lunedì 20 ottobre 2008

Morti viventi a Brindisi

Esistono dei morti che vengono trattati dai loro medici di base come se fossero vivi: truffa al Sistema Sanitario Nazionale.

Erano morti da parecchi anni, chi da 20, chi da 15, chi da 10 e chi da 5, ma continuavano ad essere iscritti al Sistema Sanitario Nazionale.
Il tutto perché i loro medici di base avevano "dimenticato" di cancellarli dall'elenco degli assistiti, intascando i loro compensi mensili.

È successo a Brindisi.
A scoprire la maxi-truffa è stata la Guardia di Finanza di San Pietro Vernotico che, esaminando la posizione di 450 pazienti, morti negli ultimi 20 anni, ha individuato che un numero abbastanza consistente di questi era ancora iscritto al Servizio Sanitario Nazionale: 129 delle 450 persone decedute.
Il danno economico ammonta ai 70 mila euro.
I medici che hanno truffato il SSN sono 19 e sono stati immediatamente denunciati, ma si presume che ci siano altre persone coinvolte, infatti continuano le indagini.
Tra i casi esaminati è risultato che una delle persone decedute era persino assistita da tre medici di base e che, alcuni dei medici che assistevano i pazienti ormai passati a miglior vita, erano anche coloro che erano in possesso del loro certificato di morte.


Italianotizie.it

Nessun commento: