lunedì 23 maggio 2011

Owl City, unica data italiana a Milano il 24 settembre

Sarà Milano la tappa italiana del tour internazionale di Owl City, al secolo Adam Young, che presenterà il suo nuovo album ‘All Things Bright and Beautiful’ il 24 settembre ai Magazzini Generali. Ingresso 18 euro + dp. Adam Young, reduce del grande successo ottenuto con il suo terzo album ‘Ocean Eyes’, disco d’oro in 9 diversi Paesi, torna quindi a emozionare il pubblico con la sua musica, nata nel lontano 2007 da notti insonni passate nella cantina della casa dei suoi genitori nel Minnesota, e sviluppatasi negli anni come una miscela di pop, disco ed elettronica.

Un esordio difficile, quello del giovane artista, che ha dovuto autofinanziarsi i suoi primi progetti: ‘Of June’ e ‘Maybe I'm Dreaming’. Oggi però Adam, noto per la hit ‘Fireflies’ (il pezzo più scaricato negli States) e per la colonna sonora del celebre film di Tim Burton ‘Alice in Wonderland’, è soddisfatto del consenso ottenuto dal pubblico e fatica ancora adesso a credere di essere arrivato a tanto. In ‘All Things Bright and Beautiful’, Owl City vuole presentare il suo ottimismo poetico e un mondo verdeggiante e felice, manifesto anche della sua maturità raggiunta come musicista, cantautore e produttore.

Articolo su: NewsMag.it

martedì 17 maggio 2011

Veronica Aslinn, con ‘It’s the Game’ è pronta al debutto discografico

È vivace e piena di grinta la Veronica Aslinn di ‘It’s the Game’ (Edel). Di origini italiane, Veronica ha vissuto tra Vibo Valentia, Parma, Milano e New York, dove è stata vocalist per il gruppo Dark Angels e ha vinto un importante riconoscimento per le sue doti canore. Tornata in Italia, l’artista ha registrato il suo album d’esordio al Massive Arts Studios con il noto produttore Bruno Tavernese.
‘It’s the Game’, in uscita il 24 maggio, è un album molto orecchiabile e frizzante, modellato sullo stile e sulla singolare voce di Veronica.
La cantante di soli 23 anni ci ha raccontato di voler mettersi in gioco, presentando al pubblico se stessa e le sue sensazioni.

Tra pochi giorni uscirà il tuo primo album. Come vivi quest’emozione?
È davvero il mio primo album in assoluto. Ho sempre sognato, fin da bambina, di poter raggiungere un simile traguardo. Tutti i giorni non faccio altro che guardarlo, ascoltarlo e pensare a quanto lavoro e impegno ci ho messo. Questo disco è parte di me stessa.

‘It’s the Game’: come mai hai scelto questo titolo?
Per me la vita è un gioco. L’ho sempre immaginata come una grande scacchiera, dove noi siamo le pedine e ci muoviamo su di essa, pensando alle giuste mosse da fare senza sbagliare. ‘It’s the Game’ è il mio gioco: io sono la pedina e questo album è la mia mossa per vincere questa partita.

Che valore ha questo album per te?
‘It’s the Game’ è veramente parte di me stessa. Ogni canzone nasconde ogni mia caratteristica, il mio passato, il mio presente e quello che vorrei che fosse il mio futuro. Posso dire davvero che, per la prima volta, riesco ad esprimere tutto quello che ho dentro attraverso la musica. Sfrutto questo album per farmi conoscere veramente per ciò che sono, che sono stata e che sarò.

Cosa vuoi comunicare al pubblico?
Voglio colpirlo con quello che ho dentro. Tutte le canzoni trattano di temi, emozioni ed esperienze che tutti posso vivere o che hanno vissuto. Io voglio condividere con le persone questo tipo di emozioni. La felicità e la tristezza, l’amore e la rabbia, tutto.

Quanto tempo hai lavorato su questo progetto?
Su me stessa ci lavoro da una vita intera ma questo album è frutto di nove mesi di duro lavoro tra Milano e New York, insieme al mio produttore, arrangiatore e compositore Bruno Tavernese. A lui devo parte di tutta la mia felicità.

Quanto tempo hai dedicato per ogni singolo brano e da cosa nasce ogni tuo pezzo?
Non riesco a definire un periodo di tempo esatto. Alcuni sono stati dei brani davvero difficili e molto impegnativi, ma in quelli ho dato meglio di me. Mentre pensavo di cosa potesse parlare ogni singola canzone, mi sono venute in mente tutte le mie esperienze e quello che sentivo in quel periodo. Per la prima volta nella mia vita non ho avuto paura di tirare fuori quello che ho dentro.

A quale dimensione musicale ti avvicini di più: rock o pop?
Il bello di me e delle mie canzoni è che sono entrambe le cose. Sono aggressiva e grintosa come il rock ma sono anche gioiosa e giocherellona come il pop.

Come hai conosciuto il tuo produttore Bruno Tavernese? Che progetti avete insieme e quante ore al giorno lavorate in studio?
Tutto è capitato per caso all’interno di una sala prove dove mi trovavo a Milano. Purtroppo mi faccio sempre riconoscere per il mio modo di fare e a volte per il modo di vestire, e subito Bruno si è chiesto chi fosse quella ragazzina esuberante e pazzoide. Da lì è iniziato tutto il nostro lavoro. Insieme porteremo avanti questo progetto fino a quando entrambi raggiungeremo la meta. Ho subito intrapreso con lui un lavoro lungo un anno e mezzo ormai, anche attraverso le mie conoscenze a New York. Con Bruno passo ore e ore in studio; ci sono stati periodi che lavoravamo giornate intere. Non mi sono mai lamentata di tutto questo impegno. Anzi, lo rifarei subito.

In the sky now è uno dei brani contenuti in questo tuo nuovo lavoro, nonché il tuo primo singolo, registrato a New York: cosa esprime questa canzone per te?
In the sky now è un pezzo un po’ particolare. Delirante nel testo ma allo stesso tempo anche pieno di emotività. È stato il mio primo approccio con il pubblico. In esso è mostrato solo il 10% di me stessa. Per questo ho deciso, poi, di creare un album per far vedere al pubblico di che pasta sono fatta.

Cosa ti aspetti dall’uscita del disco e cosa desideri per il tuo futuro?
Ho moltissime aspettative, per esempio un tour internazionale anche negli States, perché adoro la vita in tournée. Adoro poter cantare e suonare dal vivo e non aspetto altro. Il mio più grande desiderio è di sentirmi realizzata un giorno e di poter vivere fino in fondo il mio sogno.

Articolo su: Newsmag.it

martedì 10 maggio 2011

‘La Rossa Primavera’, i Gang ripercorrono la storia della Resistenza

Arriva ‘La Rossa Primavera’, il nuovo album dei Gang, la storica rock band italiana nata negli anni ’80 dai due fratelli Sandro e Marino Severini. In questo loro ultimo lavoro, i Gang, con la collaborazione del gruppo romano dei Ned Ludd, raccolgono cover e brani del proprio repertorio che ripercorrono la storia della Resistenza e la lotta contro il nazi-fascismo.

I brani più significativi contenuti nel disco sono ‘Fischia il vento’, ‘La Brigata Garibaldi’, ‘Festa d’aprile’, ‘Quei briganti neri’ e ‘Pietà l’è morta’, che si affiancano a una rivisitazione di canzoni di Claudio Lolli (‘Poco di buono’), Fabrizio De Andrè e Francesco De Gregori (‘Le storie di ieri’), Francesco Guccini (‘Su in collina’) e Massimo Priviero (‘Pane Giustizia e Libertà’), fino a quelle di gruppi come Stormy Six (‘Dante di nanni’) e Yo Yo Mundi (‘Tredici’). Non mancano anche nuove versioni di alcune canzoni dei Gang come ‘Eurialo e Niso’, scritta con Massimo Bubola, ‘La pianura dei sette fratelli’, ‘Aprile’ e ’4 Maggio 1944 in memoria’.

Articolo su: NewsMag.it

mercoledì 4 maggio 2011

L’esercito compie 150 anni e Napolitano ritorna a Torino

Esibizioni per le piazze, due maxi-schermi in Piazza Castello, che mostrano le azioni militari dell'esercito, cinque bande musicali dell'arma per le strade, la gente in festa: è questo il clima che si sente a Torino, oggi, 4 maggio 2011.
Nella giornata odierna, infatti, per la celebrazione dei 150 anni dell'esercito italiano, una folla è arrivata in centro per rendere omaggio all'arma, insieme al Presidente Napolitano e al Ministro della Difesa Ignazio La Russa.

Durante l'evento, il Presidente, accolto dal Capo di Stato maggiore della Difesa, Biagio Abrate, e dal Capo di Stato maggiore dell'Esercito, Giuseppe Valotto, ha conferito la decorazione di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia alla bandiera del 9° Reggimento paracadutisti d’assalto Col Moschin, per l’impegno in Afghanistan; la Medaglia d’oro al valor civile alla Bandiera di Guerra, per l’impegno in Abruzzo, e le Croci alla Memoria ai familiari dei nove caduti in Afghanistan.

La cerimonia è iniziata stamattina alle ore 10.00, con l'atterraggio della squadra dei paracadutisti, Brigata Folgore, in Piazza Castello, ed è continuata con le sfilate delle bande dei diversi corpi dell'esercito per le vie della città.

Nel suo discorso, Napolitano ha ribadito l'importanza dell'esercito nella storia della nostra Italia: ''il mio pensiero va alla bandiera della Forza Armata, simbolo di unità, onore e valore militare, ed ai soldati di ogni grado, arma e specialità caduti per la difesa della patria e per la salvaguardia delle sue Istituzioni. Sin dalla sua nascita, il 4 maggio 1861, [...] l'Esercito è stato, per gli italiani, interprete di un comune sentimento nazionale, fattore di coesione e costante esempio di tenacia e generosa determinazione."
"L'esercito è divenuto, insieme alle altre Forze Armate, strumento essenziale della comunità internazionale a garanzia del rispetto di principi e regole condivisi, in una concreta prospettiva di crescita e di cooperazione tra i popoli. Siate orgogliosi di far parte di questa prestigiosa istituzione, che quest'anno celebra con l'Italia il suo 150° compleanno.
A voi tutti giungano, in questa speciale giornata, il saluto e l'augurio dei cittadini e i miei personali, unitamente al ringraziamento per lo straordinario contributo di opere e di ingegno che mettete quotidianamente al servizio del Paese. Viva l'Esercito, viva le Forze armate, viva l'Italia!''

Venerdì, 6 maggio, invece, arriveranno in città 1.500 Alpini, che dopo la Notte tricolore di sabato, sfileranno per le vie di Torino, in occasione dell'84ª Adunata nazionale delle penne nere di domenica 8 maggio.

Articolo su: Italianotizie.it