sabato 31 maggio 2008

Piemonte: ingenti danni

Torino è stata una delle città colpite dall’ondata di maltempo che ha attraversato tutto il nord-ovest nell’ultima settimana, provocando ingenti danni e la morte di quattro persone nel pinerolese.
La Dora è esondata in vari punti del suo percorso e il Po, ieri alle 16.15, è uscito dai suoi argini, invadendo il parco fluviale nei pressi del Valentino.

Oggi, il 31 maggio 2008, i torinesi si sono svegliati con il sole.
Il Po è ancora in piena, ma la situazione si sta lentamente ristabilizzando.
Molti cittadini si sono recati nei pressi del fiume, per verificare con i propri occhi cosa era successo.
Tuttavia ognuno ha ripreso a svolgere le proprie attività e stamattina sono iniziati i lavori per rendere nuovamente agibili i locali che si trovano presso i Murazzi, le arcate che costeggiano il Po.
Non si sa ancora di preciso quando si riuscirà a togliere tutta l’acqua, il fango e i detriti che hanno sommerso i dehors e la zona riservata alla passeggiata, presso il fiume: si intravedono le panchine, ancora semi-coperte dall’acqua.
La zona è stata transennata.
Tra i giovani torinesi, però, c’è chi ha preso la situazione controcorrente e, approfittando del bel sole, ha deciso di farsi un Picnic sul fango del fiume.

Per quanto riguarda il cuneese, la situazione è ancora critica.
I soccorritori hanno continuato ad operare per tutta la notte e sono riusciti a raggiungere con l’elicottero, a piedi o con dei veicoli speciali, alcune delle persone rimaste isolate nelle vallate: sono stati forniti i beni di prima necessità.
Adesso si sta agendo per ripristinare i servizi e i collegamenti, ma c’è timore che ci siano nuove inondazioni, perché sono previste ulteriori precipitazioni.

Mercedes Bresso, la presidente del Piemonte, ha preso parte ai sopralluoghi.
I danni subiti ammontano a milioni di euro: la Coldiretti ha verificato che i danni maggiori sono stati causati dal Po che ha allagato i campi padani, spazzando via ettari di frutteti.

Ore 20.20: ha ripreso a piovere a Torino.

http://win.italianotizie.it/leggi.asp?idcont=335

venerdì 30 maggio 2008

Digi.Ta a Viverone

Il prossimo sarà un weekend lungo e la festività del 2 giugno cadrà di lunedì, quindi (tempo permettendo) ci sarà tutto il tempo per fare una bella gita fuori porta, anzi – come la chiamiamo noi di Digi.TO – una “di.gita”…
Questa settimana suggeriamo una puntatina fino al Lago di Viverone, in provincia di Biella.

Il lago
Il lago di Viverone si trova a 230 metri di altitudine, ai piedi delle nostre montagne, le Alpi, in un ambiente del tutto incontaminato, fra prati e boschi.
La zona lacustre è ricordata a livello internazionale per la sua famosa Serra Morenica e la sua ricca flora e fauna. Infatti durante tutto l’anno dalle sponde del lago si possono osservare una vasto numero di volatili, tra cui le specie più rare come quella del tarabuso e del rapace nibbio bruno. L’acqua cristallina del lago inoltre è popolata da tantissime specie di pesci, che possono essere ammirate in immersione, come il coregone, il pesce gatto, la tinca, la scardola, il persico-trota, il persico-sole, il luccio e la carpa.
Nella zona vicino ai comuni di Azeglio e Piverone il paesaggio è caratterizzato da un tratto paludoso, che ricorda com’era molti anni fa la nostra Pianura Padana. La fascia costiera invece è ricca di salici, mentre la zona più interna è caratterizzata da un bosco, intervallato da canneti e carici.

Tra morena e leggende

La Serra Morenica, in prossimità del lago di Viverone, è di origine glaciale ed è famosissima non solo perché è la più grande d’Europa, ma è anche perché è spesso menzionata per la leggenda di San Martino.
Si racconta infatti che San Martino, arrivato da Aosta, si sia recato presso il lago di Viverone e, non avendo ricevuto l’ospitalità desiderata dagli abitanti, si sia lasciato trasportare dal fiume fino a Anzasco, dove fondò il borgo di San Martino. Secondo la leggenda il borgo sarebbe, in seguito, sparito nelle acque per castigo divino, visto che gli abitanti avevano iniziato a condurre una vita sregolata e licenziosa. Secondo un’altra leggenda invece un angelo, inviato sotto le spoglie di un mendicante, ha deciso di far sprofondare il borgo nelle acque del lago, dopo aver salvato i pochi che lo avevano assistito e aiutato.

Una proposta per il 2 giugno

In questo lungo fine settimana, se capitate nei dintorni del lago e siete amanti degli sport nautici, lunedì 2 troverete una proposta per fa per voi.
La Scuola Subacquea Tritone di Torino – affiliata al CSI (Centro Sportivo Italiano) – offrirà, a tutti coloro che vorranno, una grande opportunità: dodici ore all’insegna del divertimento in acqua. Chiunque voglia recarsi al lago lunedì, infatti, potrà partecipare a prove gratuite di vela e di subacquea: l’equipaggiamento sarà fornito gratuitamente dalla scuola ed esperti velisti e subacquei porteranno i partecipanti alla scoperta di questi due sport, insegnando loro anche alcune nozioni di base. Il ritrovo dovrà essere alle ore 10 presso la sede del circolo di Tritone e le attività partiranno dalle 10.30.
L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con l’Istituto per l’Ambiente e l’Educazione Scholé Futuro Onlus - Progetto "il Pianeta azzurro" - e la rivista online sottacqua.info. Un’iniziativa unica, dato che il lago di Viverone è considerato da molti il luogo ideale per cimentarsi negli sport acquatici come il sub, la vela e anche il windsurf.
Per partecipare è necessario prenotarsi telefonando al numero 338 6954505 o mandando una mail all’indirizzo: mara@tritonesub.net.

Come arrivare al lago di Viverone

In macchina: dalla A4, uscita Santhià e poi proseguire sulla strada statale 228 in direzione Ivrea, per circa 6 km.
In treno: scendere alla stazione di Santhià e in seguito prendere uno dei pullman di linea, direzione Viverone.


Link utili:
Pro Loco del Lago di Viverone
Scuola Subacquea Tritone Torino
Rivista on line Subacquea.info

Pubblicato su Digi.To

Torino: paura inondazioni

Stamattina un raggio di sole aveva riacceso le speranze nei cittadini torinesi. Tutti i ponti sul fiume Dora, rimasti chiusi durante la notte per l’emergenza maltempo, erano stati riaperti, ma verso le 14.20 circa ha ripreso a piovere a dirotto e a Torino è tornata la paura inondazioni.
Il Po rischia di straripare, le acque della Dora hanno raggiunto un'altezza critica.

«Non dobbiamo abbassare la guardia, siamo ancora in mezzo alla crisi e sarà tale per le prossime 24 ore» aveva affermato, verso le 9.00, Guido Bertolaso, capo del dipartimento della Protezione Civile, riferendosi alla situazione che caratterizzava la province piemontesi e la Valle D'Aosta. Il Consiglio dei ministri ha proclamato lo stato di emergenza: sono stati stanziati 5 milioni di euro per fronteggiare i danni causati dal maltempo, che continua a persistere nel cuneese, dove è straripato nella notte il torrente Mellea.

Verso le 14.00 circa a Villar Pellice, inoltre, è stato ritrovato il cadavere della donna, travolta ieri dalle macerie; continuano però le ricerche per la figlia.
La Protezione Civile e le pattuglie aggiuntive della Polizia Municipale sono sempre allerta per fronteggiare qualsiasi situazione. Timori anche nell'astigiano.

Ore 16.15: il Po è uscito dagli argini nei pressi del Parco del Valentino e i vigili urbani stanno monitorando la zona.
Ore 16.56: il cielo si è schiarito ed è tornato il sole.
"Il ponte Carpanini di piazza Borgo Dora non è ancora percorribile".
Ore 17.14: situazione a Torino è in progressivo miglioramento.
A Cuneo, la Stura ha causato ingenti danni e sono previste ulteriori inondazioni.

Articolo di Livia Ranieri e Gerardo Larosa

giovedì 29 maggio 2008

Piemonte è allarme maltempo

Il Piemonte sta vivendo ore drammatiche per via del maltempo. A Villar Pellice (TO), oggi pomeriggio, una frana ha travolto un'abitazione e dalle macerie è stato estratto il corpo di un uomo di 75 anni. Inoltre, un rumeno è stato trovato morto all’interno della propria auto, travolta dalla stessa frana.

Nel frattempo i soccorritori, coadiuvati dai Carabinieri della Compagnia di Pinerolo, sono impegnati da più di 8 ore nella ricerca di due dispersi: si tratta di una donna e della figlia.

In Val Susa 150 persone sono state evacuate dai Vigili del Fuoco. Sulla statale 25 un ponte è semi-crollato e la situazione non tende a migliorare. Infatti nelle prossime ore sono previste nuove piene e straripamenti.

Il fiume Dora è sotto controllo. Anche i ponti torinesi sono tutti monitorati; molti sono stati chiusi e per timore di inondazioni è stato evacuato anche l’ospedale Amedeo di Savoia. Tutti i pazienti ricoverati sono stati trasportati all’ospedale Maria Vittoria.
Per quanto riguarda il Po, c’è il rischio che il fiume straripi.
Questa terribile situazione ha fatto prendere alla Protezione Civile decisioni importanti.
Infatti, Guido Bertolaso ha dichiarato che domani saranno chiuse tutte le scuole, di ogni ordine e grado a Torino e provincia.
È stato raccomandato inoltre ai cittadini di non muoversi per le strade.

La gente ha paura: riaffiora nella mente dei cittadini torinesi il ricordo del disastro accaduto nel 2000.
In quell’occasione il fiume Dora straripò, portando via tutto quello che trovava sul proprio cammino.
Ci furono morti e feriti e 40.000 sfollati.

Stasera dalle 20.00 alle 24.00 saranno in servizio 20 pattuglie della Polizia Municipale.
Altre 20 da mezzanotte alle 7.00 di domani, in aggiunta a quelle ordinarie.
Il centralino della Città (011 442.1111) sarà attivo tutta la notte, in caso di necessità.

Articolo di Livia Ranieri e Gerardo Larosa

sabato 24 maggio 2008

Il negozio che compra rifiuti differenziati

In provincia di Torino, i rifiuti diventano immediatamente una risorsa economica.

È nato a Moncalieri, in provincia di Torino, l’Ecopunto Informativo, il primo negozio in Italia, che acquista i rifiuti.
Il locale è stato inaugurato soltanto venerdì scorso, ma ha già avuto un forte successo.
Infatti molti cittadini si sono recati in via Santa Croce 11/B per richiedere informazioni sul futuro centro di raccolta, che per ora è unicamente un luogo di consulenza e sarà operativo da agosto 2008.

L’iniziativa è stata portata in Italia da un collaboratore di Recoplastica, un’azienda che si occupa del riciclaggio dei rifiuti, e si basa su delle realtà già esistenti all’estero, come in Svizzera, in Germania e negli Stati Uniti.
Paolo Airaldi, il titolare dell’attività industriale Recoplastica, ha dichiarato sul proprio sito web, che stanno arrivando tantissime richieste, "da ogni parte d'Italia", per incentivare l’apertura di altre sedi collegate.
I materiali che potranno essere portati al negozio sono molti, tra cui carta, alluminio, ferro e bottiglie di plastica...
Tutti i rifiuti differenziati saranno pesati e pagati immediatamente secondo i prezzi di mercato: coloro che avranno il piacere di dare il loro contributo riceveranno per esempio "4 centesimi al chilo per la carta, 40 centesimi per l’alluminio e 17 centesimi per il ferro..."

venerdì 23 maggio 2008

Ricordi...

I miei ricordi rimangono lì, sospesi nel tempo.

mercoledì 21 maggio 2008

Riforme entro due mesi

"Avevamo detto, chiedendo fiducia agli italiani, affinché ci assegnassero la responsabilità di governare, che avremmo lavorato immediatamente per risolvere alcune emergenze"
"Avevamo detto che avremmo tenuto il primo Consiglio dei Ministri a Napoli, per sottolineare simbolicamente l’attenzione del Governo" e per evidenziare l’impegno di quest’ultimo nella risoluzione dei "problemi che affliggono questa regione".

Il Capo del Governo, Silvio Berlusconi, ha iniziato così la conferenza stampa, tenutasi immediatamente dopo il primo Consiglio dei Ministri, che si è riunito a Napoli, oggi, il 21 maggio 2008.

L’obiettivo principale di questa prima riunione è stato quello di affrontare direttamente i problemi di maggior rilievo, che da lungo tempo preoccupano i cittadini italiani e danneggiano l’immagine del paese.
Dapprima il CDM ha discusso sul problema riguardante i rifiuti a Napoli, varando un decreto legge.
Successivamente ha affrontato il tema della sicurezza, definito dal Presidente come "un diritto primario che uno stato, che vuole essere tale, deve garantire ai cittadini" e infine si è discusso dei problemi economici italiani.

Per quanto riguarda la questione rifiuti, Silvio Berlusconi ha affermato che in questi ultimi quattro anni sono stati emanati quattro decreti legge che hanno tentato invano di risolvere la situazione.
Il decreto legge, varato oggi dal CDM, è composto da 17 articoli e vuole risolvere l’emergenza dei rifiuti in modo radicale.
Con questo decreto sono stati incrementati i compiti della protezione civile nazionale, che "dovrà coordinare l’azione del governo" ed è stato nominato Guido Bertolaso, il capo dipartimento della protezione civile, sottosegretario della presidenza del consiglio.
È stata considerata necessaria anche la futura attivazione di quattro termovalorizzatori per bruciare i rifiuti e la realizzazione di nuovi siti di discarica.
Infine ci sarà l’incentivazione della raccolta differenziata nella regione e saranno dati più poteri ai comuni, che dovranno gestire il loro territorio.

Per quanto riguarda la sicurezza sono stati presi quattro provvedimenti, raccolti nel "pacchetto sicurezza" del Ministro degli Interni, Roberto Maroni:
un decreto legge, che potrà essere in vigore già da domani; due decreti legislativi che saranno operativi entro 30 giorni e un disegno di legge, che seguirà una corsia preferenziale in Parlamento.
L’Italia inoltre aderirà al trattato di Prum, un trattato sostenuto da molti paesi europei, che si occupa della gestione di una banca dati sul DNA, per contrastare e reprimere la criminalità.
Gli elementi principali che caratterizzano il pacchetto sicurezza prevedono:
-la condanna dell’immigrazione clandestina;
-"la confisca degli appartamenti affittati ai cittadini irregolari";
-la revoca della patente e la confisca del veicolo per chi guida in stato d’ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti;
-l’introduzione di nuovi poteri ai sindaci per prevenire i reati;
-una cooperazione tra la polizia municipale e le forze dell’ordine;
-il sequestro diretto da parte delle forze dell’ordine delle merci contraffatte;
-misure più efficaci per contrastare la mafia, come la confisca dei beni mafiosi e il divieto di patteggiamento in appello per reati di mafia;
-il controllo dei money transfert all’estero.
Saranno inoltre introdotti degli aggravanti per chi commetterà dei reati nei confronti dei disabili.

In conclusione Giulio Tremonti, il Ministro dell’economia e delle finanze, ha affrontato il problema dello sviluppo economico in Italia e della crescita economica zero.
In questo ambito:
-sarà azzerata l’imposta comunale sugli immobili (ICI);
-ci sarà la detassazione degli straordinari e dei premi di produttività;
-chi ha contratto un muto a tasso variabile, potrà riportare il valore della rata ai livelli 2006, prolungando nel tempo il pagamento delle medesime rate.

http://win.italianotizie.it/leggi.asp?idcont=239

martedì 20 maggio 2008

Pacchetto sicurezza

Il Ministro degli Interni, Roberto Maroni, presenterà domani al Consiglio dei Ministri “le norme del pacchetto sicurezza” che entreranno in vigore nel luglio 2008.

Uno degli elementi principali su cui punterà il programma di Maroni è l’introduzione di un decreto legge contro l’immigrazione clandestina, un provvedimento che ha generato, negli ultimi giorni, forti polemiche da parte dell’opposizione: infatti sia il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, sia il leader del Pd, Walter Veltroni, hanno più volte ribadito il loro “no al reato di immigrazione clandestina”.

In particolare Walter Veltroni ha dichiarato che questa azione sarebbe “inutile e dannosa” e bisognerebbe affrontare il problema dell’immigrazione in ottica europea: “le politiche della sicurezza e quelle dell’immigrazione devono essere raccordate e i controlli devono avere una dimensione continentale”.

Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato del Pdl, ha invece affermato che “il Governo saprà agire per sanzionare chi rimane in Italia da clandestino con le misure più drastiche e in linea con le norme europee”.

Un modello europeo importante e su cui bisognerà basarsi per alcuni aspetti, secondo Maroni, è quello spagnolo, che ha permesso la riduzione degli sbarchi del 70%, grazie ad un “rigido controllo navale”.

Il piano di Maroni si incentrerà anche sull’eliminazione di tutti i campi Rom abusivi, presenti in molte città italiane e sull’istituzione a Milano, Roma e Napoli di tribunali speciali per ovviare a questi problemi. È prevista inoltre l’introduzione di un visto per gli extracomunitari che vorranno soggiornare in Italia per tre mesi e un maggior controllo sulla permanenza dei medesimi e sui matrimoni combinati. La cittadinanza italiana sarà ottenuta soltanto dopo un periodo di permanenza in Italia e non immediatamente con il matrimonio.
Con il provvedimento si cercherà anche di disincentivare l’affitto in nero agli stranieri, attraverso pesanti sanzioni e il sequestro degli immobili. Non sarà considerata per ultima la necessità di aggravare le condanne per chi commette reati contro i minori, le violenze sessuali e per chi guida in stato di ebbrezza.

domenica 18 maggio 2008

Un mondo di insoddisfatti

Nella nostra società l’apparire è diventato ormai fondamentale e spesso i media, inconsapevolmente o no, enfatizzano la necessità di essere perfetti ed in forma ad ogni costo, dando all’audience continui modelli e input che stanno aumentando esponenzialmente con l’avvicinarsi dell’estate.

Il problema di essere esteticamente accettabili è tipico della società postmoderna e può manifestarsi in vari modi.
Spesso e soprattutto durante l’adolescenza questa necessità si esplicita attraverso i disturbi alimentari, come ad esempio anoressia e bulimia.

Gli anoressici sono coloro che rifiutano il cibo a priori con la paura ossessiva di ingrassare, i bulimici invece sono coloro che dopo aver ingerito una quantità spropositata di alimenti, si pentono e tentano di eliminarli tramite vomito autoindotto, digiuni o attraverso l’uso farmaci.

L’ossessione per il cibo e per la forma è rintracciabile anche su Internet, leggendo blog dedicati e dando per esempio un’occhiata alle domande pubblicate su “Yahoo! Answer” nella sezione salute e benessere.
I giovani e gli adulti internauti si danno continuamente consigli su come e cosa mangiare: “secondo voi ingrasso se mangio questo a colazione?”, “cosa devo fare per dimagrire di 5kg in 7 giorni?” e si consolano a vicenda.

Il mondo degli insoddisfatti però non finisce qui, infatti ci sono anche coloro che vedono come unica soluzione, per essere accettabili a se stessi e agli altri, la chirurgia estetica.
La chirurgia estetica al giorno d’oggi è stata definita da molti come una moda, ma non ci si può limitare a descriverla con questo termine perché spesso la necessità di ricorrergli, come l’ossessione per il cibo, è collegata a dei disturbi psicologici.
Infatti molti chirurghi plastici affermano che il paziente si rivolge alla loro clinica per sentirsi meglio con se stesso, per non avere un forte disagio con il proprio corpo e con gli altri, però aggiunge anche che bisogna capire quando un intervento è necessario.
Gli interventi coinvolgono pazienti di entrambi i sessi e quelli più richiesti sono la rinoplastica, cioè l’intervento al naso. Per le donne sono molto frequenti anche gli interventi di lifting per il viso e sul seno. Ma può esserci un effetto a domino? I soggetti che decidono di fare un intervento possono poi deciderne di farne altri, essendo perennemente insoddisfatti? Questo può accadere e ci sono casi che lo confermano.
Solitamente chi fa un intervento vive una determinata esperienza e sia se l’esito è negativo o positivo è più propenso a farne un altro. Quindi potrebbe crearsi una società di perenni insoddisfatti, che hanno sempre delle forti aspettative e desideri insaziabili.

giovedì 15 maggio 2008

Torino, città ciclabile?

È da un po’ di tempo che la Città di Torino si sta impegnando attivamente per combattere l’inquinamento; in questo senso l’uso della bicicletta potrebbe essere una soluzione.
Infatti, come tutti sappiamo, la bicicletta - considerata anche come un "elisir di giovinezza" - è un mezzo ecologico: non danneggia l’ambiente, non sprigiona sostanze nocive, non consuma energia non rinnovabile.

Tutti in pista!

Le piste ciclabili a Torino sono aumentate notevolmente negli ultimi anni, grazie ad un progetto comunale, approvato nel 2004, che ha esaltato l’importanza della mobilità ciclabile, non soltanto per svago e sport.
La bicicletta quindi potrebbe trasformarsi in un mezzo importante per combattere lo smog ed eliminare il traffico, se fosse più utilizzata dai cittadini torinesi per percorrere le distanze più brevi e, in particolare, per recarsi nel centro della città.
Secondo varie ricerche effettuate un tragitto di 3-5km potrebbe essere l’ideale da compiere in bici.
Sul sito del comune di Torino si può trovare una cartina che indica tutte le piste ciclabili presenti in città e la stessa si può ritirare gratuitamente anche al Centro Informagiovani, in via delle Orfane 20.

"Vasche ciclabili" in via Roma

Ultimamente si è parlato inoltre dell’idea di creare una pista ciclabile in via Roma.
Questa proposta ha fatto nascere molte polemiche, soprattutto da parte dei negozianti che si sono lamentati, preoccupati per la mancanza di spazio per il carico-scarico delle merci. A quanto pare non ci saranno problemi di questo genere, sembra infatti che entro breve tempo sparirà in via Roma il parcheggio laterale per le auto, in entrambi i sensi.
Per chi non è in possesso di una bici, il Comune di Torino ha previsto vari punti dedicati al noleggio bici presso i parchi del Valentino, della Pellerina, della Colletta e Colonnetti e ne saranno organizzati altri in prossimità di altri parchi, stazioni ferroviarie e terminal bus.

Ma cosa ne pensano i giovani?

Abbiamo chiesto ai giovani il loro parere. Molti si dicono entusiasti dell’iniziativa proposta dal Comune, altri invece ritengono che la Pubblica Amministrazione non riuscirà in questo modo a diminuire il traffico cittadino, perché l’auto è diventata un mezzo di spostamento privilegiato, soprattutto nella stagione invernale.
Chi è favorevole afferma inoltre di utilizzare abitualmente la bicicletta per percorrere il tragitto casa-scuola, casa-lavoro.

A voi la parola: siete amanti della bicicletta oppure la pigrizia riesce sempre ad avere la meglio sulla vostra propensione al movimento, nonchè all’attenzione per l’aria che respiriamo? Fatevi una pedalata qui su Digi.TO!

Per saperne di più:

Andare in bici a Torino: istruzioni per l’uso

I torinesi usano la bici? Ecco qualche dato...

Il servizio di noleggio in alcuni parchi della città

La cartina con tutte le piste ciclabili di Torino

(pubblicato su Digi.to)

Flickr: foto con un click

La passione per la fotografia in questi ultimi anni è incrementata notevolmente.
Gli elementi principali che hanno favorito i fotoamatori e l’emergere di nuovi talenti sono stati la riduzione drastica dei costi, la possibilità di correggere e elaborare le proprie foto e la diffusione di piattaforme web2.0 che permettono la condivisione, l’archivio e la ricerca di foto online, anche gratis.
Una di queste piattaforme è Flickr, che nata nel 2002 a Vancouver e ora proprietà di Yahoo!, è diventata una grande realtà con più di quarantadue milioni di utenti, dislocati in tutto il mondo.

Flickr è accessibile tramite l’indirizzo www.flickr.com o, con il cellulare, tramite l’indirizzo m.flickr.com.
L’homepage è di semplice comprensione, disponibile in varie lingue tra cui italiano, inglese, tedesco, spagnolo e francese.
Attraverso l’homepage di Flickr, chi desidera può esplorare i contenuti resi disponibili dagli utenti al grande pubblico, utilizzando il motore di ricerca interno.

La ricerca su Flickr è facilitata, perché ogni foto è denominata con un tag o geotag.
I tag sono delle etichette, cioè delle parole chiave che definiscono le foto e permettono di individuare quelle con delle caratteristiche in comune (http://www.flickr.com/photos/tags/)
I tag family, wedding e party sono quelli più utilizzati dagli utenti di Flickr e sono per questo scritti in grassetto e con una dimensione di carattere più grande.
I geotag sono invece delle coordinate geografiche che permettono di visualizzare le foto su una cartina.

Per fare parte della community di Flickr, basta registrarsi al servizio, dopo aver creato una Yahoo! mail, se già non se ne possiede una.
La registrazione può avvenire con un account di base gratuito, che non ha una scadenza, ma delle limitazioni, o con un account Pro che dà all’utente delle possibilità quasi illimitate nel postare le foto e ha un costo annuale o bi-annuale.
Effettuata la registrazione, si può realizzare il log-in, quindi si apre una pagina personale e privata dove è possibile inserire una foto o più foto tramite uno dei tanti strumenti di upload che il servizio Flickr offre.
Con Flickr si può effettuare un upload via Web, che permette di caricare le immagini presenti sul nostro hardisk del computer o si può scaricare un upload di Flickr 3.0. per Windows Vista e XP o per Mac OS X 10.5 e 10.4.
Tuttavia ci sono anche versioni precedenti compatibili con Windows 2000, ME e 98 o Mac OS X 10.3.
Scaricando Flickr Uploadr 3.0 per Windows XP si effettua l’installazione di un software che permette il caricamento di foto da inserire nella pagina personale di Flickr.
Ad ogni fotografia che si inserisce su Flickr si può attribuire un titolo, una descrizione, uno o più tag e un set, che permette di organizzare le foto secondo un determinato tema.
Tramite Flickr si può scegliere a chi mostrare la foto, quindi se renderla disponibile al vasto pubblico di Internet o renderla privata, cioè riservata soltanto a noi come utente o condividerla anche con amici e famigliari.
Quando si decide di condividere una foto privata o un set di foto con pochi utenti, non registrati a Flickr, Flickr dà la possibilità al proprietario delle foto di fornire agli utenti desiderati una PassOspite cioè un URL speciale che scade quando l’utente proprietario decide di farlo scadere e permette agli utenti non registrati di visualizzare foto non disponibili al grande pubblico per il periodo in cui l’URL è attivo.
Tutte le foto caricate sono protette dal copyright, infatti chiunque voglia diffondere un’immagine altrui deve chiedere l’autorizzazione direttamente al creatore, se i diritti sono riservati e quindi se l’immagine in questione non è posta sotto una licenza Creative Commons che specifica già le condizioni di utilizzo concesse al pubblico di Flickr.

Flickr però non si limita soltanto a darci la possibilità di cercare, caricare e condividere le nostre foto, perché ogni foto può essere anche stampata, inviata ad un nostro blog o essere modificata dal punto di vista grafico con l’utilizzo di Picnick, un software che offre servizi di fotoritocco sul web .
Inoltre da pochi giorni è consentito a chi possiede un account Pro, cioè un account a pagamento, di realizzare brevi clipvideo di una durata di 9secondi.
L’evoluzione del web e la presenza di piattaforme come Flickr consentono a tutti gli utenti di avere le proprie foto sempre a portata di mano, ovunque essi si trovino.

http://win.italianotizie.it/leggi.asp?idcont=43

Sono Internet Dipendente?

Come tutti sappiamo Internet è immanente, caratterizza la nostra quotidianità ed è una grande risorsa per tutti noi, perché principalmente ci permette di restare in contatto con persone dall’altra parte del mondo e incrementare le nostre conoscenze, ma abusarne può avere conseguenze negative.
Infatti innumerevoli ricerche confermano una tesi affermata già da tempo: esiste una nuova dipendenza, virtuale, ma reale, la dipendenza dalla Rete delle Reti, che ha creato un cyberspazio che vive 24 ore su 24.

La rete è un mondo a tutti gli effetti, dove ci si può conoscere, scambiare opinioni, fare ricerche, imparare cose nuove, esercitarsi per un compito in classe e condividere con gli altri tutto quello che ci pare.
Questo è possibile grazie all’esistenza di motori di ricerca; di wiki, cioè di enciclopedie online create e modificate da tutti gli utenti; di forum di discussione e newsgroup, dove si può discutere su passioni e interessi comuni; di blog, ossia di diari online; di mail e mailinglist, grazie a cui si può ricevere messaggi; di chat, che consentono un dialogo in tempo reale tra due o più utenti; di piattaforme e-learning, che favoriscono l’apprendimento di certe discipline sulla rete; di molteplici programmi di condivisione di immagini, libri, musica, video…
Il World Wide Web ci dà quindi una miriade di possibilità tra cui anche quella di vendere, comprare e partecipare ad aste online, grazie alla diffusione capillare del commercio elettronico.
Permette un’interazione pseudoreale tra i vari utenti, un intrattenimento, un confronto, sostituendo così apparentemente il mondo reale.
Questa interazione tra gli users può essere realizzata in qualsiasi forma, anche grazie alla presenza di giochi di ruolo e di Mod, giochi modificabili dagli stessi utenti.
Emblematico è Secondlife, un gioco tridimensionale, inventato dalla Linden Lab nel 2003 e definito dai suoi utenti “un mondo dove tutto è possibile”.
Infatti gli utenti di Secondlife, noti come residenti, possono fare ogni cosa, come nella vita reale, ma possiedono dei poteri in più, come quello di volare, di teletrasportarsi in qualsiasi epoca e luogo e di creare nuove realtà e ambienti, tutelati dal copyright e monetizzabili.

La cosa più importante è che sulla rete è possibile agire con una nuova identità, perché l’anonimato è garantito.
Secondo gli esperti l’anonimato è una delle cause principali della Internet Dipendenza, perché in questo modo il Web si trasforma un vero e proprio mondo dove ognuno può sfuggire dalle frustrazioni, dallo stress della vita reale, diventando un’altra persona o una sorta di proiezione di se stesso.
In un mondo virtuale e tridimensionale, chi ti impedisce di rilassarti, mangiando sushi e ammirando un panorama mozzafiato? Chi ti impedisce di creare una stella con il tuo nome o di fare un viaggio in mongolfiera e anche di praticare uno dei tuoi sport preferiti?
Nessuno e nessuno sa chi tu realmente sia: puoi avere l’aspetto di un uomo e essere una donna o viceversa, puoi avere un’età, ma dichiararne un’altra, tanto nessuno ti chiederà i tuoi documenti.

Internet dà all’individuo perciò delle libertà irrealizzabili nella vita quotidiana o difficili da concretizzare in un lasso di tempo infinitesimale, favorendo grazie alla possibilità dell’anonimato anche la diffusione di siti a luci rosse, razzisti, fascisti e contro l’umanità, di siti che esprimono violenza e odio in qualsiasi forma.
Gli psicologici che si sono occupati di studiare la dipendenza da Internet hanno individuato che questa è correlata alla dipendenza dalle tecnologie, che in fin dei conti, ci permettono di accedere al Web.
Come ogni dipendenza anche quella da Internet nasce da un bisogno e da un senso di vuoto che l’individuo vuole colmare ad ogni costo.
La dipendenza è caratterizzata da varie fasi:
in una prima fase il soggetto si rende conto di entrare in un mondo fantastico, decisamente preferibile a quello in cui ha vissuto tutti i giorni e inizia a provare un senso di onnipotenza, poi ha alterazioni dell’umore e prova una sensazione di malessere in assenza dell’oggetto, di cui ha sempre maggior bisogno.
Gli effetti delle dipendenze sono simili perché c’è una depersonalizzazione e una perdita della percezione della realtà, oltre alla riduzione delle relazioni interpersonali.
La prima ricercatrice che si è occupata di questo tipo di dipendenza è la dottoressa Kimberly Young, docente di Psicologia presso l'Università di Pittsburgh e fondatrice del Centro per la dipendenza Online (COLA).
Kimberly Young ha elaborato un test per definire l’Internet Dipendence.
La dipendenza da Internet tuttavia è una dipendenza più complessa delle altre, perché gli individui possono crearsi tramite il Web una dipendenza multipla. Un esempio facile da comprendere è la dipendenza dal gioco d’azzardo online, che è la commistione di due dipendenze.
Il questionario strutturato della Young, presente nel suo libro “Presi nella rete”, è efficace per iniziare ad avere una consapevolezza della propria dipendenza e quindi avviarsi alla cura.

Info: http://www.netaddiction.com/whatis.htm#
Test (inglese): http://www.netaddiction.com/resources/internet_addiction_test.htm

Test auto-somministrato della Dr.ssa Kimberly S. Young.

Ogni domanda prevede 5 risposte, con relativo valore:
- mai = 1 punto
- raramente = 2 punti
- ogni tanto = 3 punti
- spesso = 4 punti
- sempre = 5 punti

1. Quante volte vi siete accorti di essere rimasti on-line più a lungo di quanto intendevate?
2. Vi capita di trascurare le faccende domestiche per passare più tempo on-line?
3. Vi capita di preferire l'eccitazione offerta dal web all'intimità con il partner?
4. Vi capita di stabilire rapporti con altri utenti on-line?
5. Accade che le persone attorno a voi si lamentino per la quantità di tempo che passate on-line?
6. Rendete meno nello studio per colpa del tempo passato on-line?
7. Vi capita di controllare l'e-mail prima di fare altre cose importanti?
8. La vostra resa sul lavoro o la produttività sono influenzate negativamente da Internet?
9. Vi capita di stare sulla difensiva o di minimizzare quando qualcuno vi chiede cosa fate on-line?
10. Quante volte scacciate pensieri negativi sulla vostra vita consolandovi con il pensiero di Internet?
11. Vi capita di pregustare il momento in cui tornerete on-line?
12. Vi succede di temere che la vita senza Internet sarebbe noiosa, vuota e senza gioia?
13. Vi capita di scattare, alzare la voce o rispondere male se vi disturbano mentre siete collegati?
14. Perdete ore di sonno per restare fino a tardi in Rete?
15. Vi capita di concentrarvi sul web quando non siete al pc, o di fantasticare di essere collegati?
16. Vi capita di scoprirvi a dire "pochi minuti e poi spengo"?
17. Avete già tentato di ridurre il tempo on-line inutilmente?
18. Cercate di nascondere quanto tempo passate on-line?
19. Vi capita di scegliere di stare più tempo on-line anziché uscire?
20. Vi capita di sentirvi depressi o irritabili quando non siete collegati, mentre state benissimo quando siete di nuovo al computer?

Risultato:
-tra 20 e 39: utente "normale";
-tra 40 e 69: il web potrebbe diventare un problema;
-tra 70 e 100: situazione di abuso

martedì 13 maggio 2008

Viaggiare...

Viaggiare...
...è guardare il mondo con nuovi occhi...

(Marcel Proust)

Leggiamo... fino all'anno prossimo

Si è conclusa il 12 maggio 2008 la ventunesima edizione della Fiera del Libro di Torino.

Un’edizione che lascerà un segno nella storia anche per le varie polemiche nate a causa della presenza di Israele come paese ospite.
Queste proteste sono sfociate in due manifestazioni: una prima dell’inaugurazione della Fiera, il primo maggio, quando sono state bruciate la bandiera israeliana e quella statunitense davanti all’Università degli Studi di Torino; un’altra il 10 maggio.
La seconda manifestazione è stata pacifica e ha dato vita ad un corteo di migliaia di persone, conclusosi in prossimità della Fiera del Libro, senza incidenti.
I partecipanti hanno affermato di aver aderito all’iniziativa per attuare un’opera di sensibilizzazione a favore della questione palestinese e per opporsi così alla guerra, al militarismo e ai crimini sionisti.


La Fiera del Libro come ogni anno ha accolto i visitatori, provenienti dalle diverse regioni di Italia e anche dall’estero, presentando centinaia di eventi adatti ad ogni fascia di età e distribuiti in 24 sale convegni.
Il padiglione 1 ha avuto una sezione riservata allo Spazio Incubatore, dove sono state accolte le case editrici alla prima esperienza e dove venerdì 9 maggio vari ricercatori italiani hanno discusso sullo sviluppo delle nuove tecnologie e sull’importanza che stanno assumendo i social media.
Nel secondo padiglione ha avuto molti consensi il Book Design Space e il Caffè letterario Pedrocchi, dove si è trattato di libri, di attualità, di bellezza e di amore.
Nel padiglione 3 sono stati apprezzati da tutti il format Lingua Madre, la sezione dedicata ai Libri Antichi e Rari e lo spazio dedicato al Libro e Cioccolato, dove ci sono state degustazioni guidate.
Il padiglione 5 del Lingotto di Torino invece è stato riservato al Bookstock Village.
Questa iniziativa, dedicata ai lettori dai zero ai vent’anni, come l’anno scorso, ha avuto un forte successo e ha permesso ai giovani di confrontarsi su varie tematiche di attualità e di cultura.
Gli incontri di quest’anno si sono basati principalmente sul sessantesimo anniversario della Costituzione Italiana, sull’ecologia, sull’emarginazione e inclusione, sulla bellezza, sul bene e sul male, sull’urbanistica e sul design, ma non sono mancati anche laboratori di lettura e creativi riservati ai più piccoli.
La novità principale è stata inoltre la presenza di laboratori dedicati alla poesia dorsale dove i visitatori hanno potuto sbizzarrirsi nel creare poesie, utilizzando i titoli dei libri come versi.
All’interno del Bookstock Village è stato dedicato uno spazio anche all’Università degli Studi di Torino, Study in Piemonte, dove gli studenti sono riusciti a confrontarsi raccontando le proprie esperienze.

A tutto questo si sono aggiunti gli spazi espositivi riservati alle case editrici e agli autori dei libri, che hanno dato vita ad una grande libreria internazionale.
L’ultimo giorno della Fiera del Libro è stato caratterizzato anche da un bookcrossing, un’iniziativa gratuita, promossa e organizzata dal Circolo dei Lettori di Torino.
Il bookcrossing ha permesso ai partecipanti di condividere le proprie esperienze di lettura, i propri saperi e la propria cultura, lasciando dei libri e ritirandone altri.

La Fiera del Libro anche quest’anno ha cercato di trasmettere a tutti l’arte del leggere e ci è riuscita.
http://win.italianotizie.it/leggi.asp?idcont=170

Alla fiera: Lingua Madre

Dopo il suo esordio nel 2005 Lingua Madre, il format promosso dalla Fiera Internazionale del Libro di Torino e dalla Regione Piemonte, ha avuto anche quest’anno un forte successo.
Infatti grazie a questo progetto, sono arrivati a Torino scrittori, poeti, saggisti, ma anche gruppi musicali provenienti da tutto il mondo, che hanno condiviso le loro esperienze di vita e frammenti delle loro opere con il pubblico che, come sempre, ha saputo apprezzare le attività intellettuali e artistiche e accogliere gli autori extraeuropei con grande entusiasmo.

Lingua Madre è stato quindi anche quest’anno uno dei temi fondamentali e di forza della Fiera del Libro perché ha espresso perfettamente il desiderio di globalizzazione e di unione nella cultura fra le varie nazioni.
Tutti gli autori che si sono presentati hanno parlato di sé: hanno narrato della loro vicenda e di cosa li ha spinti a scrivere un libro, coinvolgendo emotivamente l’audience.
Il tutto, naturalmente, è stato raccontato quasi sempre in lingua inglese con l’accompagnamento di una traduttrice.
Con Lingua Madre, a cui è stato dedicato il palco nel padiglione 3 del Lingotto Fiere, si può facilmente affermare che si è realizzato ancora una volta l’aspetto internazionale della fiera.
Inoltre dai racconti degli autori sono spesso trapelati gli elementi fondamentali discussi animatamente alla ventunesima edizione della Fiera del Libro di Torino: il tema della bellezza e il bene e il male.

La nostra redazione ha assistito all’evento domenica 11 maggio, quando si è tenuto il concerto di Miriam Meghnagi e hanno presentato le proprie opere Eduardo Gonzàles Viana, Alissa York, Marina Nemat, Eduardo Manet, Jaume Cabrè, Jilali Khellas.
Eduardo Gonzales Viana è uno scrittore peruviano, che ha discusso il suo primo romanzo pubblicato in lingua italiana: “La ballata di Dante”.
In questo romanzo l’autore ci racconta, basandosi su riferimenti danteschi, la condizione dei Messicani, immigrati clandestinamente negli Stati Uniti.
Alissa York è una scrittrice canadese e il suo romanzo “La quarta moglie” narra della colonizzazione del continente americano e del rapporto che si era instaurato con i nativi.
Marina Nemat è una scrittrice iraniana, che ha introdotto il suo romanzo, edito in prima persona: “Prigioniera a Tehran”.
“Prigioniera a Tehran” è un romanzo autobiografico, in cui l’autrice ha voluto esplicitare in particolare un’esperienza, che l’ha cambiata e segnata profondamente: la sua permanenza nella prigione di Evin.
In questa storia piena di colpi di scena, di violenza e sofferenza il bene e il male si confondono inevitabilmente.
Eduardo Manet, uno scrittore cubano, ha presentato i suoi romanzi tradotti in italiano: “La mia Cuba” e “Ti battezzo, rosso disperazione”.
Lo spagnolo Jaume Cabrè ci ha fatto conoscere il proprio romanzo “Le voci del fiume” con cui è esordito in Italia e che tratta del periodo della guerra civile spagnola e del franchismo, arrivando fino ai giorni nostri.
Gilali Khellas è uno scrittore algerino e nel suo ultimo romanzo “Le tempeste dell’isola degli uccelli” racconta gli eventi politici e sociali che hanno caratterizzato il suo paese dopo l’ottobre del 1988, paragonandoli a quelli della Rivoluzione francese del 1830.

Lingua Madre non è soltanto un format, ma anche un Concorso Letterario Nazionale rivolto a tutte le donne straniere in Italia che vogliono raccontare la loro esperienza di inserimento nel nostro paese o alle donne italiane che desiderano narrare di donne straniere con cui hanno condiviso qualcosa di loro stesse.
La giuria prenderà in considerazione anche racconti di autrici straniere che tratteranno di cibo, infatti il migliore sarà pubblicato sulla rivista SlowFood.
Un premio, consistente in un abbonamento gratuito a Torino Film Festival 2009, sarà assegnato inoltre all’autrice straniera che ha prodotto un romanzo adatto al cinema.
Un premio speciale sarà assegnato invece a chi scriverà il miglior racconto di pace e tolleranza nel mondo.
I dieci racconti finalisti si potranno visionare e votare sul sito: www.fieralibro.it

sabato 10 maggio 2008

Fiera del Libro (articolo del 9maggio)

È stata inaugurata ieri, dopo continue polemiche, la ventunesima edizione della Fiera del libro a Torino.
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, scortato dalla polizia, è giunto a Torino in mattinata e nel suo discorso introduttivo ha affermato che la Fiera del Libro è un evento importante che “permette un confronto e un dialogo tra culture, posizioni di pensiero, esperienze creative, senza confini impenetrabili e senza preclusioni”.
Inoltre ha aggiunto che lo stato di Israele è stato invitato come paese ospite per il “patrimonio storico-culturale che rappresenta” e che non si dovrebbe stravolgere “politicamente e culturalmente quest'evento pretendendo di introdurvi la problematica del drammatico conflitto arabo-israeliano in chiave di esasperata partigianeria, di negazione dei termini obiettivi di un dialogo più che mai necessario”.
Tuttavia continuano le proteste pro-Palestina, iniziate il primo maggio, nell’università di Torino, dove sono stati posizionati vari striscioni tra cui uno che recita: “Boicotta Israele sostieni la Palestina”.

Domani, 10maggio 2008 a Torino i Manifestanti Free Palestine, che ieri hanno tentato di posizionare un manifesto contro Israele al Lingotto, scenderanno in piazza per denunciare i crimini del sionismo, appoggiati dal leader del Partito Comunista dei lavoratori, Marco Ferrando, che invita tutti a partecipare alla Manifestazione contro la Fiera.

La Fiera al Lingotto di Torino però vuole continuare secondo il proprio percorso di tolleranza e apertura al mondo.
L’evento si terrà fino al 12 Maggio 2008 e si baserà principalmente sulla tematica della Bellezza.

Infatti saranno gestiti molti seminari che vorranno cercare di comprendere la linea di confine tra il bello e il brutto, il buono e il cattivo e la connessione che c’è tra la bellezza e l’etica.
Inoltre verrà celebrato il 60° anniversario della Costituzione Italiana e verrà analizzato il testo medesimo.

In occasione del 60° anniversario della fondazione dello Stato di Israele, saranno accolti molti scrittori israeliani, che tratteranno le loro esperienze e espliciteranno in chiave globale i conflitti che caratterizzano la società contemporanea.
La fiera sarà un evento formidabile: saranno presenti circa 2000 relatori e ci saranno molti convegni e incontri dove saranno presentati libri di ogni genere e saranno affrontate varie tematiche.

La redazione di ItaliaNotizie parteciperà attivamente all’evento.

giovedì 8 maggio 2008

Pillow Fight a Torino

Non spaventatevi se domani, a Torino, alle ore 19.30 vi troverete in una situazione del tutto particolare.
Infatti, dopo San Francisco, New York, Londra, Berlino, Madrid, Roma e Milano, arriverà anche a Torino la pillow fight, ossia la famosa “battaglia dei cuscini”.
La pillow fight, come ad esempio la nota lotta con i gavettoni, è una flash mob, cioè una breve esperienza che coinvolge una moltitudine.

Questa battaglia, che in passato era riservata esclusivamente al gioco all’interno delle mura domestiche, è vista dai partecipanti come un modo per esprimersi liberamente, ridurre lo stress e come un vero e proprio sport.
Il tutto avverrà in piazza Carlo Alberto, di fronte alla Biblioteca Nazionale, dove si riuniranno persone sconosciute che hanno voglia di passare 15minuti del tutto insoliti e divertenti.

Dalle fonti informative in nostro possesso si pensa che accorreranno numerosi giovani, perché questo evento è stato reso noto da molti blogger piemontesi e anche attraverso i social network, che hanno dato vita ad un passaparola virtuale.
Coloro che vorranno partecipare all’avvenimento devono solo armarsi di un cuscino, possibilmente di piume, e recarsi in piazza Carlo Alberto alle ore 19.30.

La lotta inizierà soltanto dopo il suono di un gong e dovranno essere rispettate alcune norme:

prima di tutto non bisognerà usare il cuscino per sfogarsi totalmente sugli avversari, graffiando o tirando i capelli, e inoltre i passanti, magari e sicuramente ignari, dovranno essere lasciati in pace.
Il cuscino dovrà essere portato all’interno di una busta e sfoderato soltanto dopo il gong.
Alla fine della lotta tutti dovranno recuperare le piume e comportarsi civilmente.
Coloro che non rispetteranno le regole saranno squalificati immediatamente dal gioco.

È consigliato quindi portarsi dietro, oltre naturalmente il cuscino, anche una buona dose di buonsenso.

sabato 3 maggio 2008

Redditi 2005 OnLine

Erano disponibili fino al 30 aprile sul sito http://www.agenziaentrate.gov.it/ gli elenchi di tutti i contribuenti italiani che hanno presentato la dichiarazione dei redditi e dell'imposta sul valore aggiunto nel 2005, ma l’Agenzia delle Entrate ha dovuto sospendere il servizio per due motivi:
dapprima perché il numero elevato di visite sul sito dell’Agenzia ha provocato un “faliure” dei server e poi perché il Garante della Privacy ha chiesto di interrompere il servizio.

Le innumerevoli richieste infatti avevano, dopo pochi minuti, mandato in tilt i server che non erano più stati in grado di rispondere alle “query”, cioè alle domande degli utenti.
Inoltre il Garante Francesco Pizzetti, venuto a conoscenza dell’accaduto, aveva chiesto immediatamente di bloccare la diffusione dei dati perché non veniva in questo modo rispettata la privacy degli italiani.

La pubblicazione dei redditi degli italiani online da parte dell’Agenzia delle Entrate è stata resa nota dal quotidiano Italia Oggi e ha fatto oggi nascere molte polemiche.
L’Adoc, Associazione per la Difesa e Orientamento Consumatori ha sostenuto con forza che c’è stata “una palese violazione della legge sulla privacy, dato che sono stati pubblicati dati sensibili sui redditi” diventati una “ghiotta fonte di informazione per i criminali” e che gli italiani devono essere risarciti.

L’Agenzia delle Entrate ha risposto all’accusa affermando di aver sottoposto l’iniziativa all’attenzione del Garante e quindi di aver agito rispettando la legge, perché “la legge stabilisce la pubblicità dei dati”.
Il Garante tuttavia ha invitato a non divulgare i dati appartenenti a questi elenchi su Internet e ha dichiarato che “L'iniziativa dell'Agenzia delle entrate non è mai stata sottoposta all'attenzione del Garante della privacy” e che il caso dovrà essere esaminato con attenzione.

Ma ormai sulla rete saranno disponibili i dati dei redditi del 2005 degli italiani per sempre.
I dati infatti sono stati copiati in formato testo da alcuni utenti Internet e sono raggiungibili tramite programmi peer to peer come ad esempio Emule.
Nonostante ci siano molti che abbiano criticato questa azione, come ad esempio il comico genovese Beppe Grillo che ha scritto sul suo blog: «questa è follia», molti blogger hanno appoggiato la scelta dell’Agenzia delle Entrate di pubblicare questi dati.
Vincenzo Visco, il viceministro dell'Economia e Finanze uscente, ha dichiarato che questo «è un fatto di trasparenza e di democrazia che c’è in tutto il mondo».
Il Pdl ha espresso tutta la sua indignazione per l’accaduto.