giovedì 18 settembre 2008

Alitalia: la Cai ritira l'offerta

È scaduto oggi alle 15.00 l'ultimatum lanciato dalla Cai. "È una catastrofe sociale e sindacale" ha dichiarato Luigi Angeletti, leader della Uil. Il Premier Silvio Berlusconi punta il dito contro la Cgil e i piloti.

Sperava in una conclusione positiva il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ma gli azionisti Cai hanno preso la loro unanime decisione: ritirare l'offerta.
Il motivo principale è stato rintracciato nella mancanza di un "largo consenso sindacale."
Infatti la Cgil, la Confederazione generale italiana del lavoro, non ha manifestato il proprio consenso nello stipulare un contratto come gli era stato richiesto di fare entro le 15.00 di oggi pomeriggio.
Il Premier ha annunciato che la situazione ora è davvero "drammatica" e ha puntato il dito contro la Cgil e i piloti che non hanno accettato le condizioni proposte.

Alle critiche del Presidente ha risposto il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, affermando che anche il governo e il Presidente del Consiglio hanno le proprie responsabilità.
Il presidente dell'Anpac, l'Associazione Nazionale Piloti Aviazione Commerciale, Fabio Berti, ha pure esplicitato la propria opinione: "Berlusconi sicuramente interverrà" e dovrà intervenire "perché c'è un problema di mobilità del Paese."

Dice la sua anche il leader Cisl, Raffaele Bonanni: "Per responsabilità di pochi, pagheranno in molti. Spero che il governo ci garantisca un spiraglio. Sono costernato."

Oggi alle 19.00 Guglielmo Epifani terrà una conferenza stampa presso la sede Cgil in Corso d'Italia 25 a Roma, dove tratterà della vicenda Alitalia e spiegherà le motivazioni che hanno portato il sindacato a non accettare la proposta della Compagnia Area Italiana.
Adesso sono a rischio 15.000 posti di lavoro.

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