venerdì 31 ottobre 2008

Alitalia vicina al fallimento

I sindacati degli assistenti di volo e dei piloti ritirano la propria adesione al piano Cai: "l'accordo di settembre è stato stravolto."

Scade oggi a mezzanotte il termine ultimo per l'offerta d'acquisto dell'Alitalia da parte della Cai, ma i sindacati dei piloti e degli assistenti di volo hanno dichiarato nuovamente il proprio no al piano presentato dalla Compagnia aerea italiana, affermando che l'accordo di settembre è stato tutt'ora stravolto.
Su 8 sigle sindacali, quindi, per adesso, solo 4 hanno sottoscritto il lodo Letta, ossia il protocollo d'intesa necessario per far decollare la Nuova Alitalia.

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ha perciò esplicitato tutta la propria preoccupazione, affermando che "non c'è più margine per trattare" e che se non verrà accettato da tutti i sindacati, entro oggi, alle 22.00, il piano Cai non ci sarà più nessuna Alitalia.
Il tutto perché il Presidente della Cai, Roberto Colaninno, aveva affermato, già in precendenza, che senza la sigla di tutti i sindacati si sarebbe ritirata l'offerta.

Se la Cai non presenterà l'offerta vincolante per Alitalia ci sarà il fallimento della compagnia di bandiera italiana, che sarà svenduta ad una compagnia aerea straniera come Air France-Klm o Lufthansa.
In definitiva senza la Cai gli aerei non potranno più decollare, perché sarà ritirata anche la licenza di volo provvisoria, che era stata concessa dal presidente dell'Enac, Vito Riggio.
Adesso il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha convocato Colaninno per trovare delle vie d'uscita e per impedire che Alitalia vada in mano ad una compagnia aerea straniera, che, in caso riuscisse a rilevare Alitalia, potrebbe agire in piena autonomia.


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sabato 25 ottobre 2008

Il cuore di Terra Madre

Stiamo parlando di loro, sì, sono i produttori del cibo e i volontari, il cuore pulsante di Terra Madre.

Delegati provenienti da molti paesi del mondo e volontari di Torino e dintorni: sono loro che hanno dato un vero significato a Terra Madre e che hanno permesso a questo evento, promosso da Slow-Food, di non morire sul nascere.

I volontari, che hanno dato la loro disponibilità ad accogliere e assistere le comunità internazionali del cibo, in questa edizione, sono stati circa 600 e hanno dimostrato tutti quanti un grande entusiasmo e spontaneità, oltre che una grande voglia di conoscere e di fare.
Infatti tra loro c'era chi accompagnava le delegazioni, chi assisteva la gente nelle sale conferenza, chi si occupava della sicurezza, chi faceva l’autista, chi il giornalista, chi l'interprete, chi accoglieva i compagni volontari e li smistava e anche chi faceva di tutto e di più, svolgendo per giunta più ruoli e dando una disponibilità full-time.
Poi, però, non dobbiamo dimenticare i volontari a piede libero, ossia coloro che magari nelle pause di lavoro continuavano nelle loro attività o nella loro attività principale: quella di mantenere il clima di festa.

Girando qua e là per l'Oval Lingotto, abbiamo avuto l'onore di fare qualche intervista a questi volontari e abbiamo potuto comprendere il vero significato del fare il volontario, che per i volontari di Terra Madre è quasi come una professione, soltanto che, naturalmente, è senza fini di lucro.
Infatti tra i volontari, come in ogni ambito da considerare con riguardo, vigono delle regole ben precise: è necessario ci sia rispetto, grande collaborazione e che ognuno svolga la propria mansione.
Alcuni volontari sono impeccabili.
Anche se, purtroppo, niente è perfetto e quindi talvolta questa collaborazione manca: capita che ci sia chi vuole prevaricare o chi non riconosce l'impegno e il lavoro dei volontari, magari dando loro pochi sorrisi e soddisfazioni.
Tuttavia, nonostante questo, la maggior parte dei volontari ci ha dichiarato che riesce a farci una risata sopra e a non abbattersi.
C'è anche chi non vede l'ora si presenti la prossima edizione e chi ci ha parlato di tutte le sue attività di volontariato in programma.
Ma, adesso, soffermiamoci su Terra Madre, che è stato definito un luogo fantastico di incontro di confronto fra le culture, e passiamo ai delegati, l'altra faccia della medaglia.
Arrivano ogni giorno con i loro bus a Terra Madre, preparano il proprio mercatino o si avviano verso le aule conferenza con l'obiettivo di conoscere e farsi conoscere.
Vogliono condividere le loro tecniche di coltivazione, avere suggerimenti e fare amicizie.
Sono tutti quanti molto cordiali e spesso instaurano un rapporto con i volontari che va anche oltre oceano.
Parlano le lingue del mondo, sono vestiti secondo le proprie culture e sono uniti da un'unica idea: quella di preservare le ricchezze e i frutti della terra.
Ecco per intero il cuore di Terra Madre.

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La kermesse torinese: una commistione di idee

Hanno attirato numerosi visitatori e molti delegati stranieri, il Salone del Gusto e Terra Madre, favorendo un confronto e una commistione di gusti e culture.

Gente proveniente un po' da ogni parte del mondo, portatrice dei propri gusti e delle proprie culture.
È questa la gente che ha caratterizzato, come del resto nelle edizioni passate, il Salone del Gusto e Terra Madre.
Due eventi, che presentandosi nel capoluogo piemontese ogni due anni, hanno trasformato Torino in un luogo interculturale di confronto e di condivisione, anche nell'ottica di una collaborazione globale per tutelare il mondo.

Emblematica è stata la conferenza che si è tenuta due volte in questi giorni, sia al Salone del Gusto, sia a Terra Madre.
Una conferenza promossa da Claudio Martini, presidente della regione Toscana, e da Vandana Shiva, direttrice esecutiva di un centro di ricerca indiano, che hanno presentato di fronte ad un pubblico di dimensioni eccezionali il Manifesto sul cambiamento climatico e sul futuro della sicurezza alimentare.

Un manifesto che, dando delle linee guida, rappresenta perfettamente lo spirito di queste due iniziative marchiate Slow-Food.
Entrambe le conferenze hanno favorito un dibattito su tematiche di grande attualità che coinvolgono direttamente tutti noi, come cittadini del mondo.
Come annunciano le prime righe del manifesto: "il Manifesto costituisce una risposta agro-ecologica alle sfide lanciate dal cambiamento climatico per assicurare il futuro della sicurezza alimentare."
Gli argomenti affrontati sono stati molti, ma sinteticamente si è puntato sul dare impulso ad una agricoltura ecologica e biologica, alla biodiversità e alla tutela dell’acqua, una risorsa necessaria e fondamentale per la produzione agricola e la sopravvivenza.

Invece si è detto un no decisivo agli OGM, ossia agli organismi geneticamente modificati, che, come hanno spiegato i relatori, impediscono la biodiversità e danneggiano i diritti degli agricoltori.
Si è trattato inoltre anche dei biocarburanti industriali, che sono stati individuati come una falsa soluzione ai problemi del mondo, perché stanno solamente portando alla distruzione delle foreste pluviali e di aree prima destinate a prodotti alimentari.

La conferenza, a cui la nostra redazione ha assistito, tenuta nella sala C dell’Oval Lingotto e riservata esclusivamente ai delegati di Terra Madre, si è conclusa in un clima di consenso generale.

Il Manifesto: cambiamento climatico e futuro della sicurezza alimentare

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mercoledì 22 ottobre 2008

Il Salone del Gusto e Terra Madre a Torino

Ritornano insieme anche quest'anno a Torino, dal 23 al 27 ottobre, il Salone del Gusto e Terra Madre, dopo il grande successo dell'edizione 2006.

Si riuniranno a Torino, a partire da domani, le comunità internazionali del cibo, per condividere le proprie conoscenze e per far apprezzare la propria cucina, in occasione del Salone del Gusto e di Terra Madre, due eventi concomitanti, che ricorrono ogni due anni e che hanno avuto un grande successo nelle edizioni passate.

Grazie a questa iniziativa, promossa da Slow-Food, visitatori, docenti, cuochi e studenti, provenienti da tutto il mondo, saranno coinvolti in pratiche culinarie e immersi in un ambiente multietnico.
Il Salone del Gusto, ospitato al Lingotto Fiere, permetterà ai visitatori che si recheranno a Torino di gustare prodotti tipici provenienti da tutto il mondo e di conoscerne la loro storia.
Terra Madre invece, ospitata all’Oval Lingotto e rimasta un po’ nell’ombra nelle edizioni passate, nonostante i grandi numeri di delegati accolti, da quest’anno sarà in parte accessibile al pubblico del Salone del Gusto e permetterà ai visitatori di assistere ai dibattiti e ai confronti fra i produttori internazionali del cibo.
I mercatini, le isole di degustazione, la banca del vino e i presidi Slow Food arricchiranno il percorso del visitatore, che potrà entrare a contatto con pratiche culinarie e culture differenti.
Una novità di quest'anno, già annunciata da Slow-Food, sarà l'approdo della cucina nipponica.

La nostra redazione assisterà all’evento.

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martedì 21 ottobre 2008

UniTo contro la Gelmini

Ha inizio la vera mobilitazione.
L'Università degli studi di Torino si oppone con convinzione alla riforma Gelmini, presentando un programma d'azione alquanto dettagliato.

È partito oggi il piano d'attacco contro la Riforma Gelmini, ideato da parte degli studenti universitari di Torino, che già da giorni hanno manifestato il proprio dissenso.
Volantini vari sono stati distribuiti all'interno dell'Ateneo e oggi ha avuto inizio la vera mobilitazione.
Il calendario degli appuntamenti è molto ricco.

Oggi pomeriggio si è tenuta una riunione studentesca "No-Gelmini", presso l'atrio di Palazzo Nuovo, stasera gli studenti hanno occupato l'Università degli Studi di Torino per indurre una nuova assemblea e domani continuerà la protesta.

Ma il punto clou della mobilitazione si avrà il 28 ottobre, quando ci sarà un'agitazione totale, perché, come hanno dichiarato alcuni studenti, le lezioni saranno sospese e verrà dato un benvenuto del tutto particolare al Ministro Gelmini, che si recherà a Torino: gli studenti daranno inizio ad una manifestazione, denominata dei "cadaveri per terra", perché coloro che parteciperanno si sdraieranno per terra, in vari punti della città, fingendosi morti, per dichiarare il proprio stato d'animo e "simboleggiare la morte dell'istruzione."
Il 30 ottobre, inoltre, i controriformisti parteciperanno allo Sciopero Generale Nazionale.
Un No deciso alla Riforma viene dato in particolare dalla Facoltà di Psicologia, che ha approvato all'unanimità un documento ufficiale, che prende una posizione netta contro la legge 133.

Ma sentiamo le motivazioni, che spingono gli studenti a fare tutto questo. Abbiamo avuto l'occasione di intervistare alcuni studenti all'interno dell'Ateneo.
Gli elementi principali che vengono contestati della Riforma Gelmini sono due: i tagli finanziari all'Università e la privatizzazione della didattica.
Secondo coloro che abbiamo intervistato a causa di questi provvedimenti governativi si impedirà di far sì che l'Università italiana mantenga gli attuali livelli di ricerca e si condizionerà la didattica e per questo è necessario agire.

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lunedì 20 ottobre 2008

Morti viventi a Brindisi

Esistono dei morti che vengono trattati dai loro medici di base come se fossero vivi: truffa al Sistema Sanitario Nazionale.

Erano morti da parecchi anni, chi da 20, chi da 15, chi da 10 e chi da 5, ma continuavano ad essere iscritti al Sistema Sanitario Nazionale.
Il tutto perché i loro medici di base avevano "dimenticato" di cancellarli dall'elenco degli assistiti, intascando i loro compensi mensili.

È successo a Brindisi.
A scoprire la maxi-truffa è stata la Guardia di Finanza di San Pietro Vernotico che, esaminando la posizione di 450 pazienti, morti negli ultimi 20 anni, ha individuato che un numero abbastanza consistente di questi era ancora iscritto al Servizio Sanitario Nazionale: 129 delle 450 persone decedute.
Il danno economico ammonta ai 70 mila euro.
I medici che hanno truffato il SSN sono 19 e sono stati immediatamente denunciati, ma si presume che ci siano altre persone coinvolte, infatti continuano le indagini.
Tra i casi esaminati è risultato che una delle persone decedute era persino assistita da tre medici di base e che, alcuni dei medici che assistevano i pazienti ormai passati a miglior vita, erano anche coloro che erano in possesso del loro certificato di morte.


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domenica 19 ottobre 2008

Bulli in azione come in Arancia Meccanica

Baby gang agisce attaccando un transessuale.

Hanno agito ieri sera, in via Prenestina, nella zona sud di Roma, dei giovani bulli di un età compresa tra i 17 e i 21 anni.
Volevano divertirsi e forse non sapevano come passare il proprio tempo e così hanno scelto la propria vittima: un transessuale brasiliano di 31 anni.

Come Arancia Meccanica, la baby gang, composta da quattro romani e un rumeno, l'ha circondato con i propri mezzi di trasporto, minicar e scooter, e l’ha aggredito con un sfollagente, derubandolo di tutto quello che possedeva: 200 euro e due telefonini.
Il colpo era stato compiuto e i giovani sono immediatamente fuggiti con la refurtiva, ma grazie alle testimonianze di alcuni cittadini, i carabinieri sono riusciti a rintracciarli, dopo un breve inseguimento.

Ora i quattro giovani maggiorenni sono stati trattenuti in caserma, il minorenne è stato affidato al centro di prima accoglienza di via Virginia Agnelli e la refurtiva è stata restituita al suo proprietario.
Nel gruppo c'era anche una ragazza.

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sabato 18 ottobre 2008

Guida su ICity

ICity

"iCITY DSA (Digital Semantic Assistant) nasce all'interno di iCITY Program, un Piano di Ricerca di cui fanno parte: Città di Torino, CSP - Innovazione nelle ICT s.c. a r.l. e Dipartimento di Informatica dell'Università degli Studi di Torino. iCITY DSA rappresenta la guida sociale personalizzata e adattiva del Comune di Torino con cui è possibile organizzare il proprio tempo libero e condividere con i propri amici i tanti eventi che la città di Torino offre ai cittadini e ai turisti. In iCITY DSA l'utente ricopre un ruolo attivo. Ognuno può infatti aggiungere nuovi eventi e modificare e recensire quelli di Torino Cultura. Inoltre in iCITY DSA è possibile creare una propria rete di amicizie con cui condividere tempo, informazioni ed esperienze relative alla propria città. iCITY DSA è altresì fruibile attraverso dispositivi mobili, quali cellulari, palmari, smartphones, dispositivi di gioco."

Attentato ad Herat

È stato compiuto stamani, alle 7.40, ora locale, un attentato nei pressi dell'aereoporto di Herat, in Afghanistan.
Un kamikaze a bordo di un'auto carica di esplosivo si è fatto esplodere schiantandosi contro due automezzi dell'esercito.
Sei militari italiani, tre ufficiali, due sottufficiali e un militare di truppa, sono stati lievemente feriti e uno dei sei è stato già dimesso.
Anche un settimo militare è stato coinvolto nell'attentato, ma le sue condizioni non hanno destato da subito preoccupazione.

Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha dichiarato che "la notizia del nuovo e grave attacco compiuto contro una colonna di mezzi militari italiani a Herat è motivo di grande inquietudine per l'intensificarsi delle attività ostili contro le Forze italiane impegnate a ridare pace e sicurezza alle popolazioni afgane."
Il Presidente del Senato, Renato Schifani, ha espresso la sua vicinanza ai soldati italiani, augurando loro "una pronta e completa guarigione."

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Articolo pubblicato: scritto da Maria Luisa Serra & Livia Ranieri

Attentato kamikaze a Herat, nell Afghanistan occidantale: sono rimasti coinvolti sette militari italiani, di cui sei feriti ma per fortuna in modo non grave.

Sei militari italiani sono rimasti feriti da un attacco suicida avvenuto oggi a Herat. All’ingresso di una base Isaf, nei pressi dell’aeroporto di Herat, nell’Afghanistan occidentale, intorno alle 7.40 locali (5.10 italiane) un kamikaze si è fatto esplodere al passaggio di un convoglio militare.
Dopo l’esplosione l’area è stata subito isolata e presidiata dai militari e i feriti sono stati prontamente trasportati nell’ospedale di Herat.
Le notizie che giungono dall’Afghanistan confermano che quattro dei sei militari feriti nell'attacco terroristico sono già stati dimessi e che anche coloro che sono stati trattenuti all’ospedale sarebbero feriti in modo lieve. Anche un settimo militare è stato coinvolto nell'attentato, ma le sue condizioni non hanno destato da subito preoccupazione.

Diffusi anche alcuni nomi: a rimanere coinvolti nell’esplosione, che avrebbe ribaltato due mezzi militari, sono il tenente colonnello Giovanni Battaglia, il capitano Giuseppe Cannazza, il primo maresciallo Fabio Sebastiani, il maresciallo ordinario Alessandro D’Angelo, il Caporal Maggiore Scelto Giuseppe Laganà.
In una nota diffusa dall’Ansa, Renato Schifani esprime la sua vicinanza ai militari "Auguro ai nostri militari una pronta e completa guarigione - afferma il Presidente del Senato in una nota - la loro presenza in Afghanistan, assieme a quella di tutti i soldati italiani in missione, rappresenta un presidio fondamentale a tutela della sicurezza e della pace".
Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha dichiarato che "la notizia del nuovo e grave attacco compiuto contro una colonna di mezzi militari italiani a Herat è motivo di grande inquietudine per l'intensificarsi delle attività ostili contro le Forze italiane impegnate a ridare pace e sicurezza alle popolazioni afgane."


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venerdì 17 ottobre 2008

Scuola: pro e contro la riforma

Molti lettori di ItaliaNotizie ci hanno segnalato una foto, pubblicata su Repubblica.it, che ha suscitato indignazione e stupore. Vogliamo dar voce a queste perplessità.
Inoltre visto l'interesse per il tema scuola, abbiamo deciso di fare un'indagine su un campione di insegnanti e genitori, per ascoltare il loro parere.

"Sono basito, che dei bambini siano strumentalizzati in questo modo."
"Come è possibile che sia venuto loro in mente di scrivere un cartello del genere?"
"Non è concepibile che degli adulti coinvolgano nelle loro campagne politiche dei bambini."
"I bambini sono davvero consapevoli di quello che hanno scritto e in grado di esprimere un'opinione politica?"
"Ho trovato questa immagine su Repubblica.it e mi sembra diseducativo che qualcuno permetta e incoraggi dei bambini a scrivere queste cose."
"Gelmini in Fiamme? Gli adulti devono saper dare il giusto peso alle parole. Non si può utilizzare un’affermazione del genere per esprimere un parere ideologico e tantomeno affidarla a dei minorenni."
Sono questi alcuni dei tanti messaggi giunti alla nostra redazione.

La maggior parte dei lettori ci ha dichiarato il proprio stupore e sgomento per delle parole, colorate a regola d'arte e scritte su un foglio di carta da due bambini.

Date queste premesse abbiamo deciso di fare un’indagine per comprendere cosa realmente spinge un insegnante e un genitore a dichiararsi a favore o contro la Riforma Gelmini e cosa spinge delle persone adulte a far circolare, per mano di bambini, dei cartelli del genere.
Le nostre interviste raccolte si possono sintetizzare in due categorie: pro e contro la riforma Gelmini.

Partiamo dai contro, che oggi e i giorni scorsi hanno dichiarato il loro dissenso attraverso scioperi e manifestazioni.
Gli insegnanti e i genitori di questo orientamento, da noi intervistati, hanno esplicitato che con l’istituzione del maestro unico si ritornerà indietro nel tempo, perché non si permetterà di educare i bambini ad una pluralità di idee: "è quasi impossibile che un’insegnante alle elementari abbia tutte le competenze necessarie per poter insegnare ai suoi alunni tutti i saperi, che sono richiesti al giorno d’oggi."
I genitori in particolare hanno detto che con l’entrata del maestro unico non si potrà garantire il tempo pieno, ma soltanto un tempo scuola prolungato e disorganico e che ci saranno più spese per le famiglie che non possono, in via generale, permettersi di tenere i figli a casa, per problemi lavorativi ed economici.
Gli insegnanti hanno anche puntato la propria attenzione sugli inevitabili tagli di organico.
Per quanto riguarda il voto in condotta tutti i controriformisti hanno affermato che non si può precludere la promozione per dei comportamenti scorretti e che la repressione non è uno strumento valido di rieducazione, ma è necessario "rimettere sulla retta via il bambino attraverso la collaborazione di tutte le agenzie educative del territorio."
Gli insegnanti e i genitori infine accusano il ministro Gelmini di ghettizzare, con l’istituzione delle cosiddette classi ponte, i bambini in difficoltà e quelli extracomunitari che non hanno ancora conseguito gli strumenti base per inserirsi nelle classi ordinarie.

Passiamo ora ai pro.
Gli insegnanti favorevoli alla riforma Gelmini si sono dichiarati spaventati dalla situazione che si sta creando e hanno affermato che secondo loro non è accettabile che sia demonizzato il ministro.
A loro parere la riforma scolastica ridarà autorevolezza ai docenti, che spesso non hanno potuto fermare e bocciare gli alunni inadempienti e i bulli.
Il maestro unico riuscirà a dare un’impostazione più lineare del lavoro in classe e a fornire gli stimoli, affinché gli alunni acquisiscano le competenze fondamentali e propedeutiche per continuare il programma di studi.
I maestri inoltre dichiarano che 24 ore di istruzione settimanale sono più che sufficienti e che nel caso le famiglie abbiano bisogno che i loro figli rimangano a scuola per 40 ore settimanali o più, le scuole, come prevede il decreto, si organizzeranno per offrire proposte di attività teatrali, sportive, artistiche, di ricerca...
I genitori pro-Gelmini si dicono contenti e ritengono che le nuove disposizioni inserite nella scuola non danneggino nessuno e che era necessario cambiare qualcosa, visto che la scuola italiana è considerata poco efficiente rispetto a quelle straniere: "il voto in decimi inoltre è molto più esplicito che i giudizi fatti da giri di parole."

Tuttavia i nostri pro e contro si sono uniti con i nostri lettori che ci hanno contattato, affermando che occorre insegnare i bambini a costruire e a rispettare e non a voler distruggere e bruciare.

La foto è stata tratta da: Repubblica.it

Decreto legge 137: Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università

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giovedì 16 ottobre 2008

Who killed my mum?

"Some may make me seem angry but I’m not, I’m only angry with the person who killed my mum."

"Qualcuno può pensare che io sia arrabbiato, ma non lo sono, sono solamente arrabbiato con chi ha ucciso mia madre."
Ha iniziato così il proprio blog, Daniel Grainger, un ragazzo londinese di 16 anni, che ha deciso di fondare un proprio sito per rintracciare l'assassino di sua madre, morta 11 anni fa in un modo brutale e crudele.
Ieri, dopo anni di silenzio, sono stati individuati due possibili colpevoli: "due uomini di 51 e 59 anni, entrambi di Sheffield, sono stati fermati in relazione con la morte di Patricia Grainger nel 1997", anche grazie alle informazioni che, tramite web, è riuscito a reperire il ragazzo.

Infatti il sito WhoKilledMyMum è stato creato per questo motivo, dichiara Daniel, per cercare nuovi indizi e per permettere a testimoni, che erano rimasti in silenzio, di mettersi una mano sulla coscienza e di farsi avanti.

Il sito è ricco di dettagli, raccoglie articoli del passato e ricerche effettuate dal ragazzo.
La madre di Daniel, Patricia Grainger, fu violentata, strangolata, uccisa e buttata in un canale presso la sua casa a Sheffield, ma non essendo mai stato individuato un possibile colpevole, il caso era stato chiuso.
Ai tempi Daniel aveva solo 5 anni. Oggi, grazie al suo impegno, c'è stata una svolta nella vicenda.
La polizia, da quando Daniel ha aperto il sito, ha deciso di riaprire il caso e di andare avanti nelle ricerche.
Venendo al corrente dello sviluppo delle indagini, il giovane ha affermato di essere felice, perché "per 11 anni non era successo nulla."
Finalmente il web permette di fare giustizia.

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martedì 14 ottobre 2008

Banche: indici in rialzo

Le borse recuperano punti, facendo un decisivo balzo in avanti.
Ieri il record: + 11%
Oggi la situazione è sempre positiva.
La strategia europea ha ridato fiducia nei mercati internazionali.

Si erano riuniti domenica 12 ottobre a Parigi i rappresentanti dei 15 paesi membri dell'Eurogruppo per far fronte alla crisi finanziaria mondiale, che stava raggiungendo dei livelli inaccettabili, e ci sono riusciti.

I risultati usciti ieri e oggi a Piazza Affari, infatti, fanno presumere che l'Europa con il proprio piano di salvataggio delle banche abbia, in un certo senso, ridato fiducia agli investitori e abbia di conseguenza contribuito a far uscire le banche internazionali dalla fase più drammatica della crisi economica, che aveva colpito direttamente tutti i mercati, portando ad un ribasso preoccupante degli indici delle borse.

Il piano varato dall'Eurogruppo prevede la messa a disposizione di 1.260 miliardi di euro per garantire la sopravvivenza dei sistemi bancari.
La strategia europea punta, quindi, ad un rifinanziamento totale delle banche, che prima era vietato dal punto di vista normativo.
Il Premier, Silvio Berlusconi, si è definito soddisfatto di come sono andate le trattative e di come si sta evolvendo la situazione e ha ribadito che "gli aiuti di stato" sono da ritenersi, in questa situazione "indispensabili".

Nuove linee d'azione saranno pianificate mercoledì e giovedì dal vertice UE, che si riunirà a Bruxelles e permetterà anche ai leader europei non facenti parte dell'Eurogroup di mettersi in gioco.

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venerdì 10 ottobre 2008

La Brunetta Revolution continua

Il Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, dice no ad "una burocrazia da Terzo Mondo" e ribadisce il suo programma rivoluzionario: un programma di 34 punti.


Il Ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, dopo aver smascherato fannulloni, comuni spendaccioni e lavoratori in nero e dopo aver favorito la diminuzione dell'assenteismo per malattia del 50% nella pubblica amministrazione, continua imperterrito a promuovere il proprio programma: un programma che punta all'efficienza.

Il Ministro, infatti, ha annunciato che si andrà avanti secondo una linea che mira all’efficienza al fine di creare una pubblica amministrazione totalmente al servizio del cittadino.
L'elemento fondamentale che permetterà una massimizzazione dell'operato della pubblica amministrazione, secondo il Ministro, sarà quello di dare "potere ai cittadini", ossia di permettere a questi di agire attivamente, dai prossimi mesi, indicando tutti i disservizi della pubblica amministrazione ad organi autorevoli.
Inoltre Brunetta ha dichiarato che saranno stilate delle classifiche, che consentiranno di indirizzare gli incentivi economici alle strutture pubbliche più meritevoli.

Quindi scuole, ospedali e uffici saranno posti, in definitiva, tutti quanti sotto una grande lente di ingrandimento e monitorati da organi competenti, che si occuperanno anche di constatare la veridicità delle lamentele cittadine.
A parere del Ministro e in base ai suoi calcoli potrebbe esserci un'ottimizzazione del 50% del lavoro della pubblica amministrazione in soli sei mesi, senza togliere un soldo di più dalle tasche dei cittadini: i denari pubblici saranno distribuiti con cautela.

Gli obiettivi di trasparenza, risparmio e efficienza sono stati incanalati in un programma di 34 punti, condiviso dal Cdm e consultabile sul sito Funzione Pubblica, che prevede innanzitutto uno "stop alla pioggia di collaborazioni e consulenze", ai "cumuli di impieghi e incarichi", una "lotta agli sprechi" e ai fannulloni.

Programma dei 34 punti: elenco

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... che... irrazionale

Ci sono delle volte in cui essere razionali è impossibile...

lunedì 6 ottobre 2008

Caccia all'animale killer

Sulla morte di Mattia si fanno tante ipotesi. Si vuole ritrovare l'animale che l'ha ucciso.

Si era allontanato dal padre con il proprio cane, un pastore maremmano.
É stato attaccato, azzannato mortalmente e non ha potuto difendersi. Sicuramente ha anche gridato aiuto, ma non è stato sentito.
Mattia Maddalena è morto così, in una pozza di sangue.
Ora rimane solo una chiazza scura sul prato dove prima giaceva inerme il corpo del bambino, una macchia, che racconta da sola tutta la vita di Mattia finita in tragedia.
Adesso è partita la caccia all'animale killer.

Il servizio veterinario di Benevento ha esaminato vari esemplari di razza canina. I primi indiziati erano il pastore maremmano, il cane di Mattia, e i cani del vicinato.
I secondi indiziati sono stati alcuni cani randagi sequestrati dal servizio veterinario, ma gli esami li hanno tutti scagionati.
Adesso nasce una nuova ipotesi: a portare alla morte Mattia potrebbe essere stato anche un lupo o un cinghiale.
Però purtroppo, qualsiasi sia l'esito dell'autopsia, che verrà eseguita martedì presso l'ospedale Rummo di Benevento o anche se si troverà l'animale killer, nessuno potrà dare indietro Mattia alla sua famiglia.

Nella zona non sembra che ci siano animali di grossa taglia e il ministero del Welfare ha disposto un'ispezione: bisognerà agire per comprendere le cause della morte di Mattia e per far sì che non siano spezzate nuove vite.

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domenica 5 ottobre 2008

Il mio cuore

...il mio cuore è fatto di tanti cassettini pieni di ricordi...

Sbranato da un branco di cani

L'ennesima tragedia.
Bambino di 9 anni trovato morto dal padre.
I referti medici confermano le ipotesi: è stato sbranato da dei cani.

È successo a Circello, nel beneventano.
Un gruppo di cani gli ha lacerato la gola e l'ha graffiato sul volto, lasciandolo in una pozza di sangue.
È morto così a soli 9 anni Mattia Maddalena.

Il padre, non vedendolo rientrare a casa, si era recato a cercarlo ieri sera, dopo le 20.00, ma purtroppo l'ha ritrovato morto a pochi metri da casa, in un fondo agricolo, con i vestiti strappati e "con due buchi alle estremità della gola e un taglio netto sotto il collo".
I tanti morsi riscontrati sul corpo di Mattia dal medico legale hanno confermato, dopo l'esame esterno, che è stato effettuato oggi sul cadavere, lo svolgimento della vicenda.
Il servizio veterinario di Benevento a disposto per precauzione un sequestro dei cani di vicinato, anche se si ipotizza che a uccidere il piccolo Mattia siano stati dei cani randagi affamati.
Ora tutti gli abitanti di Circello si trovano in uno stato di shock e ricordano con tanto affetto Mattia. I famigliari e i parenti sono distrutti dal dolore.
Non si fermano le ricerche per individuare il branco.

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Vorrei

...vorrei che ci fosse il sole anche di notte e le stelle in ogni piccolo attimo della nostra vita.

Guadagnare 6,5 euro al secondo. Chi non vorrebbe?

Chiunque vorrebbe guadagnare 6,5 euro al secondo.
Una cifra che sembra ai nostri occhi quasi irreale.
Ma c’è chi ce l’ha fatta... conosciamola insieme.

Era una ragazza madre senza un soldo, ma ora si trova al primo posto della classifica stilata dalla famosa rivista finanziaria americana, Forbes, perché l’anno scorso ha guadagnato l'incredibile cifra di 5 sterline al secondo, ossia tradotto con la nostra moneta, circa 6,5 euro.
Ora è ricca persino di più della regina Elisabetta.

È lei, J. K. Rowling, l’autrice della saga dei 7 libri di Harry Potter, che hanno avuto un successo planetario.
Infatti la scrittrice, adesso la più ricca del mondo, ha venduto all'incirca 400 milioni di copie di libri tradotti in 67 lingue.
La saga di Harry Potter dal primo, Harry Potter e La pietra filosofale, all’ultimo, Harry Potter e I doni della morte, ha avuto un successo strabiliante, che le ha permesso di fare una vera fortuna.

Ma, come tutti i fan del maghetto con gli occhiali sanno, il suo cospicuo guadagno non dipende soltanto dal boom dei suoi sette libri sui mercati internazionali, ma anche dal successo che stanno avendo tutti i suoi derivati, ossia i gadget, i libri correlati e i film che presentano tutte le avventure di Harry, il maghetto più magico che c’è e che ha permesso alla sua creatrice di stravolgere la propria vita.
Al secondo posto della classifica della rivista americana c’è lo scrittore James Patterson, ma "per sua sfortuna" si trova nella realtà finanziaria sei scalini sotto la Rowling, al terzo posto c’è Stephen King.
J. K. Rowling, quindi, è in definitiva e per ora del tutto irraggiungibile, il tutto grazie al suo maghetto e grazie agli innumerevoli Harry Potterini, che hanno ancora una grande intenzione di incrementare i suoi guadagni: molti stanno vivendo una specie di crisi di astinenza che avrà il suo picco vicino le vacanze di Natale.
E come risposta la scrittrice, per rincuorare i suoi fan, ha annunciato che a dicembre sarà pubblicato, sempre dalla casa editrice Bloomsbury, l’unica delle tante a cui si è rivolta, che ha deciso di pubblicare il primo numero della saga, Le fiabe di Beda il Bardo, un libro correlato sempre ai 7 di Harry Potter, perché citato più volte nell'ultimo romanzo.
Chi ha letto HP sa di cosa si tratta.

...speriamo che la magia di Harry Potter tocchi anche noi.
Italianotizie.it

sabato 4 ottobre 2008

Federalismo Fiscale: una riforma storica

È stato approvato dal Cdm il disegno di legge delega sul federalismo fiscale. "Una riforma storica": Giulio Tremonti.

Una proposta di federalismo fiscale era stata presentata per la prima volta nel 1994 sempre dal Governo Berlusconi.
Oggi una proposta simile è stata accolta "in un clima di consenso generale", come nota il Ministro dell'economia, Giulio Tremonti.
Infatti il Consiglio dei Ministri, dopo aver trattato a lungo con gli enti locali, ha approvato ieri il disegno di legge delega sul federalismo fiscale che sarà poi presentato in parlamento e sarà integrato con uno o più decreti.

L'obiettivo principale che si vuole e si può raggiungere con il federalismo fiscale, secondo il Governo Berlusconi, è quello di permettere una migliore amministrazione del denaro pubblico a favore di tutte le regioni italiane.

Il Governo, come spiega in conferenza stampa Giulio Tremonti, inizierà a lavorare da subito, cercando di elaborare una banca dati che raccoglierà tutti i dati provenienti dall'economia delle finanze, dalla Corte dei Conti e dall'istituto di statistica, Istat.
Sulla base di questi dati poi saranno effettuate delle scelte politiche.

Il federalismo fiscale, precisa Tremonti, "data la Costituzione vigente in Italia, è un obbligo", perché il provvedimento accolto dal Governo "non è una legge costituzionale, ma ordinaria, presupposta dalla Costituzione e da anni mancata."

Seguendo la linea del federalismo fiscale il Governo proclama di voler permettere ai cittadini italiani di diventare realmente consapevoli di come venga amministrato il loro denaro, di voler riconoscere autonomia agli enti locali, ossia regioni, province e comuni, senza danneggiare le aree geografiche più povere, per cui verrà istituito un fondo monetario comune.
Il lavoro sarà molto complesso e Tremonti presuppone che la riforma sarà operativa entro due anni.