È successo in una piscina torinese. Le vittime dell'incidente, ossia dei bambini disabili e delle donne incinte, sono state portate immediatamente all'ospedale, per accertamenti. È stata aperta un'inchiesta.
Si erano recati, ieri, nella piscina comunale del Centro Educativo Speciale Permanente di via Cena, per svolgere una lezione in acqua.
Però, purtroppo, non è stata una giornata come le altre, perché ad un certo punto presso una delle piscine, situata nel seminterrato, si è alzata una nube tossica, che ha invaso tutti gli ambienti della struttura.
I bambini, gli insegnanti e delle altre persone, che si erano recate nel centro, tra cui due donne incinte, si sono trovate così a dover affrontare un fumo e degli odori fortissimi.
Un attimo di panico, collegato ad un forte bruciore agli occhi, alla gola e ad un’occlusione delle vie respiratorie ha chiamato i soccorsi: i medici del 118, i pompieri, la polizia, i tecnici dell’Asl e dell’Arpa, infatti, sono arrivati prontamente in piscina.
8 persone sono state trasportate in ospedale per dei controlli più approfonditi, le altre evacuate.
Da una prima ricostruzione dei fatti è emerso che a provocare il tutto sarebbe stato un errore umano: sarebbe stato versato in acqua, per sbaglio, dell’acido solforico.
Oggi questa prima tesi è stata smentita.
Effettivamente da una seconda ricostruzione, basata sui dati raccolti dai vigili del fuoco, dall’Arpa e Asl, è risultato che la nube tossica è stata causata dal mescolamento di ipoclorito di sodio e acido solforico all'interno di un fusto, che si trovava nel locale.
Il procuratore aggiunto, Raffaele Guariniello, ha aperto un’inchiesta per verificare il rispetto delle condizioni di sicurezza nella piscina.
L'istruttore Diego Finocchiaro è stato ricoverato insieme ad altre due operatrici del centro, Gisella Mammoliti, 55 anni, e Lucia Guarnieri, 21 anni, all’ospedale Giovanni Bosco.
Tre bambini disabili di 7, 8 e 14 anni, insieme a donne incinte, sono stati portati all'ospedale Maria Vittoria e dovrebbero essere stati dimessi in giornata.
Nessuno dei ricoverati, fortunatamente, si trova in condizioni gravi.
Italianotizie.it
giovedì 15 gennaio 2009
mercoledì 14 gennaio 2009
Il debutto della Nuova Alitalia
La nuova Alitalia ha avuto ieri il suo debutto, tra le solite polemiche e scioperi.
Tuttavia ora decolla sotto l'occhio vigile della Cai, che si è posta come obiettivo quello di dare il meglio, e con un nuovo partner straniero: Air France - Klm.
Ha debuttato ieri, il 13 gennaio 2009, la nuova compagnia di bandiera italiana costruita in questi mesi dalla Cai, ossia dalla cordata di imprenditori che, mobilitata dal Premier Silvio Berlusconi, ha acquistato la vecchia Alitalia salvandola da un labirinto senza uscita e integrandola con Air One.
Tuttavia sono continuate ancora, in tutta la giornata di ieri, le proteste dei sindacati autonomi, che hanno caratterizzato anche nei mesi scorsi le trattative con Cai, fino ad un mese fa, burrascose e quasi senza fine.
Roberto Colaninno, presidente della Cai, ha dichiarato però che queste sono "le ultime manifestazioni", che cesseranno quando si risolveranno i problemi sindacali.
Per quanto riguarda gli aeroporti milanesi, Colaninno ha ribadito che "il mercato del nord" è considerato importante e "vitale" e che si agirà strategicamente per sviluppare anche l’aeroporto di Malpensa, che a causa del suo previsto ridimensionamento potrebbe essere sicuramente danneggiato.
Ora, nonostante tutto, bisogna ammettere che la nuova Alitalia decolla e che i passeggeri adesso chiedono soltanto puntualità e efficienza, visto che negli ultimi mesi, soprattutto a causa degli scioperi, questa puntualità e efficienza mancava.
Difatti, troppo spesso, troppi voli sono stati cancellati e, troppo spesso, troppi viaggiatori sono stati costretti a subire disagi e lunghe attese soprattutto presso gli aeroporti di Malpensa, Linate e Fiumicino.
Il nuovo partner straniero è stato trovato e sarà Air France – Klm, la compagnia aerea franco olandese, che da lungo periodo si dimostrava intenzionata all’acquisizione di alcune quote di Alitalia, di cui attualmente detiene il 25%.
Il motivo della scelta di Air France – Klm?
Lufthansa pareva volesse avere la maggioranza della vecchia Alitalia e poi, come ha dichiarato il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che è intervenuto più volte nella vicenda Alitalia, anche indirettamente attraverso la collaborazione di Gianni Letta, Lufthansa non ha mai fatto nessun offerta esplicita sul caso, nonostante la "corte" del governo.
Air France, invece, tutt'oggi, si è dichiarata e attraverso le parole del suo presidente, Jean-Cyril Spinetta, ha affermato la sua soddisfazione e ha esplicitato il suo voler tutelare "l'italianità della compagnia nazionale", ossia della nostra Alitalia.
Italianotizie.it
Tuttavia ora decolla sotto l'occhio vigile della Cai, che si è posta come obiettivo quello di dare il meglio, e con un nuovo partner straniero: Air France - Klm.
Ha debuttato ieri, il 13 gennaio 2009, la nuova compagnia di bandiera italiana costruita in questi mesi dalla Cai, ossia dalla cordata di imprenditori che, mobilitata dal Premier Silvio Berlusconi, ha acquistato la vecchia Alitalia salvandola da un labirinto senza uscita e integrandola con Air One.
Tuttavia sono continuate ancora, in tutta la giornata di ieri, le proteste dei sindacati autonomi, che hanno caratterizzato anche nei mesi scorsi le trattative con Cai, fino ad un mese fa, burrascose e quasi senza fine.
Roberto Colaninno, presidente della Cai, ha dichiarato però che queste sono "le ultime manifestazioni", che cesseranno quando si risolveranno i problemi sindacali.
Per quanto riguarda gli aeroporti milanesi, Colaninno ha ribadito che "il mercato del nord" è considerato importante e "vitale" e che si agirà strategicamente per sviluppare anche l’aeroporto di Malpensa, che a causa del suo previsto ridimensionamento potrebbe essere sicuramente danneggiato.
Ora, nonostante tutto, bisogna ammettere che la nuova Alitalia decolla e che i passeggeri adesso chiedono soltanto puntualità e efficienza, visto che negli ultimi mesi, soprattutto a causa degli scioperi, questa puntualità e efficienza mancava.
Difatti, troppo spesso, troppi voli sono stati cancellati e, troppo spesso, troppi viaggiatori sono stati costretti a subire disagi e lunghe attese soprattutto presso gli aeroporti di Malpensa, Linate e Fiumicino.
Il nuovo partner straniero è stato trovato e sarà Air France – Klm, la compagnia aerea franco olandese, che da lungo periodo si dimostrava intenzionata all’acquisizione di alcune quote di Alitalia, di cui attualmente detiene il 25%.
Il motivo della scelta di Air France – Klm?
Lufthansa pareva volesse avere la maggioranza della vecchia Alitalia e poi, come ha dichiarato il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che è intervenuto più volte nella vicenda Alitalia, anche indirettamente attraverso la collaborazione di Gianni Letta, Lufthansa non ha mai fatto nessun offerta esplicita sul caso, nonostante la "corte" del governo.
Air France, invece, tutt'oggi, si è dichiarata e attraverso le parole del suo presidente, Jean-Cyril Spinetta, ha affermato la sua soddisfazione e ha esplicitato il suo voler tutelare "l'italianità della compagnia nazionale", ossia della nostra Alitalia.
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giovedì 8 gennaio 2009
Maltempo: la pioggia sta sciogliendo la neve
Ha smesso di nevicare ieri sera a Torino e la situazione è in via di miglioramento anche a Milano, perché le precipitazioni stanno favorendo lo scioglimento della neve.
Il manto di neve bianca che ricopriva ogni angolo della città si sta dileguando lentamente, grazie all’azione della pioggia, che sta bagnando da ieri sera le strade di Torino e di Milano, dove oggi la circolazione è decisamente più fluida.
L'emergenza, quindi, nelle città del nord-ovest è per ora in via di superamento, perché le strade saranno presto sgomberate naturalmente dalla pioggia, oltre che dai mezzi spazzaneve e spargisale che operano da ieri sera anche nei nodi autostradali, grazie all'arrivo di rifornimenti speciali di sale dal porto di Genova e di Savona.
Tuttavia sia a Torino, sia in provincia le scuole sono rimaste chiuse nella giornata odierna, in via precauzionale. In alcune province rimarranno chiuse anche domani e sabato.
Il tutto anche perché erano nate forti polemiche correlate alla decisione del Comune di Torino di mantenere regolare l’apertura delle scuole, il 7 gennaio 2009, dopo il ponte natalizio.
Molti genitori, difatti, ieri, si erano lamentati perché le strade erano impraticabili, i marciapiedi erano ghiacciati e nelle scuole mancava il personale, che a causa dell’abbondante nevicata non era riuscito a recarsi al lavoro.
Quindi, i bambini, in un gran numero di istituti statali a tempo pieno, si erano trovati senza assistenza e in alcuni casi a dover pranzare persino con un gran ritardo a causa del non arrivo dei rifornimenti mensa.
"Fortunatamente" nella maggior parte delle scuole le aule erano semi-deserte.
Per i prossimi giorni è prevista ancora una nuova ondata di gelo.
Gli inviati di Italianotizie.it nel nord-ovest vi informeranno degli ulteriori sviluppi in tempo reale.
Foto © Comune di Torino.
Italianotizie.it
Il manto di neve bianca che ricopriva ogni angolo della città si sta dileguando lentamente, grazie all’azione della pioggia, che sta bagnando da ieri sera le strade di Torino e di Milano, dove oggi la circolazione è decisamente più fluida.
L'emergenza, quindi, nelle città del nord-ovest è per ora in via di superamento, perché le strade saranno presto sgomberate naturalmente dalla pioggia, oltre che dai mezzi spazzaneve e spargisale che operano da ieri sera anche nei nodi autostradali, grazie all'arrivo di rifornimenti speciali di sale dal porto di Genova e di Savona.
Tuttavia sia a Torino, sia in provincia le scuole sono rimaste chiuse nella giornata odierna, in via precauzionale. In alcune province rimarranno chiuse anche domani e sabato.
Il tutto anche perché erano nate forti polemiche correlate alla decisione del Comune di Torino di mantenere regolare l’apertura delle scuole, il 7 gennaio 2009, dopo il ponte natalizio.
Molti genitori, difatti, ieri, si erano lamentati perché le strade erano impraticabili, i marciapiedi erano ghiacciati e nelle scuole mancava il personale, che a causa dell’abbondante nevicata non era riuscito a recarsi al lavoro.
Quindi, i bambini, in un gran numero di istituti statali a tempo pieno, si erano trovati senza assistenza e in alcuni casi a dover pranzare persino con un gran ritardo a causa del non arrivo dei rifornimenti mensa.
"Fortunatamente" nella maggior parte delle scuole le aule erano semi-deserte.
Per i prossimi giorni è prevista ancora una nuova ondata di gelo.
Gli inviati di Italianotizie.it nel nord-ovest vi informeranno degli ulteriori sviluppi in tempo reale.
Foto © Comune di Torino.
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mercoledì 7 gennaio 2009
Sono spariti i 90 anatroccoli della Nasa
Erano stati spediti, 4 mesi fa, dalla Nasa non su Marte, ma semplicemente in Groenlandia.
Tuttavia, ora, degli anatroccoli di gomma, che dovevano permettere uno studio sul cambiamento climatico e sul movimento dei ghiacciai, non c'è più nessuna traccia.
Erano 90, di colore giallo e con dei bei occhioni neri e si differenziavano dagli altri per il loro marchio su una delle due ali, che identificava il loro proprietario.
Erano apparentemente semplici anatroccoli di gomma, resi un po’ più sofisticati da uno scienziato che aveva più volte collaborato con la Nasa, anche per occasioni extraspaziali: lo studioso Alberto Behar.
Erano stati lasciati liberi presso un foro di drenaggio sotterraneo del ghiacciaio Jakobshavn, in Groenlandia, che raccoglieva l’acqua proveniente dai ghiacciai e la spediva in mare. Il tutto per permettere uno studio sul cambiamento climatico, che ultimamente preoccupa alquanto i ricercatori e gli scienziati internazionali.
Tuttavia, ora, di questi anatroccoli speciali, al cui interno erano stati inseriti degli appositi microchip, per consentire il rilevamento dei loro movimenti, non c’è più nessuna traccia.
Infatti sembra che questi giocattoli acquatici si siano dileguati sotto la banchisa.
Secondo gli studiosi la scomparsa delle piccole anatre potrebbe essere stata causata dallo spostamento dei massi di ghiaccio, che potrebbero averle intrappolate fatalmente, anche se c’è ancora qualche speranza.
Difatti è possibile che i pennuti di gomma, accompagnati da un altro apparecchio di rilevazione, che era stato lanciato in acqua insieme a loro, possano tornare presto in superficie.
Perciò la Nasa, speranzosa, ha dichiarato, a causa dei mancati avvistamenti, che chiunque troverà un'anatra non dovrà esitare ad avvisare gli scienziati scrivendo all’indirizzo mail, che si trova su una delle due ali del giocattolo, l’ora del ritrovamento: il primo fortunato riceverà persino una ricompensa di 100 dollari.
Sul web il mistero delle paperelle, che ha fatto il giro del mondo, ha insospettito alcuni internauti, che hanno dato vita ad un'altra tesi, alquanto poco scientifica, che invece ipotizza che le anatre potrebbero essere state "rapite" dai russi, che spesso si aggirano nelle zone con i loro pescherecci e sommergibili.
Chissà? Per ora il tutto è ancora un enigma.
Foto © NASA/JPL
Italianotizie.it
Tuttavia, ora, degli anatroccoli di gomma, che dovevano permettere uno studio sul cambiamento climatico e sul movimento dei ghiacciai, non c'è più nessuna traccia.
Erano 90, di colore giallo e con dei bei occhioni neri e si differenziavano dagli altri per il loro marchio su una delle due ali, che identificava il loro proprietario.
Erano apparentemente semplici anatroccoli di gomma, resi un po’ più sofisticati da uno scienziato che aveva più volte collaborato con la Nasa, anche per occasioni extraspaziali: lo studioso Alberto Behar.
Erano stati lasciati liberi presso un foro di drenaggio sotterraneo del ghiacciaio Jakobshavn, in Groenlandia, che raccoglieva l’acqua proveniente dai ghiacciai e la spediva in mare. Il tutto per permettere uno studio sul cambiamento climatico, che ultimamente preoccupa alquanto i ricercatori e gli scienziati internazionali.
Tuttavia, ora, di questi anatroccoli speciali, al cui interno erano stati inseriti degli appositi microchip, per consentire il rilevamento dei loro movimenti, non c’è più nessuna traccia.
Infatti sembra che questi giocattoli acquatici si siano dileguati sotto la banchisa.
Secondo gli studiosi la scomparsa delle piccole anatre potrebbe essere stata causata dallo spostamento dei massi di ghiaccio, che potrebbero averle intrappolate fatalmente, anche se c’è ancora qualche speranza.
Difatti è possibile che i pennuti di gomma, accompagnati da un altro apparecchio di rilevazione, che era stato lanciato in acqua insieme a loro, possano tornare presto in superficie.
Perciò la Nasa, speranzosa, ha dichiarato, a causa dei mancati avvistamenti, che chiunque troverà un'anatra non dovrà esitare ad avvisare gli scienziati scrivendo all’indirizzo mail, che si trova su una delle due ali del giocattolo, l’ora del ritrovamento: il primo fortunato riceverà persino una ricompensa di 100 dollari.
Sul web il mistero delle paperelle, che ha fatto il giro del mondo, ha insospettito alcuni internauti, che hanno dato vita ad un'altra tesi, alquanto poco scientifica, che invece ipotizza che le anatre potrebbero essere state "rapite" dai russi, che spesso si aggirano nelle zone con i loro pescherecci e sommergibili.
Chissà? Per ora il tutto è ancora un enigma.
Foto © NASA/JPL
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Torino paralizzata per la neve
Un manto di neve bianca ricopre tutta la città senza lasciare vie di fuga. La circolazione è bloccata.
Il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, con la collaborazione di alcuni esperti aveva stabilito ieri sera, dopo una valutazione approfondita, di permettere, oggi, il 7 gennaio 2009, la riapertura delle scuole, dopo il ponte natalizio, ma la situazione a Torino è alquanto problematica.
Questa mattina, infatti, i cittadini torinesi si sono trovati in difficoltà a raggiungere il luogo di lavoro e molti giovani hanno deciso, nonostante il via del sindaco, di non andare a scuola, a causa della neve che più di ieri sta invadendo le vie della città e ostacolando il traffico.
La comunicazione aerea è stata interrotta a Caselle e i collegamenti sono saltati. I disagi sono molti.
La neve ha raggiunto a Torino e in provincia l’altezza di 50 cm e non accenna a smettere, difatti si prevede che continui a nevicare tutta la giornata di oggi e anche domani.
Molti torinesi si sono lamentati per l'apertura delle scuole pubbliche, rimaste chiuse in provincia, poiché le strade sono ancora invase dalla neve e quindi non è sicuro il transito né con mezzi pubblici, né a piedi, perché i marciapiedi sono scivolosi.
In periferia la situazione è particolarmente critica ed è aggravata dai rami di alberi che hanno ceduto, cadendo sulle auto.
Italianotizie.it
AGGIORNAMENTO ALLE 16.30.
Il sindaco Chiamparino, dopo la riunione in prefettura, oggi alle 15.00, ha deciso che domani resteranno chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado.
In effetti non potrà essere garantito il regolare svolgimento delle lezioni anche a causa della carenza del personale, che già questa mattina non è riuscito a raggiungere gli edifici scolastici.
In molte scuole con classi a tempo pieno ci sono state difficoltà nel servizio di mensa e i bambini hanno pranzato in grande ritardo.
Il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, con la collaborazione di alcuni esperti aveva stabilito ieri sera, dopo una valutazione approfondita, di permettere, oggi, il 7 gennaio 2009, la riapertura delle scuole, dopo il ponte natalizio, ma la situazione a Torino è alquanto problematica.
Questa mattina, infatti, i cittadini torinesi si sono trovati in difficoltà a raggiungere il luogo di lavoro e molti giovani hanno deciso, nonostante il via del sindaco, di non andare a scuola, a causa della neve che più di ieri sta invadendo le vie della città e ostacolando il traffico.
La comunicazione aerea è stata interrotta a Caselle e i collegamenti sono saltati. I disagi sono molti.
La neve ha raggiunto a Torino e in provincia l’altezza di 50 cm e non accenna a smettere, difatti si prevede che continui a nevicare tutta la giornata di oggi e anche domani.
Molti torinesi si sono lamentati per l'apertura delle scuole pubbliche, rimaste chiuse in provincia, poiché le strade sono ancora invase dalla neve e quindi non è sicuro il transito né con mezzi pubblici, né a piedi, perché i marciapiedi sono scivolosi.
In periferia la situazione è particolarmente critica ed è aggravata dai rami di alberi che hanno ceduto, cadendo sulle auto.
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AGGIORNAMENTO ALLE 16.30.
Il sindaco Chiamparino, dopo la riunione in prefettura, oggi alle 15.00, ha deciso che domani resteranno chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado.
In effetti non potrà essere garantito il regolare svolgimento delle lezioni anche a causa della carenza del personale, che già questa mattina non è riuscito a raggiungere gli edifici scolastici.
In molte scuole con classi a tempo pieno ci sono state difficoltà nel servizio di mensa e i bambini hanno pranzato in grande ritardo.
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