È successo a Villasanta, in provincia di Monza, cinquemila tonnellate di gasolio e olio combustibile, provenienti da tre cisterne dell’ex raffineria Lombardo Petroli, si sono disperse nel letto del fiume Lambro, provocando un disastro ambientale.
I tecnici dell’Arpa e di Brianza Acque, i vigili del fuoco e la Protezione Civile stanno lavorando da ieri mattina per arginare i danni.
Tuttavia la situazione è alquanto critica, poiché l’onda nera ha superato le prime barriere, presenti sul percorso del fiume, propagandosi per km e km.
Gli esperti hanno dichiarato alla stampa che la propagazione del petrolio è stata favorita dalla piena: l’acqua inquinata ha raggiunto Lodi e Piacenza e si sta dirigendo verso il Po.
Spugne assorbenti e polveri sono state gettate nel Lambro, ma “il disastro ambientale causato è senza precedenti e l’ecosistema del fiume ne pagherà a lungo le conseguenze”: centinaia di anatre e germani sono stati ritrovati senza vita, altri ricoperti da bitume.
L’acqua è a chiazze nere e l’aria è irrespiranbile.
Adesso la Procura di Monza sta indagando per comprendere le dinamiche dei fatti: le valvole dei tre serbatoi, che hanno disperso il petrolio nel fiume, sono state spaccate, quindi si presume che l’incidente sia stato causato volutamente da uno o più soggetti ignoti.
L’ex raffineria Lombardo Petroli, chiusa nel 1984, era un’azienda già a rischio, ma nonostante tutto fungeva da deposito.
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1 commento:
Non si può più accettare questo scempio, che per colpa di pochi che creano disastri di tutti i tipi in molti ne pagano le conseguenze!!
Questo disastro ecologico dovrebbe farci pensare quanto pesa l' impronta dell' uomo sull' ambiente.
Popolo italiano dove siete svegliamoci da questo dormire di coscienza
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