"Sono soddisfatto per l'accordo raggiunto, un'altra intesa importante dopo quella sugli ammortizzatori sociali. Ringrazio le Regioni per la collaborazione istituzionale": Silvio Berlusconi.
È stato firmato ieri, in Conferenza Unificata Stato-Regioni e Enti locali, l’accordo che darà il via al Piano Casa, l’iniziativa promossa dal governo Berlusconi per permettere non solo un ampliamento degli edifici residenziali, ma pure la creazione di nuovi insediamenti in ogni capoluogo di provincia al fine di venire incontro anche a "chi la casa ancora non ce l’ha."
Secondo quanto stabilito dall’intesa, le Regioni dovranno approvare delle leggi, che rispondano agli obiettivi prefissati, entro i prossimi 90 giorni.
Con questo progetto verranno messi in circolo, in base ai calcoli effettuati dal Governo, all'incirca 60-70 miliardi di euro se dovesse essere solo il 10% degli italiani a realizzare un allargamento della propria abitazione.
Il Piano casa è un piano famiglia, che favorirà quindi anche un rilancio dell'economia italiana, ha dichiarato il Premier.
Ogni abitazione uni-bifamiliare, villetta a schiera, non abusiva e lontana dai centri storici, potrà essere ampliata del 20% di cubatura.
Un ampliamento che non potrà essere vendibile e che perciò dovrà essere effettuato esclusivamente per uso famigliare.
Gli edifici degradati, invece, potranno essere demoliti e ricostruiti con una cubatura maggiore, ossia del 35%, rispettando sempre i criteri di sostenibilità ambientale.
Per quanto riguarda la creazione di nuove unità urbane nei capoluoghi di provincia, una parte delle risorse necessarie verranno recuperate dai ricavi provenienti dalla vendita degli immobili pubblici e gli occupanti che avranno l’intenzione di comprare il proprio immobile saranno sostenuti con dei tassi agevolati.
Intesa: Conferenza Stato-Regioni e Enti locali.
Italianotizie.it
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