidrati dall'alimentazione giornaliera, perché per perdere dei chili di troppo non si può rischiare di perdere la propria memoria.

Tuttavia chi ha già intrapreso una dieta povera di carboidrati non deve allarmarsi, perché gli studiosi non hanno esitato nell'effettuare anche l'esperimento inverso: le donne, che erano state sottoposte ad una dieta povera di carboidrati, infatti, sono state risottoposte ad una nuova dieta più equilibrata e hanno così riacquisito le capacità cognitive perdute, ritornando ad una condizione di normalità.

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sabato 13 dicembre 2008

Si parte con l'Alta Velocità e l'Italia si accorcia

Trenitalia sfida le distanze.
"La più grande opera realizzata in Italia, dal dopoguerra ad oggi, per investimento, complessità e importanza strategica."

È partita oggi Frecciarossa, il convoglio delle Ferrovie dello Stato che percorrerà da domani la linea dell'Alta Velocità, accorciando le distanze fra le varie regioni della nostra penisola italiana.
La rivoluzione delle Ferrovie dello Stato, che andrà ad una velocità di 330 km all'ora, ha avuto da subito un grande successo e consenso dai parte dei cittadini italiani e anche da parte della classe politica, che dichiarato che attraverso questo servizio si legherà l'Italia al resto dell'Europa, dove l’Alta Velocità esiste già da tempo e già da tempo dà i suoi risultati.

Il tratto percorso oggi da Frecciarossa è stato quello che collega Milano a Bologna e il tutto è avvenuto in un tempo record di un’ora e cinque minuti.
L’Alta Velocità, quindi, si presenta di fronte a tutti, tramite Frecciarossa, un treno di alto design e ricco comfort, come un’innovazione storica che permette ai treni, in questi mesi, di assumere una pole position e di diventare così competitivi anche nei confronti delle compagnie aeree.
Infatti grazie all’Alta Velocità i pendolari e i viaggiatori non solo potranno evitare le code di imbarco e le attese all’aeroporto, ma anche potranno recarsi direttamente nei centri delle città desiderate, senza dover percorrere dei tratti aggiuntivi in auto, taxi o tramite mezzi pubblici.
Domani sarà l’ora del tratto Milano-Roma, che sarà percorribile in tre ore e mezza per chi viaggerà senza fermate intermedie (altrimenti in tre ore e 59 minuti).
Altri percorsi che lasciano a bocca aperta: Roma - Napoli in solo 1 ora e 21 minuti; Milano - Napoli in solo 4 ore e 50 minuti e Bari - Roma in 3 ore 59 minuti.

Per ulteriori informazioni: Alta Velocità

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lunedì 8 dicembre 2008

Facebook: attenti al virus Koobface

È approdato su Facebook un nuovo virus che cerca di impossessarsi dei dati sensibili degli utenti: il suo nome è Koobface e agisce approfittando della curiosità altrui.

È stato chiamato Koobface il nuovo virus che sta cercando di insinuarsi tra gli utenti di Facebook. Lo stratagemma?
Gli hacker l'hanno pensata così: prima di tutto inviano una mail a degli utenti, ossia alle loro vittime, proponendo loro la visualizzazione di un video in un modo alquanto persuasivo e naturalmente spacciandosi per uno dei loro amici.
I messaggi inviati sono di questo genere: "Visualizza questo video, c'eri anche tu." o "Ecco il video segreto di Tom."
Sotto questo messaggio gli hacker non hanno dimenticato di lasciare un link, che porta il soggetto, ignaro di tutto, ma così curioso da non esitare nell'evitare il click, in una pagina di YouTube, dove gli viene proposto di scaricare un aggiornamento del software Flash Player, necessario per la visione del clip.
Sicuramente un utente che è arrivato fino a questo punto deciderà di tentare nello scaricare l’aggiornamento, ma, appena lo farà, scaricherà il virus che sarà installato completamente sul suo computer, non appena comparirà sullo schermo il seguente messaggio: "Error installing Flash Update. Please contact support."
Sono già caduti nella trappola parecchi giornalisti di Chicago, tutti interconessi tra di loro.
Il virus ha lo scopo di impossessarsi dei dati personali degli utenti e l'unica soluzione per evitarlo è chiedere conferma ad un amico prima di andare a visualizzare un video.
Lo Staff di Facebook tuttavia sta cercando di ovviare a questi problemi, proponendo delle possibili soluzioni sulla pagina dedicata alla Security: Facebook Security


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domenica 7 dicembre 2008

Valanga nel torinese: due morti e due dispersi

Sopraffatti da una valanga, fanno un salto di 200 metri.

Sono stati travolti oggi, nel primo pomeriggio, da una valanga di sassi e neve, quattro sci-alpinisti italiani, che si trovavano nei pressi di Bobbio Pellice, in provincia di Torino.
Il soccorso alpino, insieme alla squadra del 118, è intervenuto immediatamente nelle ricerche, grazie all'allarme lanciato dal gestore del rifugio lì vicino, che era a conoscenza della presenza dei quattro sciatori.
Però dopo ore di ricerche, che si sono concluse soltanto oggi alle 18.00, sono stati ritrovati solo due dei quattro corpi, che devono ancora essere identificati: uno è stato rinvenuto quasi in superficie, l'altro è stato individuato sotto parecchia neve, grazie all'intervento dei cani.
Le ricerche degli altri due dispersi riprenderanno domani.

AGGIORNAMENTO: Sono stati identificati i corpi dei due sci-alpinisti individuati ieri. Si tratta di Walter Rivoira, 44 anni, e di Massino Podio, 42 anni. Stamattina è stato rinvenuto anche il terzo corpo: Federico Negri, 44 anni. Rimane ancora disperso Marco Capone, 31 anni, ma si presume che anche lui non sia sopravvissuto.

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Sparatoria a Torino: un morto e tre feriti

Ieri alle 23.30 circa a Torino è scoppiato il panico. Un diverbio ha dato vita ad una sparatoria.

Ha deciso di agire così, sparando pallottole per aria, Antonio Catelli, un uomo di 59 anni, per dar fine a un diverbio, nato per futili motivi nella zona di Santa Rita, in piazza Montanari, vicino allo Stadio Olimpico, a Torino.

La rissa ha avuto inizio ieri sera e si è conclusa in tragedia, portando alla morte Luca Ragusa, un quarantanovenne, che colpito mortalmente da due proiettili all'addome, è deceduto all'ospedale Mauriziano, dove sono stati ricoverati altri tre degli uomini coinvolti nella discussione.
Stamani i carabinieri, che si erano già recati sul posto ieri notte, hanno dato il via alle indagini.
Secondo una prima ricostruzione la lite è iniziata per un cane.
Antonio Catelli, infatti, ha dichiarato all’Arma di aver notato dalla finestra della sua abitazione, che un cane stava importunando il figlio trentaduenne e la nipote di due anni e di aver deciso così di scendere in piazza, dove ha avuto inizio la rissa.
Una rissa, che ha portato Antonio Catelli ad impugnare la sua postola alle 23.30 circa.
Adesso i carabinieri stanno rintracciando possibili testimoni.
Sul posto è stata ritrovata anche una semiautomatica che, secondo quanto risulta dalle indagini, doveva essere di un amico della vittima, che doveva averla estratta durante lo scontro.
Catelli adesso è stato arrestato.

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martedì 2 dicembre 2008

Bangkok: domani lo stop delle proteste antigovernative

Cesserà domani il blocco dei due aeroporti di Bangkok da parte dei manifestanti antigovernativi.
Dopo una settimana di protesta, ritornerà la calma.


Dopo una settimana caratterizzata da forti proteste antigovernative, cesserà domani il blocco dei due aeroporti di Bangkok, ossia dell'aeroporto internazionale Suvarnabhumi e di quello nazionale Don Muang, occupati, nei giorni scorsi, da centinaia di attivisti tailandesi.
Il tutto perché, a Bangkok, l'obiettivo della manifestazione è stato raggiunto: la Corte Costituzionale ha interdetto dalla politica per 5 anni l’attuale premier, Somchai Wongsawat, accusandolo di corruzione, e ha sciolto il suo partito, il Partito del Popolo, incolpato di aver commesso dei brogli elettorali.

Quindi, l'impedimento della comunicazione aerea, iniziato martedì scorso con l'obiettivo di richiedere a viva voce le dimissioni del premier vigente, non ha più ragion d’essere e il leader dell’Alleanza del Popolo per la democrazia (Pad) ha annunciato che da domani alle ore 10.00 (04.00 ora italiana) tutti i manifestanti si ritireranno pacificamente dagli aeroporti, rifavorendo la ripresa del traffico aereo.

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martedì 25 novembre 2008

Per Vito a Rivoli e a Torino

Si sono presentati in tanti per Vito, sia a Rivoli, sia a Torino.
Una manifestazione silenziosa ha attraversato la città, ma purtroppo "per Vito non c'è più nulla."

Come avevano annunciato domenica tramite un tam tam di messaggini e mail, si sono riuniti oggi, sia a Rivoli, sia a Torino, gli studenti torinesi e piemontesi, per ricordare Vito Scafidi, il ragazzo diciassettenne morto tragicamente, sabato scorso, nella propria classe a causa del crollo del soffitto.

A Torino un corteo è partito da Piazza Castello e si è diretto presso la sede della provincia, in via Maria Vittoria 12, per denunciare quello che è accaduto al Liceo Darwin di Rivoli e per chiedere sicurezza.
A Rivoli, invece, si sono presentati a sfilare silenziosamente, per la città in più di 2.500.
Un pellegrinaggio è partito di prima mattina e si è arricchito per le vie dalla città, arrivando fino al famigerato Liceo Darwin, il luogo dove Vito ha perso, insieme alla propria vita, tutti i propri sogni.
Tra i manifestanti, studenti di Torino e provincia, c’era chi piangeva e chi chiedeva un abbraccio di conforto, chi diceva di conoscere bene Vito e chi invece diceva di non averlo mai conosciuto, ma di sentire comunque tristezza e un forte senso di compassione.
"Tutto questo non doveva succedere, perché non si può morire a scuola" hanno affermato la maggior parte degli studenti, aggiungendo di essere accompagnati anche da una grande paura: "Sarebbe potuto capitare a me."

Davanti al liceo Darwin insieme a fiori e lumini, c’erano tantissime lettere e cartelli, appesi sulla cancellata e appoggiati per terra. I giovani, recatesi lì per Vito, li hanno letti in silenzio e ne hanno aggiunti altri, per lasciare, in un certo senso, un segno della propria presenza e vicinanza al ragazzo.
Il più significativo: "Sogni... desideri... per Vito non c'è più nulla. Perché?"

Il funerale di Vito si celebrerà domani alle ore 15.00, a Pianezza, dove il ragazzo abitava con la famiglia.


Foto di Alessandro Contaldo.
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domenica 23 novembre 2008

Torino e Italia. Gli studenti protestano per la morte di Vito

I sogni di Vito Scafidi sono stati spezzati dal crollo del soffitto dell'aula della sua scuola? Gli studenti torinesi e italiani hanno dato il via ad una protesta virtuale e reale, per manifestare la propria indignazione e terrore di fronte alla tragedia.

È rimasto ucciso tragicamente a causa del crollo del soffitto di un'aula di una scuola di Rivoli.
Vito Scafidi, un ragazzo di 17 anni, è morto così.
Era rientrato nella propria classe del Liceo Darwin, come tutti i suoi compagni, ma poi, improvvisamente, come hanno raccontato le testimonianze di alcuni studenti, che hanno vissuto in prima persona la vicenda, la porta dell'aula è stata sbattuta violentemente dal vento ed è crollato il soffitto.
Vito non c'è l'ha fatta, gli altri sono soppravvisuti, ma tra i soppravvissuti c'è anche chi è ferito e chi si trova in una condizione di salute precaria: un ragazzo rischia infatti persino la paralisi.

Ora tra gli studenti italiani e torinesi è nato un dibattito e tutti di fronte a questa tragedia hanno deciso spontaneamente di dare inizio ad una mobilitazione, per dimostrare la propria vicinanza a Vito e per richiedere l'attenzione dei media, della gente e della classe politica.
Un'ondata di rabbia, legata ad un misto di paura e tristezza è sfociata anche sul web soprattutto da parte degli amici di Vito, ma anche da parte degli altri studenti torinesi, piemontesi e italiani, che non lo conoscevano personalmente.
Un tam tam di messaggini ha proclamato inoltre uno sciopero nazionale, previsto per il 25 novembre.
Il testo dei messaggini trasmessi tra i giovani è questo: "il 25 novembre scioperiamo in ricordo di Vito, morto a scuola e non in guerra. Tutti davanti alle scuole a braccia conserte."
Si annuncia così uno sciopero pacifico e silenzioso, con un forte significato simbolico a cui si aggiunge la mobilitazione di poche ore fa, quando alcuni studenti sono entrati all'interno del Cinema Massimo, dove sono in corso le proiezioni del Torino Film Festival, per chiedere un'attenzione sui problemi riguardanti la sicurezza nelle scuole.

Vito era un ragazzo solare, che amava la vita e aveva, come tutti i giovani, tanti sogni, speranze e aspettative, ma ora la sua vita è stata spezzata.
Sulla sua pagina personale di Netlog sono arrivati tantissimi visitatori che si sono aggiunti ai suoi amici reali con tante faccine tristi.

Netlog di Vito: Vito Scafidi

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lunedì 17 novembre 2008

Hardware

Problemi hardware: ricomposizione del mouse.
Tentata ricomposizione della tastiera.
Tastiera in Tilt!!

To be continued

sabato 15 novembre 2008

G20: azioni concrete entro il 31 marzo

Il G20 vuole agire concretamente contro la crisi economica mondiale, continuando a lavorare nel lungo periodo.

A Washington il summit dei 20 ha iniziato da subito a darsi fare.
Infatti i rappresentanti dei 20 paesi, che hanno partecipato alla riunione alla Casa Bianca, hanno già presentato oggi il documento finale, che regolamenterà le scelte da compiere nei prossimi mesi in campo economico.
Scelte e decisioni che verranno applicate concretamente, come dichiara il documento, entro e non oltre il 31 marzo 2009.
Gli elementi fondamentali presi in esame e esplicitati nel documento finale sono:
-la necessaria riorganizzazione del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale;
-l'indispensabile conclusione dei negoziati del Doha Round sul commercio internazionale;
-la regolamentazione dei mercati finanziari;
-l'elaborazione di una lista nera, che elenchi tutte le istituzioni finanziarie che stanno mettendo a rischio l'economia globale;
-l'azione per rilanciare la domanda interna e per sostenere i mercati emergenti.

I rappresentanti del G20 hanno dimostrato quindi immediatamente il loro ottimismo e impegno nel trovare soluzioni che portino ad un miglioramento della situazione globale, dichiarando anche il proprio interesse a seguire gli effetti che avranno le azioni di mercato nel lungo periodo.
Un ulteriore incontro del summit, infatti, è previsto a febbraio e/o in primavera.

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venerdì 14 novembre 2008

Ha inizio il G20

Il summit per combattere la crisi.

Si sono riuniti ieri sera e hanno cenato alla Casa Bianca, ospitati dal presidente uscente, George Bush, i leader dei 20 paesi mondiali che parteciperanno al summit del G20.
A Washington tutti i rappresentanti, tra cui il nostro Premier, Silvio Berlusconi, hanno dichiarato di essere arrivati con l'obiettivo di cercare individuare, in questi giorni, delle misure per iniziare a fronteggiare la crisi, che preoccupa a livello internazionale.
Il Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, prima della sua partenza, aveva già annunciato lo scopo che si prefiggeva il G20, aggiungendo che si cercherà anche di stabilire delle "regole nuove per far sì che in futuro non accadano più crisi finanziarie come queste."
Tuttavia un solo incontro per risolvere la depressione non è apparso da subito sufficiente, perciò è già stata prevista nuova riunione per la fine di febbraio a Londra con il nuovo presidente americano, Barack Obama.

Le azioni concordate in questo G20 dovranno essere applicate entro il 31 marzo 2009.

A questo vertice, però, non manca un'opposizione, che ha già fatto sentire ieri la propria voce.
Infatti un controsummit, denominato il Vertice del Popolo, si è riunito di fronte alla Casa Bianca per protestare contro la miseria nel mondo, contro il capitalismo e contro il G20 che vuole, secondo loro, rappresentare il 90% dell'economia mondiale, senza permettere a tutti i leader dei paesi interessati di intervenire.

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giovedì 13 novembre 2008

Arriva il falso New York Times

Ecco le notizie che gli americani vorrebbero leggere. In America si è puntato sulla falsa informazione per fare informazione.

Sono state diffuse principalmente a New York e Washington un gran numero di false copie del New York Times da un gruppo di pacifisti americani.
Il motivo?
Diffondere le notizie/desiderio che gli americani vorrebbero leggere e anche e soprattutto ricordare al nuovo presidente, Barack Obama, una delle ragioni principali per cui è stato eletto: far cessare la guerra in Iraq.
Il quotidiano, diffuso oggi, ha un'impaginazione quasi identica a quella dell'originale e presenta in prima pagina una notizia scritta a caratteri cubitali: "Iraq war ends. Troops to return immediately."
Una notizia del tutto particolare che, lasciando inizialmente a bocca aperta tutti gli americani, è stata anche riportata sul sito dedicato al fasullo New York Times, facendo discutere così tutti i media internazionali sulla questione.
I pacifisti, quindi, tramite la loro idea di falsa informazione hanno trovato un modo per fare vera informazione e per diffondere in una maniera del tutto originale ciò che in realtà, e secondo loro, vorrebbe il popolo americano dalla nuova presidenza Obama.
Sul quotidiano e sul sito dedicato, che naturalmente è una bella copia del sito originale, sono stati pubblicati anche altri articoli, persino provocatori: uno tra questi accusa la presidenza Bush di essere stata a conoscenza fin da subito che Saddam Hussein non possedeva armi di distruzione di massa.

Ecco l'indirizzo web del falso: New York Times
Ecco invece l'originale: New York Times

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martedì 11 novembre 2008

Alitalia. Sciopero illegale

Lo sciopero Alitalia è illegale.
L'ha dichiarato il Ministro dei Trasporti Altero Matteoli.
Necessario ripristinare l'ordine.

Ha interrotto l'erogazione di un pubblico servizio senza nessun preavviso, perciò è stato definito illegale lo sciopero proclamato ieri da alcuni dipendenti Alitalia e non appoggiato dai sindacati autonomi.
Le conseguenze, come dimostra la situazione creatasi in molti aeroporti italiani, sono state drammatiche per tutti i viaggiatori e si ripercuotono ancora adesso sui passeggeri Alitalia, che a Linate, Malpensa e Fiumicino, sono costretti a subire ancora disagi e lunghe attese.

Ieri il Ministro dei trasporti, Altero Matteoli, ha precettato immediatamente lo sciopero al fine di rigarantire l'ordine e ha dichiarato che, in caso la situazione non sia ristabilita in tempi brevi, il governo agirà dal punto di vista penale.
Ad appoggiare esplicitamente Matteoli si è schierato anche il presidente della commissione di garanzia sullo sciopero, Antonio Martone, che ha ribadito l'illegalità della protesta, affermando che le persone aderenti alla medesima, non solo stanno scioperando, ma stanno anche impedendo agli altri dipendenti, per giunta di altre compagnie aeree, di andare a lavorare.

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domenica 9 novembre 2008

Alitalia: piloti e assistenti di volo all'attacco

Annunciati 14 giorni di sciopero.

"La Cai, con la complicità di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, ha stravolto e disatteso i Contratti Collettivi di Lavoro già concordati e sottoscritti nel mese di settembre da tutte le sigle sindacali e dal governo."
Lo hanno dichiarato più volte i sindacati autonomi, rappresentanti dei piloti e degli assistenti di volo, e hanno annunciato perciò 14 giorni di sciopero generale, al fine di tutelare i diritti di tutti i lavoratori, che, in base a quanto secondo loro previsto, verranno assunti dalla Cai in modi iniqui.

Il Ministro dei trasporti Altero Matteoli ha reagito alla dichiarazione dei sindacati Anpac, Unione Piloti, Anpav, Avia e Sdl, affermando che "quella dei sindacati autonomi di Alitalia assomiglia ad una dichiarazione di guerra."
E poi ha aggiunto: "Siamo davvero sconcertati di fronte a tali annunci ma è evidente che il governo non si lascerà intimidire e assumerà al momento opportuno tutte le iniziative e i provvedimenti necessari per non danneggiare i viaggiatori."
"Non possiamo consentire in alcun modo che qualcuno possa avere ed esercitare una sorta di diritto di veto contro un'impresa che vuole investire salvando più di 12.500 posti di lavoro e che ha un valido piano industriale per rilanciare una compagnia, la quale diversamente sarebbe già fallita con tutte le conseguenze drammatiche del caso."

Il primo sciopero si terrà il 25 novembre.
Le altre date individuate sono il 6 dicembre 2008; il 7, il 16 e il 27 Gennaio 2009; il 9 e il 20 Febbraio 2009; il 3, il 16 e il 27 Marzo 2009; il 7 e il 20 Aprile 2009; il 4, il 15 e il 26 Maggio 2009.

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sabato 8 novembre 2008

Stop trasporti locali e ferrovie

Disagi in vista per i pendolari.

È stato confermato in questi ultimi giorni lo sciopero nazionale dei trasporti, indetto dalle sigle sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti, UglTrasporti, Orsa Trasporti, Faisa e Fast, e previsto per le giornate di domenica e lunedì.
L'iniziativa è stata definita dai sindacati autonomi necessaria per incentivare una revisione dei contratti e per garantire quindi i diritti di tutti i lavoratori.
I dipendenti delle ferrovie italiane saranno in sciopero per 24 ore: dalle 21.00 di questa domenica alle 21.00 di lunedì.
Tuttavia saranno garantiti i regionali nelle ore di punta, ossia dalle 6.00 alle 9.00 e poi dalle 18.00 alle 21.00.

I trasporti locali, invece, sciopereranno esclusivamente nella giornata di lunedì e il fermo sarà regolato con modalità differenti, che varieranno da città a città.
Ecco cosa succederà nelle principali città italiane:
-a Roma ci sarà lo stop dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio;
-a Milano dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 a fine servizio;
-a Napoli dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio;
-a Torino dalle 9 alle 12 e dalle 15 a fine servizio;
-a Firenze dalle 9.15 alle 11.45 e dalle 15.15 a fine servizio; -a Venezia-Mestre dalle 9 alle 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio;
-a Genova dalle 9.30 alle 17 e dalle 21 a fine servizio
-a Bologna dalle 8.30 alle 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio; -a Bari dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.30 a fine servizio;
-a Palermo dalle 8.30 alle 17,30 e dalle 21.30 a fine servizio;
-a Cagliari dalle 9.30 alle 12.45, dalle 14.45 alle 18.30 e dalle 20.30 a fine servizio.

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sabato 1 novembre 2008

Alitalia senza il sì degli autonomi

La Cai presenta l'offerta vincolante.
I sindacati autonomi non firmano il lodo Letta.

La Cai, la cordata italiana dei 20, ha presentato ieri sera l'offerta vincolante, nonostante non abbiano siglato il lodo Letta i sindacati autonomi, ossia i piloti e gli assistenti di volo.
Il tutto grazie all’intervento del Premier, Silvio Berlusconi, che ha contattato telefonicamente il Presidente della Cai, Roberto Colaninno, che, vista la situazione, era già convinto a ritirare l’offerta.
Tuttavia la strada per dare il via alla Nuova Alitalia è ancora in salita.
I problemi principali sono due: da una parte si dovrà agire per avere la firma dei sindacati autonomi, che rappresentano una risorsa importante di dipendenti Alitalia, dall’altra bisognerà aspettare il sì dell’Unione Europea.
Per quanto riguarda i sindacati autonomi è intervenuto il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, che ha dichiarato che è necessario che "i piloti e il personale navigante si assumano al pari degli altri le loro responsabilità e che quindi consentano la nascita della nuova compagnia italiana."

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venerdì 31 ottobre 2008

Alitalia vicina al fallimento

I sindacati degli assistenti di volo e dei piloti ritirano la propria adesione al piano Cai: "l'accordo di settembre è stato stravolto."

Scade oggi a mezzanotte il termine ultimo per l'offerta d'acquisto dell'Alitalia da parte della Cai, ma i sindacati dei piloti e degli assistenti di volo hanno dichiarato nuovamente il proprio no al piano presentato dalla Compagnia aerea italiana, affermando che l'accordo di settembre è stato tutt'ora stravolto.
Su 8 sigle sindacali, quindi, per adesso, solo 4 hanno sottoscritto il lodo Letta, ossia il protocollo d'intesa necessario per far decollare la Nuova Alitalia.

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ha perciò esplicitato tutta la propria preoccupazione, affermando che "non c'è più margine per trattare" e che se non verrà accettato da tutti i sindacati, entro oggi, alle 22.00, il piano Cai non ci sarà più nessuna Alitalia.
Il tutto perché il Presidente della Cai, Roberto Colaninno, aveva affermato, già in precendenza, che senza la sigla di tutti i sindacati si sarebbe ritirata l'offerta.

Se la Cai non presenterà l'offerta vincolante per Alitalia ci sarà il fallimento della compagnia di bandiera italiana, che sarà svenduta ad una compagnia aerea straniera come Air France-Klm o Lufthansa.
In definitiva senza la Cai gli aerei non potranno più decollare, perché sarà ritirata anche la licenza di volo provvisoria, che era stata concessa dal presidente dell'Enac, Vito Riggio.
Adesso il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha convocato Colaninno per trovare delle vie d'uscita e per impedire che Alitalia vada in mano ad una compagnia aerea straniera, che, in caso riuscisse a rilevare Alitalia, potrebbe agire in piena autonomia.


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sabato 25 ottobre 2008

Il cuore di Terra Madre

Stiamo parlando di loro, sì, sono i produttori del cibo e i volontari, il cuore pulsante di Terra Madre.

Delegati provenienti da molti paesi del mondo e volontari di Torino e dintorni: sono loro che hanno dato un vero significato a Terra Madre e che hanno permesso a questo evento, promosso da Slow-Food, di non morire sul nascere.

I volontari, che hanno dato la loro disponibilità ad accogliere e assistere le comunità internazionali del cibo, in questa edizione, sono stati circa 600 e hanno dimostrato tutti quanti un grande entusiasmo e spontaneità, oltre che una grande voglia di conoscere e di fare.
Infatti tra loro c'era chi accompagnava le delegazioni, chi assisteva la gente nelle sale conferenza, chi si occupava della sicurezza, chi faceva l’autista, chi il giornalista, chi l'interprete, chi accoglieva i compagni volontari e li smistava e anche chi faceva di tutto e di più, svolgendo per giunta più ruoli e dando una disponibilità full-time.
Poi, però, non dobbiamo dimenticare i volontari a piede libero, ossia coloro che magari nelle pause di lavoro continuavano nelle loro attività o nella loro attività principale: quella di mantenere il clima di festa.

Girando qua e là per l'Oval Lingotto, abbiamo avuto l'onore di fare qualche intervista a questi volontari e abbiamo potuto comprendere il vero significato del fare il volontario, che per i volontari di Terra Madre è quasi come una professione, soltanto che, naturalmente, è senza fini di lucro.
Infatti tra i volontari, come in ogni ambito da considerare con riguardo, vigono delle regole ben precise: è necessario ci sia rispetto, grande collaborazione e che ognuno svolga la propria mansione.
Alcuni volontari sono impeccabili.
Anche se, purtroppo, niente è perfetto e quindi talvolta questa collaborazione manca: capita che ci sia chi vuole prevaricare o chi non riconosce l'impegno e il lavoro dei volontari, magari dando loro pochi sorrisi e soddisfazioni.
Tuttavia, nonostante questo, la maggior parte dei volontari ci ha dichiarato che riesce a farci una risata sopra e a non abbattersi.
C'è anche chi non vede l'ora si presenti la prossima edizione e chi ci ha parlato di tutte le sue attività di volontariato in programma.
Ma, adesso, soffermiamoci su Terra Madre, che è stato definito un luogo fantastico di incontro di confronto fra le culture, e passiamo ai delegati, l'altra faccia della medaglia.
Arrivano ogni giorno con i loro bus a Terra Madre, preparano il proprio mercatino o si avviano verso le aule conferenza con l'obiettivo di conoscere e farsi conoscere.
Vogliono condividere le loro tecniche di coltivazione, avere suggerimenti e fare amicizie.
Sono tutti quanti molto cordiali e spesso instaurano un rapporto con i volontari che va anche oltre oceano.
Parlano le lingue del mondo, sono vestiti secondo le proprie culture e sono uniti da un'unica idea: quella di preservare le ricchezze e i frutti della terra.
Ecco per intero il cuore di Terra Madre.

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La kermesse torinese: una commistione di idee

Hanno attirato numerosi visitatori e molti delegati stranieri, il Salone del Gusto e Terra Madre, favorendo un confronto e una commistione di gusti e culture.

Gente proveniente un po' da ogni parte del mondo, portatrice dei propri gusti e delle proprie culture.
È questa la gente che ha caratterizzato, come del resto nelle edizioni passate, il Salone del Gusto e Terra Madre.
Due eventi, che presentandosi nel capoluogo piemontese ogni due anni, hanno trasformato Torino in un luogo interculturale di confronto e di condivisione, anche nell'ottica di una collaborazione globale per tutelare il mondo.

Emblematica è stata la conferenza che si è tenuta due volte in questi giorni, sia al Salone del Gusto, sia a Terra Madre.
Una conferenza promossa da Claudio Martini, presidente della regione Toscana, e da Vandana Shiva, direttrice esecutiva di un centro di ricerca indiano, che hanno presentato di fronte ad un pubblico di dimensioni eccezionali il Manifesto sul cambiamento climatico e sul futuro della sicurezza alimentare.

Un manifesto che, dando delle linee guida, rappresenta perfettamente lo spirito di queste due iniziative marchiate Slow-Food.
Entrambe le conferenze hanno favorito un dibattito su tematiche di grande attualità che coinvolgono direttamente tutti noi, come cittadini del mondo.
Come annunciano le prime righe del manifesto: "il Manifesto costituisce una risposta agro-ecologica alle sfide lanciate dal cambiamento climatico per assicurare il futuro della sicurezza alimentare."
Gli argomenti affrontati sono stati molti, ma sinteticamente si è puntato sul dare impulso ad una agricoltura ecologica e biologica, alla biodiversità e alla tutela dell’acqua, una risorsa necessaria e fondamentale per la produzione agricola e la sopravvivenza.

Invece si è detto un no decisivo agli OGM, ossia agli organismi geneticamente modificati, che, come hanno spiegato i relatori, impediscono la biodiversità e danneggiano i diritti degli agricoltori.
Si è trattato inoltre anche dei biocarburanti industriali, che sono stati individuati come una falsa soluzione ai problemi del mondo, perché stanno solamente portando alla distruzione delle foreste pluviali e di aree prima destinate a prodotti alimentari.

La conferenza, a cui la nostra redazione ha assistito, tenuta nella sala C dell’Oval Lingotto e riservata esclusivamente ai delegati di Terra Madre, si è conclusa in un clima di consenso generale.

Il Manifesto: cambiamento climatico e futuro della sicurezza alimentare

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mercoledì 22 ottobre 2008

Il Salone del Gusto e Terra Madre a Torino

Ritornano insieme anche quest'anno a Torino, dal 23 al 27 ottobre, il Salone del Gusto e Terra Madre, dopo il grande successo dell'edizione 2006.

Si riuniranno a Torino, a partire da domani, le comunità internazionali del cibo, per condividere le proprie conoscenze e per far apprezzare la propria cucina, in occasione del Salone del Gusto e di Terra Madre, due eventi concomitanti, che ricorrono ogni due anni e che hanno avuto un grande successo nelle edizioni passate.

Grazie a questa iniziativa, promossa da Slow-Food, visitatori, docenti, cuochi e studenti, provenienti da tutto il mondo, saranno coinvolti in pratiche culinarie e immersi in un ambiente multietnico.
Il Salone del Gusto, ospitato al Lingotto Fiere, permetterà ai visitatori che si recheranno a Torino di gustare prodotti tipici provenienti da tutto il mondo e di conoscerne la loro storia.
Terra Madre invece, ospitata all’Oval Lingotto e rimasta un po’ nell’ombra nelle edizioni passate, nonostante i grandi numeri di delegati accolti, da quest’anno sarà in parte accessibile al pubblico del Salone del Gusto e permetterà ai visitatori di assistere ai dibattiti e ai confronti fra i produttori internazionali del cibo.
I mercatini, le isole di degustazione, la banca del vino e i presidi Slow Food arricchiranno il percorso del visitatore, che potrà entrare a contatto con pratiche culinarie e culture differenti.
Una novità di quest'anno, già annunciata da Slow-Food, sarà l'approdo della cucina nipponica.

La nostra redazione assisterà all’evento.

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martedì 21 ottobre 2008

UniTo contro la Gelmini

Ha inizio la vera mobilitazione.
L'Università degli studi di Torino si oppone con convinzione alla riforma Gelmini, presentando un programma d'azione alquanto dettagliato.

È partito oggi il piano d'attacco contro la Riforma Gelmini, ideato da parte degli studenti universitari di Torino, che già da giorni hanno manifestato il proprio dissenso.
Volantini vari sono stati distribuiti all'interno dell'Ateneo e oggi ha avuto inizio la vera mobilitazione.
Il calendario degli appuntamenti è molto ricco.

Oggi pomeriggio si è tenuta una riunione studentesca "No-Gelmini", presso l'atrio di Palazzo Nuovo, stasera gli studenti hanno occupato l'Università degli Studi di Torino per indurre una nuova assemblea e domani continuerà la protesta.

Ma il punto clou della mobilitazione si avrà il 28 ottobre, quando ci sarà un'agitazione totale, perché, come hanno dichiarato alcuni studenti, le lezioni saranno sospese e verrà dato un benvenuto del tutto particolare al Ministro Gelmini, che si recherà a Torino: gli studenti daranno inizio ad una manifestazione, denominata dei "cadaveri per terra", perché coloro che parteciperanno si sdraieranno per terra, in vari punti della città, fingendosi morti, per dichiarare il proprio stato d'animo e "simboleggiare la morte dell'istruzione."
Il 30 ottobre, inoltre, i controriformisti parteciperanno allo Sciopero Generale Nazionale.
Un No deciso alla Riforma viene dato in particolare dalla Facoltà di Psicologia, che ha approvato all'unanimità un documento ufficiale, che prende una posizione netta contro la legge 133.

Ma sentiamo le motivazioni, che spingono gli studenti a fare tutto questo. Abbiamo avuto l'occasione di intervistare alcuni studenti all'interno dell'Ateneo.
Gli elementi principali che vengono contestati della Riforma Gelmini sono due: i tagli finanziari all'Università e la privatizzazione della didattica.
Secondo coloro che abbiamo intervistato a causa di questi provvedimenti governativi si impedirà di far sì che l'Università italiana mantenga gli attuali livelli di ricerca e si condizionerà la didattica e per questo è necessario agire.

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lunedì 20 ottobre 2008

Morti viventi a Brindisi

Esistono dei morti che vengono trattati dai loro medici di base come se fossero vivi: truffa al Sistema Sanitario Nazionale.

Erano morti da parecchi anni, chi da 20, chi da 15, chi da 10 e chi da 5, ma continuavano ad essere iscritti al Sistema Sanitario Nazionale.
Il tutto perché i loro medici di base avevano "dimenticato" di cancellarli dall'elenco degli assistiti, intascando i loro compensi mensili.

È successo a Brindisi.
A scoprire la maxi-truffa è stata la Guardia di Finanza di San Pietro Vernotico che, esaminando la posizione di 450 pazienti, morti negli ultimi 20 anni, ha individuato che un numero abbastanza consistente di questi era ancora iscritto al Servizio Sanitario Nazionale: 129 delle 450 persone decedute.
Il danno economico ammonta ai 70 mila euro.
I medici che hanno truffato il SSN sono 19 e sono stati immediatamente denunciati, ma si presume che ci siano altre persone coinvolte, infatti continuano le indagini.
Tra i casi esaminati è risultato che una delle persone decedute era persino assistita da tre medici di base e che, alcuni dei medici che assistevano i pazienti ormai passati a miglior vita, erano anche coloro che erano in possesso del loro certificato di morte.


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domenica 19 ottobre 2008

Bulli in azione come in Arancia Meccanica

Baby gang agisce attaccando un transessuale.

Hanno agito ieri sera, in via Prenestina, nella zona sud di Roma, dei giovani bulli di un età compresa tra i 17 e i 21 anni.
Volevano divertirsi e forse non sapevano come passare il proprio tempo e così hanno scelto la propria vittima: un transessuale brasiliano di 31 anni.

Come Arancia Meccanica, la baby gang, composta da quattro romani e un rumeno, l'ha circondato con i propri mezzi di trasporto, minicar e scooter, e l’ha aggredito con un sfollagente, derubandolo di tutto quello che possedeva: 200 euro e due telefonini.
Il colpo era stato compiuto e i giovani sono immediatamente fuggiti con la refurtiva, ma grazie alle testimonianze di alcuni cittadini, i carabinieri sono riusciti a rintracciarli, dopo un breve inseguimento.

Ora i quattro giovani maggiorenni sono stati trattenuti in caserma, il minorenne è stato affidato al centro di prima accoglienza di via Virginia Agnelli e la refurtiva è stata restituita al suo proprietario.
Nel gruppo c'era anche una ragazza.

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sabato 18 ottobre 2008

Guida su ICity

ICity

"iCITY DSA (Digital Semantic Assistant) nasce all'interno di iCITY Program, un Piano di Ricerca di cui fanno parte: Città di Torino, CSP - Innovazione nelle ICT s.c. a r.l. e Dipartimento di Informatica dell'Università degli Studi di Torino. iCITY DSA rappresenta la guida sociale personalizzata e adattiva del Comune di Torino con cui è possibile organizzare il proprio tempo libero e condividere con i propri amici i tanti eventi che la città di Torino offre ai cittadini e ai turisti. In iCITY DSA l'utente ricopre un ruolo attivo. Ognuno può infatti aggiungere nuovi eventi e modificare e recensire quelli di Torino Cultura. Inoltre in iCITY DSA è possibile creare una propria rete di amicizie con cui condividere tempo, informazioni ed esperienze relative alla propria città. iCITY DSA è altresì fruibile attraverso dispositivi mobili, quali cellulari, palmari, smartphones, dispositivi di gioco."

Attentato ad Herat

È stato compiuto stamani, alle 7.40, ora locale, un attentato nei pressi dell'aereoporto di Herat, in Afghanistan.
Un kamikaze a bordo di un'auto carica di esplosivo si è fatto esplodere schiantandosi contro due automezzi dell'esercito.
Sei militari italiani, tre ufficiali, due sottufficiali e un militare di truppa, sono stati lievemente feriti e uno dei sei è stato già dimesso.
Anche un settimo militare è stato coinvolto nell'attentato, ma le sue condizioni non hanno destato da subito preoccupazione.

Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha dichiarato che "la notizia del nuovo e grave attacco compiuto contro una colonna di mezzi militari italiani a Herat è motivo di grande inquietudine per l'intensificarsi delle attività ostili contro le Forze italiane impegnate a ridare pace e sicurezza alle popolazioni afgane."
Il Presidente del Senato, Renato Schifani, ha espresso la sua vicinanza ai soldati italiani, augurando loro "una pronta e completa guarigione."

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Articolo pubblicato: scritto da Maria Luisa Serra & Livia Ranieri

Attentato kamikaze a Herat, nell Afghanistan occidantale: sono rimasti coinvolti sette militari italiani, di cui sei feriti ma per fortuna in modo non grave.

Sei militari italiani sono rimasti feriti da un attacco suicida avvenuto oggi a Herat. All’ingresso di una base Isaf, nei pressi dell’aeroporto di Herat, nell’Afghanistan occidentale, intorno alle 7.40 locali (5.10 italiane) un kamikaze si è fatto esplodere al passaggio di un convoglio militare.
Dopo l’esplosione l’area è stata subito isolata e presidiata dai militari e i feriti sono stati prontamente trasportati nell’ospedale di Herat.
Le notizie che giungono dall’Afghanistan confermano che quattro dei sei militari feriti nell'attacco terroristico sono già stati dimessi e che anche coloro che sono stati trattenuti all’ospedale sarebbero feriti in modo lieve. Anche un settimo militare è stato coinvolto nell'attentato, ma le sue condizioni non hanno destato da subito preoccupazione.

Diffusi anche alcuni nomi: a rimanere coinvolti nell’esplosione, che avrebbe ribaltato due mezzi militari, sono il tenente colonnello Giovanni Battaglia, il capitano Giuseppe Cannazza, il primo maresciallo Fabio Sebastiani, il maresciallo ordinario Alessandro D’Angelo, il Caporal Maggiore Scelto Giuseppe Laganà.
In una nota diffusa dall’Ansa, Renato Schifani esprime la sua vicinanza ai militari "Auguro ai nostri militari una pronta e completa guarigione - afferma il Presidente del Senato in una nota - la loro presenza in Afghanistan, assieme a quella di tutti i soldati italiani in missione, rappresenta un presidio fondamentale a tutela della sicurezza e della pace".
Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha dichiarato che "la notizia del nuovo e grave attacco compiuto contro una colonna di mezzi militari italiani a Herat è motivo di grande inquietudine per l'intensificarsi delle attività ostili contro le Forze italiane impegnate a ridare pace e sicurezza alle popolazioni afgane."


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venerdì 17 ottobre 2008

Scuola: pro e contro la riforma

Molti lettori di ItaliaNotizie ci hanno segnalato una foto, pubblicata su Repubblica.it, che ha suscitato indignazione e stupore. Vogliamo dar voce a queste perplessità.
Inoltre visto l'interesse per il tema scuola, abbiamo deciso di fare un'indagine su un campione di insegnanti e genitori, per ascoltare il loro parere.

"Sono basito, che dei bambini siano strumentalizzati in questo modo."
"Come è possibile che sia venuto loro in mente di scrivere un cartello del genere?"
"Non è concepibile che degli adulti coinvolgano nelle loro campagne politiche dei bambini."
"I bambini sono davvero consapevoli di quello che hanno scritto e in grado di esprimere un'opinione politica?"
"Ho trovato questa immagine su Repubblica.it e mi sembra diseducativo che qualcuno permetta e incoraggi dei bambini a scrivere queste cose."
"Gelmini in Fiamme? Gli adulti devono saper dare il giusto peso alle parole. Non si può utilizzare un’affermazione del genere per esprimere un parere ideologico e tantomeno affidarla a dei minorenni."
Sono questi alcuni dei tanti messaggi giunti alla nostra redazione.

La maggior parte dei lettori ci ha dichiarato il proprio stupore e sgomento per delle parole, colorate a regola d'arte e scritte su un foglio di carta da due bambini.

Date queste premesse abbiamo deciso di fare un’indagine per comprendere cosa realmente spinge un insegnante e un genitore a dichiararsi a favore o contro la Riforma Gelmini e cosa spinge delle persone adulte a far circolare, per mano di bambini, dei cartelli del genere.
Le nostre interviste raccolte si possono sintetizzare in due categorie: pro e contro la riforma Gelmini.

Partiamo dai contro, che oggi e i giorni scorsi hanno dichiarato il loro dissenso attraverso scioperi e manifestazioni.
Gli insegnanti e i genitori di questo orientamento, da noi intervistati, hanno esplicitato che con l’istituzione del maestro unico si ritornerà indietro nel tempo, perché non si permetterà di educare i bambini ad una pluralità di idee: "è quasi impossibile che un’insegnante alle elementari abbia tutte le competenze necessarie per poter insegnare ai suoi alunni tutti i saperi, che sono richiesti al giorno d’oggi."
I genitori in particolare hanno detto che con l’entrata del maestro unico non si potrà garantire il tempo pieno, ma soltanto un tempo scuola prolungato e disorganico e che ci saranno più spese per le famiglie che non possono, in via generale, permettersi di tenere i figli a casa, per problemi lavorativi ed economici.
Gli insegnanti hanno anche puntato la propria attenzione sugli inevitabili tagli di organico.
Per quanto riguarda il voto in condotta tutti i controriformisti hanno affermato che non si può precludere la promozione per dei comportamenti scorretti e che la repressione non è uno strumento valido di rieducazione, ma è necessario "rimettere sulla retta via il bambino attraverso la collaborazione di tutte le agenzie educative del territorio."
Gli insegnanti e i genitori infine accusano il ministro Gelmini di ghettizzare, con l’istituzione delle cosiddette classi ponte, i bambini in difficoltà e quelli extracomunitari che non hanno ancora conseguito gli strumenti base per inserirsi nelle classi ordinarie.

Passiamo ora ai pro.
Gli insegnanti favorevoli alla riforma Gelmini si sono dichiarati spaventati dalla situazione che si sta creando e hanno affermato che secondo loro non è accettabile che sia demonizzato il ministro.
A loro parere la riforma scolastica ridarà autorevolezza ai docenti, che spesso non hanno potuto fermare e bocciare gli alunni inadempienti e i bulli.
Il maestro unico riuscirà a dare un’impostazione più lineare del lavoro in classe e a fornire gli stimoli, affinché gli alunni acquisiscano le competenze fondamentali e propedeutiche per continuare il programma di studi.
I maestri inoltre dichiarano che 24 ore di istruzione settimanale sono più che sufficienti e che nel caso le famiglie abbiano bisogno che i loro figli rimangano a scuola per 40 ore settimanali o più, le scuole, come prevede il decreto, si organizzeranno per offrire proposte di attività teatrali, sportive, artistiche, di ricerca...
I genitori pro-Gelmini si dicono contenti e ritengono che le nuove disposizioni inserite nella scuola non danneggino nessuno e che era necessario cambiare qualcosa, visto che la scuola italiana è considerata poco efficiente rispetto a quelle straniere: "il voto in decimi inoltre è molto più esplicito che i giudizi fatti da giri di parole."

Tuttavia i nostri pro e contro si sono uniti con i nostri lettori che ci hanno contattato, affermando che occorre insegnare i bambini a costruire e a rispettare e non a voler distruggere e bruciare.

La foto è stata tratta da: Repubblica.it

Decreto legge 137: Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università

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giovedì 16 ottobre 2008

Who killed my mum?

"Some may make me seem angry but I’m not, I’m only angry with the person who killed my mum."

"Qualcuno può pensare che io sia arrabbiato, ma non lo sono, sono solamente arrabbiato con chi ha ucciso mia madre."
Ha iniziato così il proprio blog, Daniel Grainger, un ragazzo londinese di 16 anni, che ha deciso di fondare un proprio sito per rintracciare l'assassino di sua madre, morta 11 anni fa in un modo brutale e crudele.
Ieri, dopo anni di silenzio, sono stati individuati due possibili colpevoli: "due uomini di 51 e 59 anni, entrambi di Sheffield, sono stati fermati in relazione con la morte di Patricia Grainger nel 1997", anche grazie alle informazioni che, tramite web, è riuscito a reperire il ragazzo.

Infatti il sito WhoKilledMyMum è stato creato per questo motivo, dichiara Daniel, per cercare nuovi indizi e per permettere a testimoni, che erano rimasti in silenzio, di mettersi una mano sulla coscienza e di farsi avanti.

Il sito è ricco di dettagli, raccoglie articoli del passato e ricerche effettuate dal ragazzo.
La madre di Daniel, Patricia Grainger, fu violentata, strangolata, uccisa e buttata in un canale presso la sua casa a Sheffield, ma non essendo mai stato individuato un possibile colpevole, il caso era stato chiuso.
Ai tempi Daniel aveva solo 5 anni. Oggi, grazie al suo impegno, c'è stata una svolta nella vicenda.
La polizia, da quando Daniel ha aperto il sito, ha deciso di riaprire il caso e di andare avanti nelle ricerche.
Venendo al corrente dello sviluppo delle indagini, il giovane ha affermato di essere felice, perché "per 11 anni non era successo nulla."
Finalmente il web permette di fare giustizia.

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martedì 14 ottobre 2008

Banche: indici in rialzo

Le borse recuperano punti, facendo un decisivo balzo in avanti.
Ieri il record: + 11%
Oggi la situazione è sempre positiva.
La strategia europea ha ridato fiducia nei mercati internazionali.

Si erano riuniti domenica 12 ottobre a Parigi i rappresentanti dei 15 paesi membri dell'Eurogruppo per far fronte alla crisi finanziaria mondiale, che stava raggiungendo dei livelli inaccettabili, e ci sono riusciti.

I risultati usciti ieri e oggi a Piazza Affari, infatti, fanno presumere che l'Europa con il proprio piano di salvataggio delle banche abbia, in un certo senso, ridato fiducia agli investitori e abbia di conseguenza contribuito a far uscire le banche internazionali dalla fase più drammatica della crisi economica, che aveva colpito direttamente tutti i mercati, portando ad un ribasso preoccupante degli indici delle borse.

Il piano varato dall'Eurogruppo prevede la messa a disposizione di 1.260 miliardi di euro per garantire la sopravvivenza dei sistemi bancari.
La strategia europea punta, quindi, ad un rifinanziamento totale delle banche, che prima era vietato dal punto di vista normativo.
Il Premier, Silvio Berlusconi, si è definito soddisfatto di come sono andate le trattative e di come si sta evolvendo la situazione e ha ribadito che "gli aiuti di stato" sono da ritenersi, in questa situazione "indispensabili".

Nuove linee d'azione saranno pianificate mercoledì e giovedì dal vertice UE, che si riunirà a Bruxelles e permetterà anche ai leader europei non facenti parte dell'Eurogroup di mettersi in gioco.

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venerdì 10 ottobre 2008

La Brunetta Revolution continua

Il Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, dice no ad "una burocrazia da Terzo Mondo" e ribadisce il suo programma rivoluzionario: un programma di 34 punti.


Il Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, dopo aver smascherato fannulloni, comuni spendaccioni e lavoratori in nero e dopo aver favorito la diminuzione dell'assenteismo per malattia del 50% nella pubblica amministrazione, continua imperterrito a promuovere il proprio programma: un programma che punta all'efficienza.

Il Ministro, infatti, ha annunciato che si andrà avanti secondo una linea che mira all’efficienza al fine di creare una pubblica amministrazione totalmente al servizio del cittadino.
L'elemento fondamentale che permetterà una massimizzazione dell'operato della pubblica amministrazione, secondo il Ministro, sarà quello di dare "potere ai cittadini", ossia di permettere a questi di agire attivamente, dai prossimi mesi, indicando tutti i disservizi della pubblica amministrazione ad organi autorevoli.
Inoltre Brunetta ha dichiarato che saranno stilate delle classifiche, che consentiranno di indirizzare gli incentivi economici alle strutture pubbliche più meritevoli.

Quindi scuole, ospedali e uffici saranno posti, in definitiva, tutti quanti sotto una grande lente di ingrandimento e monitorati da organi competenti, che si occuperanno anche di constatare la veridicità delle lamentele cittadine.
A parere del Ministro e in base ai suoi calcoli potrebbe esserci un'ottimizzazione del 50% del lavoro della pubblica amministrazione in soli sei mesi, senza togliere un soldo di più dalle tasche dei cittadini: i denari pubblici saranno distribuiti con cautela.

Gli obiettivi di trasparenza, risparmio e efficienza sono stati incanalati in un programma di 34 punti, condiviso dal Cdm e consultabile sul sito Funzione Pubblica, che prevede innanzitutto uno "stop alla pioggia di collaborazioni e consulenze", ai "cumuli di impieghi e incarichi", una "lotta agli sprechi" e ai fannulloni.

Programma dei 34 punti: elenco

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... che... irrazionale

Ci sono delle volte in cui essere razionali è impossibile...

lunedì 6 ottobre 2008

Caccia all'animale killer

Sulla morte di Mattia si fanno tante ipotesi. Si vuole ritrovare l'animale che l'ha ucciso.

Si era allontanato dal padre con il proprio cane, un pastore maremmano.
É stato attaccato, azzannato mortalmente e non ha potuto difendersi. Sicuramente ha anche gridato aiuto, ma non è stato sentito.
Mattia Maddalena è morto così, in una pozza di sangue.
Ora rimane solo una chiazza scura sul prato dove prima giaceva inerme il corpo del bambino, una macchia, che racconta da sola tutta la vita di Mattia finita in tragedia.
Adesso è partita la caccia all'animale killer.

Il servizio veterinario di Benevento ha esaminato vari esemplari di razza canina. I primi indiziati erano il pastore maremmano, il cane di Mattia, e i cani del vicinato.
I secondi indiziati sono stati alcuni cani randagi sequestrati dal servizio veterinario, ma gli esami li hanno tutti scagionati.
Adesso nasce una nuova ipotesi: a portare alla morte Mattia potrebbe essere stato anche un lupo o un cinghiale.
Però purtroppo, qualsiasi sia l'esito dell'autopsia, che verrà eseguita martedì presso l'ospedale Rummo di Benevento o anche se si troverà l'animale killer, nessuno potrà dare indietro Mattia alla sua famiglia.

Nella zona non sembra che ci siano animali di grossa taglia e il ministero del Welfare ha disposto un'ispezione: bisognerà agire per comprendere le cause della morte di Mattia e per far sì che non siano spezzate nuove vite.

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domenica 5 ottobre 2008

Il mio cuore

...il mio cuore è fatto di tanti cassettini pieni di ricordi...

Sbranato da un branco di cani

L'ennesima tragedia.
Bambino di 9 anni trovato morto dal padre.
I referti medici confermano le ipotesi: è stato sbranato da dei cani.

È successo a Circello, nel beneventano.
Un gruppo di cani gli ha lacerato la gola e l'ha graffiato sul volto, lasciandolo in una pozza di sangue.
È morto così a soli 9 anni Mattia Maddalena.

Il padre, non vedendolo rientrare a casa, si era recato a cercarlo ieri sera, dopo le 20.00, ma purtroppo l'ha ritrovato morto a pochi metri da casa, in un fondo agricolo, con i vestiti strappati e "con due buchi alle estremità della gola e un taglio netto sotto il collo".
I tanti morsi riscontrati sul corpo di Mattia dal medico legale hanno confermato, dopo l'esame esterno, che è stato effettuato oggi sul cadavere, lo svolgimento della vicenda.
Il servizio veterinario di Benevento a disposto per precauzione un sequestro dei cani di vicinato, anche se si ipotizza che a uccidere il piccolo Mattia siano stati dei cani randagi affamati.
Ora tutti gli abitanti di Circello si trovano in uno stato di shock e ricordano con tanto affetto Mattia. I famigliari e i parenti sono distrutti dal dolore.
Non si fermano le ricerche per individuare il branco.

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Vorrei

...vorrei che ci fosse il sole anche di notte e le stelle in ogni piccolo attimo della nostra vita.

Guadagnare 6,5 euro al secondo. Chi non vorrebbe?

Chiunque vorrebbe guadagnare 6,5 euro al secondo.
Una cifra che sembra ai nostri occhi quasi irreale.
Ma c’è chi ce l’ha fatta... conosciamola insieme.

Era una ragazza madre senza un soldo, ma ora si trova al primo posto della classifica stilata dalla famosa rivista finanziaria americana, Forbes, perché l’anno scorso ha guadagnato l'incredibile cifra di 5 sterline al secondo, ossia tradotto con la nostra moneta, circa 6,5 euro.
Ora è ricca persino di più della regina Elisabetta.

È lei, J. K. Rowling, l’autrice della saga dei 7 libri di Harry Potter, che hanno avuto un successo planetario.
Infatti la scrittrice, adesso la più ricca del mondo, ha venduto all'incirca 400 milioni di copie di libri tradotti in 67 lingue.
La saga di Harry Potter dal primo, Harry Potter e La pietra filosofale, all’ultimo, Harry Potter e I doni della morte, ha avuto un successo strabiliante, che le ha permesso di fare una vera fortuna.

Ma, come tutti i fan del maghetto con gli occhiali sanno, il suo cospicuo guadagno non dipende soltanto dal boom dei suoi sette libri sui mercati internazionali, ma anche dal successo che stanno avendo tutti i suoi derivati, ossia i gadget, i libri correlati e i film che presentano tutte le avventure di Harry, il maghetto più magico che c’è e che ha permesso alla sua creatrice di stravolgere la propria vita.
Al secondo posto della classifica della rivista americana c’è lo scrittore James Patterson, ma "per sua sfortuna" si trova nella realtà finanziaria sei scalini sotto la Rowling, al terzo posto c’è Stephen King.
J. K. Rowling, quindi, è in definitiva e per ora del tutto irraggiungibile, il tutto grazie al suo maghetto e grazie agli innumerevoli Harry Potterini, che hanno ancora una grande intenzione di incrementare i suoi guadagni: molti stanno vivendo una specie di crisi di astinenza che avrà il suo picco vicino le vacanze di Natale.
E come risposta la scrittrice, per rincuorare i suoi fan, ha annunciato che a dicembre sarà pubblicato, sempre dalla casa editrice Bloomsbury, l’unica delle tante a cui si è rivolta, che ha deciso di pubblicare il primo numero della saga, Le fiabe di Beda il Bardo, un libro correlato sempre ai 7 di Harry Potter, perché citato più volte nell'ultimo romanzo.
Chi ha letto HP sa di cosa si tratta.

...speriamo che la magia di Harry Potter tocchi anche noi.
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