
Dopo aver messo online le assenze per motivi sindacali, adesso il Ministro si concentra sull’assenteismo per malattia e sul lavoro in nero.
Continua imperterrito la propria politica anti-fannulloni, il Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, nonostante ci sia stata una diminuzione del 20% dell’assenteismo nell’ambito della Pubblica Amministrazione nel mese di maggio.
Le iniziative promosse sono due e sono rivolte alle assenze per malattia e al lavoro in nero.
Per quanto riguarda le assenze per malattia, Brunetta ha introdotto un provvedimento retroattivo, ossia che prenderà in esame tutte le assenze a partire dal 26 giugno scorso.
Secondo il programma ministeriale, per i mesi a venire, la visita medica sarà d’obbligo per tutti dipendenti della Pubblica Amministrazione che prenderanno anche soltanto un solo giorno di malattia.
Inoltre sarà aumentata la fascia oraria in cui potrà essere effettuata la visita e sarà diminuito per i primi dieci giorni lo stipendio del dipendente, che deciderà di assentarsi: il medesimo riceverà soltanto uno stipendio di base.
Le assenze che supereranno i dieci giorni dovranno essere giustificate attraverso la presentazione di un "certificato medico rilasciato dalle strutture sanitarie pubbliche o dai medici convenzionati."
Lo stesso si dovrà fare dopo "il terzo evento di malattia nell’anno solare."
Per quanto riguarda il lavoro in nero, Renato Brunetta annuncia che, con la collaborazione della Guardia di Finanza e della Corte dei Conti, saranno individuati e immediatamente licenziati tutti dipendenti pubblici, che evadono il fisco.
Queste manovre politiche dichiara il Ministro sono necessarie per aumentare la produttività negli Enti Locali e per far valere il lavoro di chi realmente si impegna nel proprio ambito.
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