sabato 18 ottobre 2008

Attentato ad Herat

È stato compiuto stamani, alle 7.40, ora locale, un attentato nei pressi dell'aereoporto di Herat, in Afghanistan.
Un kamikaze a bordo di un'auto carica di esplosivo si è fatto esplodere schiantandosi contro due automezzi dell'esercito.
Sei militari italiani, tre ufficiali, due sottufficiali e un militare di truppa, sono stati lievemente feriti e uno dei sei è stato già dimesso.
Anche un settimo militare è stato coinvolto nell'attentato, ma le sue condizioni non hanno destato da subito preoccupazione.

Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha dichiarato che "la notizia del nuovo e grave attacco compiuto contro una colonna di mezzi militari italiani a Herat è motivo di grande inquietudine per l'intensificarsi delle attività ostili contro le Forze italiane impegnate a ridare pace e sicurezza alle popolazioni afgane."
Il Presidente del Senato, Renato Schifani, ha espresso la sua vicinanza ai soldati italiani, augurando loro "una pronta e completa guarigione."

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Articolo pubblicato: scritto da Maria Luisa Serra & Livia Ranieri

Attentato kamikaze a Herat, nell Afghanistan occidantale: sono rimasti coinvolti sette militari italiani, di cui sei feriti ma per fortuna in modo non grave.

Sei militari italiani sono rimasti feriti da un attacco suicida avvenuto oggi a Herat. All’ingresso di una base Isaf, nei pressi dell’aeroporto di Herat, nell’Afghanistan occidentale, intorno alle 7.40 locali (5.10 italiane) un kamikaze si è fatto esplodere al passaggio di un convoglio militare.
Dopo l’esplosione l’area è stata subito isolata e presidiata dai militari e i feriti sono stati prontamente trasportati nell’ospedale di Herat.
Le notizie che giungono dall’Afghanistan confermano che quattro dei sei militari feriti nell'attacco terroristico sono già stati dimessi e che anche coloro che sono stati trattenuti all’ospedale sarebbero feriti in modo lieve. Anche un settimo militare è stato coinvolto nell'attentato, ma le sue condizioni non hanno destato da subito preoccupazione.

Diffusi anche alcuni nomi: a rimanere coinvolti nell’esplosione, che avrebbe ribaltato due mezzi militari, sono il tenente colonnello Giovanni Battaglia, il capitano Giuseppe Cannazza, il primo maresciallo Fabio Sebastiani, il maresciallo ordinario Alessandro D’Angelo, il Caporal Maggiore Scelto Giuseppe Laganà.
In una nota diffusa dall’Ansa, Renato Schifani esprime la sua vicinanza ai militari "Auguro ai nostri militari una pronta e completa guarigione - afferma il Presidente del Senato in una nota - la loro presenza in Afghanistan, assieme a quella di tutti i soldati italiani in missione, rappresenta un presidio fondamentale a tutela della sicurezza e della pace".
Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha dichiarato che "la notizia del nuovo e grave attacco compiuto contro una colonna di mezzi militari italiani a Herat è motivo di grande inquietudine per l'intensificarsi delle attività ostili contro le Forze italiane impegnate a ridare pace e sicurezza alle popolazioni afgane."


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