Sulla morte di Mattia si fanno tante ipotesi. Si vuole ritrovare l'animale che l'ha ucciso.
Si era allontanato dal padre con il proprio cane, un pastore maremmano.
É stato attaccato, azzannato mortalmente e non ha potuto difendersi. Sicuramente ha anche gridato aiuto, ma non è stato sentito.
Mattia Maddalena è morto così, in una pozza di sangue.
Ora rimane solo una chiazza scura sul prato dove prima giaceva inerme il corpo del bambino, una macchia, che racconta da sola tutta la vita di Mattia finita in tragedia.
Adesso è partita la caccia all'animale killer.
Il servizio veterinario di Benevento ha esaminato vari esemplari di razza canina. I primi indiziati erano il pastore maremmano, il cane di Mattia, e i cani del vicinato.
I secondi indiziati sono stati alcuni cani randagi sequestrati dal servizio veterinario, ma gli esami li hanno tutti scagionati.
Adesso nasce una nuova ipotesi: a portare alla morte Mattia potrebbe essere stato anche un lupo o un cinghiale.
Però purtroppo, qualsiasi sia l'esito dell'autopsia, che verrà eseguita martedì presso l'ospedale Rummo di Benevento o anche se si troverà l'animale killer, nessuno potrà dare indietro Mattia alla sua famiglia.
Nella zona non sembra che ci siano animali di grossa taglia e il ministero del Welfare ha disposto un'ispezione: bisognerà agire per comprendere le cause della morte di Mattia e per far sì che non siano spezzate nuove vite.
Italianotizie.it
lunedì 6 ottobre 2008
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