mercoledì 25 novembre 2009

L'influenza A uccide ancora

Il numero delle vittime è salito a 25 e l’ultima è stata una bambina di 7 anni, che ricoverata lo scorso 31 ottobre, presso l’ospedale di Desio, è mancata stanotte.
Il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Desio e Vimercate, Maurizio Amigoni, ha sottolineato che le condizioni della piccola erano già critiche prima che contraesse il virus.
Difatti la bimba “era affetta da una rara sindrome che la rendeva fragile e suscettibile alle infezioni.”
Tuttavia c’è forte tensione e paura anche per coloro che non sono affetti da patologie croniche.

Il viceministro della Salute Ferruccio Fazio si è recato stamani a Napoli per discutere a proposito della situazione in Italia e per calmare le acque.
L’obiettivo principale è quello di fermare il virus prima che diventi realmente pericoloso: “se il virus muta o se si combina con quello dell’aviaria, allora la mortalità crescerà. Per questo il virus H1N1 va bloccato entro il 2010.
In Italia sono circa 7 milioni i malati cronici da vaccinare subito a causa dell’influenza A. Prevediamo di riuscire a vaccinare tutti entro i primi di dicembre. Poi potremmo pensare alla vaccinazione dei bambini e della popolazione giovane.”
Per quanto riguarda i possibili rischi del vaccino ha aggiunto che l’antivirale “è stato testato ed approvato dagli organi preposti e dal Consiglio Superiore di Sanità. Sappiamo che, come tutti i vaccini, può avere effetti collaterali topici, ovvero locali. Si tratta comunque di casi rarissimi che sono monitorati dall’Aifa.”
“La prevenzione con il vaccino è la migliore cura per evitare conseguenze gravi. Questa che stiamo vivendo è un’influenza che fa meno morti della stagionale. E tutti i paziente al di là della piccola Emiliana, morta a Castellammare di Stabia, avevano gravi patologie pregresse. Per questi pazienti una qualsiasi influenza era letale.”

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