
Per fronteggiare i rincari aumenta la vendita di auto a gas e bifuel e si fanno strada anche i benzinai low-cost e quelli legati alle grandi compagnie commerciali.
A causa dell’aumento vertiginoso del prezzo del petrolio, i carburanti, ossia la benzina e il gasolio, hanno raggiunto un nuovo record: 1,60 euro al litro.
Gli aumenti, che in Italia sono scattati per mano dell’Agip, l’Azienda Generale Italiana Petroli, si sono registrati anche in tutta Europa e nei mercati internazionali.
Infatti, ormai, un pieno arriva a costare ad un cittadino europeo con un auto di media cilindrata circa 80 euro.
Il prezzo del greggio ha toccato i 147 dollari al barile, aumentando di 5 dollari rispetto alla chiusura di giovedì.
Vista la situazione i cittadini italiani cercano di trovare delle scappatoie per risparmiare.
In questo periodo, infatti, soprattutto in Italia, sono incrementate le richieste per auto a gas e bifuel, che oltre ad essere più economiche, inquinano anche di meno l’ambiente, visto che emettono soltanto limitate emissioni di anidride carbonica.
L’unico svantaggio è che nel nostro paese sono ancora poche le pompe che permettono il rifornimento di auto a metano e gpl.
E quindi un’altra soluzione, che sta avendo molto successo, sarebbe quella di cercare i benzinai low-cost che stanno spopolando soprattutto in Emilia Romagna, Lombardia e Lazio.
Questi benzinai riescono a vendere i carburanti ad un prezzo di 10 centesimi inferiore a quello stabilito dalle altre compagnie al litro.
Per individuarli basta cliccare sul sito della FederCosumatori o su quello della Codacons.
Le pompe low-cost, pubblicizzate dalle associazioni che tutelano consumatori, sono circa 2000 in tutta la penisola e sono di proprietà di imprenditori privati, che fanno una grande concorrenza sul mercato.
Si risparmia anche recandosi presso i distributori che sono legati alle grandi compagnie commerciali come Auchan, Carrefour e Conad.
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