venerdì 6 febbraio 2009

Eluana è persona viva? Napolitano si rifiuta di firmare il decreto legge

Napolitano dice di no al decreto legge del Governo.
Ed il destino di Eluana, la ragazza in coma vegetativo da 17 anni, è appeso ad un filo.

La vita di Eluana si è fermata il 18 gennaio del 1992, quando la ragazza, dopo aver subito un grave incidente nei pressi di Lecco, a soli 21 anni, è entrata in coma.
Ora, siamo nel 2009, ed Eluana, all'età di 38 anni, è ancora idratata e alimentata artificialmente attraverso un sondino nasogastrico.
Sì, respira autonomamente, quindi non è in coma profondo, ma il suo cervello purtroppo e secondo i referti medici è danneggiato irreversibilmente.
Il padre della giovane, Beppino Englaro, diventato tutore della figlia dal 1997, nel 1999 aveva già richiesto che l'alimentazione artificiale fosse interrotta, dichiarando che la figlia non avrebbe mai accettato di vivere in quelle condizioni, se fosse stata cosciente.
Tuttavia il suo desiderio di accompagnare Eluana verso la morte non fu mai accolto, fino a quando, dopo aver riesaminato il caso, la Corte d'appello di Milano, il 9 luglio 2008, ha autorizzato la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione, che tiene Eluana ancora ancorata alla vita.

Da quel giorno e fino ad oggi il caso di Eluana Englaro ha acquisito sempre di più l'attenzione da parte dei media.
Sui giornali, sul web e tra la gente.
Molti si sono chiesti se è giusto condannare Eluana a morire di fame e di sete.
Numerose sono state le proteste, ma numerose anche le posizioni ferme della famiglia, di politici e di alcuni medici, che hanno dichiarato che Eluana era morta già 17 anni fa e che ora, con l'interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione, non avrebbe sofferto.
Noi della redazione di Italianotizie abbiamo intervistato qualche cittadino e anche lì abbiamo incontrato pareri discordanti.
C'è chi si dichiara contrario alla morte di Eluana e la percepisce come una "reintroduzione della pena di morte" su un singolo caso e c'è chi, invece, afferma che oramai per Eluana non c'è più niente da fare.

Stamattina alle 6 è iniziata la riduzione progressiva dell'alimentazione e dell'idratazione.
E qui è intervenuto il Governo Berlusconi che ha presentato un decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri.
Un decreto legge creato appositamente per Eluana Englaro, in attesa di una legislazione che regolerà la questione in modo approfondito: la legge sul testamento biologico.
Secondo il Governo e secondo il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, "Eluana è persona viva" e il governo doveva agire per tutelarne i diritti di vita.
Il presidente della repubblica, Giorgio Napolitano, però si è rifiutato di controfirmare il decreto, dichiarandolo anticostituzionale.
Napolitano ha affermato che il Governo non può opporsi ad una decisione presa dalla Magistratura, poiché in base alla Costituzione i tre poteri dello stato, legislativo, esecutivo e giudiziario, devono essere indipendenti.
Berlusconi attraverso la sua affermazione "Non voglio sentirmi responsabile di omissione di soccorso" ha esplicitato il motivo fondamentale che l'ha portato ha emanare in sede di Governo un provvedimento a favore di Eluana.
Ora, alle 20.00, una riunione straordinaria ha permesso la realizzazione un disegno di legge, che sarà presentato al Parlamento la prossima settimana.
Contro la morte di Eluana si è schierata da sempre anche la Chiesa Cattolica, rappresentata dalle parole del Papa Benedetto XVI, che nei giorni scorsi è intervenuto più volte sull'argomento, ribadendo e sottolineando la sacralità della vita.

Italianotizie.it

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