Una donna su tre perde i capelli.
È questo il risultato allarmante che ci giunge dalla Gran Bretagna: la Vitabiotics Wellwoman Tricologic, compagnia britannica esperta in supplementi vitaminici, ha effettuato difatti un’analisi su un campione di donne inglesi e ha pubblicato, in questi giorni, i dati rilevati sul quotidiano Daily Mail.
Dati importanti che ci fanno comprendere come il fenomeno della calvizia stia aumentando esponenzialmente nel Regno Unito, coinvolgendo anche donne di giovane età.
I motivi? I motivi, come spiega l’equipe britannica, sono molti, ma, a quanto pare, non sono legati soltanto ad una predisposizione genetica, agli agenti climatici e stagionali, all’uso di determinati farmaci, al fumo, all’eccesso di radiazioni solari o allo stress, ma anche alla dieta.
Dieta che non deve essere drastica, perché in tal caso impedisce ai capelli di ricevere le sostanze nutritive necessarie per la loro sopravvivenza.
La tricologa Sara Allison ha dichiarato infatti alla stampa che “i capelli sono essenzialmente il tessuto meno importante per la sopravvivenza del nostro corpo e che perciò di conseguenza ricevono nutrienti solo dopo che tutti gli organi vitali hanno ricevuto ciò di cui hanno bisogno.”
E se queste sostanze nutritive mancano? Cadono.
Una dieta errata può provocare quindi un effetto a domino, ossia ad una iniziale caduta di capelli, che poi viene seguita da stress, ansia e depressione, dovuta alla successiva perdita di autostima “data l’importanza dei capelli nella vita personale delle donne.”
Quindi è meglio prevenire che curare.
Le norme fondamentali da seguire per mantenere una cute sana e protetta sono:
-evitare una esposizione solare prolungata, soprattutto senza usare creme o gel per capelli indicate;
-evitare il fumo
-evitare di praticare sport in modo eccessivo
-evitare situazioni stressanti
-cercare di avere una corretta igiene
-cercare di avere una dieta equilibrata, ricca di vitamine E, C e B (verdura, frutta, pasta, pane); proteine (uova, carne); sali minerali (frutta, verdura, uova, latticini, pesce) e acqua (due litri al giorno).
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