Stiamo parlando di loro, sì, sono i produttori del cibo e i volontari, il cuore pulsante di Terra Madre.
Delegati provenienti da molti paesi del mondo e volontari di Torino e dintorni: sono loro che hanno dato un vero significato a Terra Madre e che hanno permesso a questo evento, promosso da Slow-Food, di non morire sul nascere.
I volontari, che hanno dato la loro disponibilità ad accogliere e assistere le comunità internazionali del cibo, in questa edizione, sono stati circa 600 e hanno dimostrato tutti quanti un grande entusiasmo e spontaneità, oltre che una grande voglia di conoscere e di fare.
Infatti tra loro c'era chi accompagnava le delegazioni, chi assisteva la gente nelle sale conferenza, chi si occupava della sicurezza, chi faceva l’autista, chi il giornalista, chi l'interprete, chi accoglieva i compagni volontari e li smistava e anche chi faceva di tutto e di più, svolgendo per giunta più ruoli e dando una disponibilità full-time.
Poi, però, non dobbiamo dimenticare i volontari a piede libero, ossia coloro che magari nelle pause di lavoro continuavano nelle loro attività o nella loro attività principale: quella di mantenere il clima di festa.
Girando qua e là per l'Oval Lingotto, abbiamo avuto l'onore di fare qualche intervista a questi volontari e abbiamo potuto comprendere il vero significato del fare il volontario, che per i volontari di Terra Madre è quasi come una professione, soltanto che, naturalmente, è senza fini di lucro.
Infatti tra i volontari, come in ogni ambito da considerare con riguardo, vigono delle regole ben precise: è necessario ci sia rispetto, grande collaborazione e che ognuno svolga la propria mansione.
Alcuni volontari sono impeccabili.
Anche se, purtroppo, niente è perfetto e quindi talvolta questa collaborazione manca: capita che ci sia chi vuole prevaricare o chi non riconosce l'impegno e il lavoro dei volontari, magari dando loro pochi sorrisi e soddisfazioni.
Tuttavia, nonostante questo, la maggior parte dei volontari ci ha dichiarato che riesce a farci una risata sopra e a non abbattersi.
C'è anche chi non vede l'ora si presenti la prossima edizione e chi ci ha parlato di tutte le sue attività di volontariato in programma.
Ma, adesso, soffermiamoci su Terra Madre, che è stato definito un luogo fantastico di incontro di confronto fra le culture, e passiamo ai delegati, l'altra faccia della medaglia.
Arrivano ogni giorno con i loro bus a Terra Madre, preparano il proprio mercatino o si avviano verso le aule conferenza con l'obiettivo di conoscere e farsi conoscere.
Vogliono condividere le loro tecniche di coltivazione, avere suggerimenti e fare amicizie.
Sono tutti quanti molto cordiali e spesso instaurano un rapporto con i volontari che va anche oltre oceano.
Parlano le lingue del mondo, sono vestiti secondo le proprie culture e sono uniti da un'unica idea: quella di preservare le ricchezze e i frutti della terra.
Ecco per intero il cuore di Terra Madre.
Italianotizie.it
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