giovedì 17 luglio 2008

Meduse? Meglio starci lontano

Conosciamo tutti le meduse, quegli esemplari gelatinosi che si aggirano nelle acque nostrane... ma le domande che ci possiamo porre sono molte: le meduse distinguono i colori? Si fanno trasportare dalla corrente? Quali sono i rimedi efficaci contro un'irritazione della pelle provocata da una medusa?

Le meduse, quegli esemplari gelatinosi che si aggirano ogni tanto nelle acque nostrane sono davvero misteriosi...
È del senso comune e anche scientifico dire che questi animali marini si facciano trasportare dalla corrente, ma alcune ricerche recenti hanno constatato che queste sappiano dirigersi anche contro corrente e che possano vedere con i loro numerosi occhi anche i colori.
Infatti un esperimento, consistente nel mettere una medusa all’interno di un acquario insieme ad un pilastro colorato ha dimostrato che le meduse si comportano in modo diverso in base al colore del pilastro: se il pilastro è trasparente/bianco non lo distinguono, mentre se il pilastro è rosso o nero sembra che queste cambino il loro modo di nuotare, evitando generalmente di avvicinarsi al pilastro rosso.
L’inserimento di una telecamera su un esemplare invece ha dimostrato la prima tesi, ossia che le meduse non seguano sempre la corrente.

Per questo è meglio starci alla larga...
Le meduse più pericolose e che possono avere effetti letali anche sull’uomo sono quelle tropicali.
Invece, le meduse che si trovano nelle nostre acque non sono particolarmente nocive, ma possono danneggiare la nostra pelle, irritandola con i loro tentacoli.
Dai tentacoli le meduse secernono un veleno, che solitamente non è letale per l’uomo, ma riesce a paralizzare totalmente le prede marine che sono colpite.
Nelle nostre acque le meduse sono arrivate con l’innalzamento della temperatura e della salinità dell’acqua, che ha permesso la loro proliferazione.

Quando una medusa colpisce o si scontra con un essere umano si sente come una bruciatura sulla pelle, che immediatamente arrossisce.
Per permettere alla pelle di ristabilizzarsi e alla bruciatura di cessare è necessario:
-non toccare o strofinare la parte irritata, perché se no le lesioni continueranno ad aprirsi e urticare e si diffonderanno le tossine;
-sciacquare la pelle con acqua marina, evitando l’acqua dolce che potrebbe permettere la riproduzione e la diffusione delle tossine;
-non usare acqua fredda o ghiaccio;
-cercare di rimuovere con le mani, se sono presenti, le parti gelatinose della medusa rimaste sulla pelle;
-non utilizzare come rimedi ammoniaca, succo di limone o alcol, perché potrebbero esserci effetti collaterali;
-utilizzare pomate cortisoniche o antistaminiche, anche se queste agiscono soltanto dopo mezz’ora dall’applicazione;
-è consigliato vivamente il Gel Astringente al cloruro d'alluminio, che limita immediatamente il prurito e blocca la diffusione delle tossine.

Bisogna ricordare però che le meduse non sono gli unici esseri fastidiosi presenti nei nostri mari, esistono anche le tracine, gli scorfani, il pesce lucerna ed i trigoni, che, dotati di aculei velenosi, si trovano sul fondo del mare o sulla riva.
In questi casi il veleno viene neutralizzato dal calore della sabbia o tramite impacchi con acqua bollente.
Per calmare il dolore sono sempre consigliate pomate antistaminiche o cortisoniche.

Un consiglio: stare sempre all'erta.

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