giovedì 24 settembre 2009

C’è acqua sulla luna?

Ha finito prematuramente la sua missione, ma si pensa possa aver fatto una grande scoperta: il satellite indiano Chandrayaan-1 potrebbe aver trovato acqua sulla luna.
Acqua che ovviamente non è allo stato liquido, ma sotto forma di molecole di idrossile, ossia di molecole d’acqua private da uno ione di idrogeno.
La notizia è già stata pubblicata sull’autorevole rivista americana Scienze, tuttavia si aspettano ancora conferme da parte della Nasa.
L’acqua, secondo quanto rilevato, ricopre l’intera la superficie lunare, in particolare i Poli.

Alcuni dei dati che ci preannunciano la presenza di acqua sono anche quelli rilevati dalla sonda Cassini, registrati nel 1999, e dalla sonda Deep Space.
Il satellite Chandrayaan-1 (Chandra = luna, yaan = viaggio) è stato messo in orbita nel lontano ottobre 2008 e ha individuato particelle di idrogeno e ossigeno grazie al Moon Mineralogy Mapper o M3, uno strumento progettato dalla Nasa, che aveva il compito di definire dettagliatamente i minerali presenti sulla crosta lunare.

Ora la Nasa ha messo a punto un nuovo piano: nell’ottobre 2009 verrà inviato il Lunar Crater Observation and Sensing Satellite, che, realizzato con una punta speciale chiamata Centaur, creerà un cratere molto profondo e alzerà una nube di polveri di all’incirca 9 km. Polvere che sarà analizzata successivamente dall’Ente Spaziale Americano, per confermare la presenza o l’assenza d’acqua sulla superficie lunare.
L’impatto avverrà dopo un lungo viaggio che prevede parecchie orbite intorno alla terra e alla luna.
“The main LCROSS mission objective is to confirm the presence or absence of water ice in a permanently shadowed crater near a lunar polar region.”
“The Lunar Crater Observation and Sensing Satellite (LCROSS) is set to impact the moon in October after a journey of nearly 5.6 million miles that included several orbits around Earth and the moon.”

Per ulteriori informazioni e per seguire l’evento in diretta: Nasa’s Missions.

lunedì 21 settembre 2009

Treno deraglia a Milano centrale: poteva esserci una strage

Si è sentito un forte boato.
“Eravamo a letto davanti alla tv… pensavamo al terremoto, poi ci siamo affacciati e abbiamo visto tutto il cortile riempito di fumo. Quando si è diradato, non credevamo ai nostri occhi: c’erano due vagoni davanti alla finestra, uno sull’altro.”
Il tutto è accaduto ieri sera verso le 11 e mezza e davanti gli occhi increduli di alcuni cittadini milanesi: un treno è deragliato nei pressi dello svincolo ferroviario di viale Monza, abbattendo alcuni dei pali dell’alimentazione elettrica dei treni.

Due carrozze sono uscite dai binari e sono cadute nel cortile di un palazzo.
Il macchinista è rimasto lievemente contuso, ma per un pelo si è evitata una tragedia: fortunatamente il treno era vuoto e nel cortile non c’era nessuno. Inoltre un altro treno che si stava dirigendo verso il convoglio è riuscito a fermarsi in tempo.

La paura è stata tanta. Sul luogo dell’incidente sono arrivati immediatamente i vigili del fuoco.

Le Ferrovie dello Stato hanno dichiarato alla stampa che al momento del sinistro ”tutte le apparecchiature di stazione funzionavano regolarmente e che l’infrastruttura ferroviaria era in condizioni ottimali.”
Tuttavia sia la regione Lombardia, sia le FS hanno aperto un’inchiesta per verificare le cause che hanno provocato il deragliamento del convoglio.
Da una prima ricostruzione pare che il macchinista abbia superato un segnale rosso di stop.
La polfer ha esplicitato che è possibile che “il treno abbia imboccato un binario sbagliato per via di un errore umano su una frenatura.”
Il Codacons denuncia ancora una volta come i controlli sulla sicurezza effettuati dall’ANSF (Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie) siano insufficienti.
Nella mattinata di oggi ci sono stati ritardi per via del ripristino dell’area e la circolazione ferroviaria diretta verso Milano centrale è stata limitata.

mercoledì 16 settembre 2009

Ragazza marocchina uccisa a coltellate dal padre

Ha tentato di scappare, correndo per i sentieri di un bosco, ma non ce l’ha fatta: Sanaa Dafani, una ragazza marocchina di 18 anni, è morta tragicamente, raggiunta dal padre che con un arma da taglio le ha squarciato la gola.

Secondo una prima ricostruzione, l’omicidio è avvenuto ieri sera verso le 19, quando il padre della ragazza, El Ketawi Dafani (45 anni), ha individuato Sanaa e il suo fidanzato mentre si stavano recando in auto presso il ristorante Spia di Montereale Valcellina e ha iniziato ad aggredirli con un coltello.
Il movente che deve aver spinto il padre a compiere l’estremo gesto, secondo gli inquirenti, è stato quello di non aver mai accettato la relazione della figlia con un 31enne italiano, Massimo De Biasio, che ora è stato sottoposto ad un intervento chirurgico ed è stato ricoverato presso ospedale di Pordenone.

L’ira dell’uomo potrebbe essere stata scatenata da vari elementi come la differenza d’età tra i due giovani o l’intenzione di entrambi di continuare a convivere insieme.
Un altro movente potrebbe essere di tipo religioso.
I carabinieri e il 118 sono giunti subito sul luogo del delitto, ma per la ragazza non c’è stato niente da fare.
El Ketawi Dafani è stato trovato nella sua abitazione a Piezzo di Azzano Decimo (Pordenone): ora è sotto accusa per omicidio e tentativo di omicidio pluriaggravato.

Ecco cosa ha riferito un testimone ai carabinieri: “ho sentito delle grida di donna. Avevo la finestra aperta e mi sono subito sembrate urla di dolore. Sulle prime ho pensato che qualcuno fosse caduto da cavallo, succede che passino di qua. Mi sono precipitata fuori, e con me altra gente che abita qui attorno. Ma mi sono tenuta in disparte e non so dire chi abbia chiamato l’ambulanza.”

Il padre del ragazzo, Gianni De Biasio, ha dichiarato alla stampa di non essere mai stato al corrente degli degli screzi tra padre e figlia e ha aggiunto: “mio figlio e Sanaa erano una bella coppia e facevano sul serio. Stavano insieme da poco meno di un anno e da qualche mese erano andati a convivere qui in paese, nell’appartamento che avevo messo a loro disposizione.”
Purtroppo la loro storia d’amore si è conclusa in tragedia.

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Test di medicina: uno studente si sostituisce ad un altro

Si era recato a svolgere il test di medicina come qualsiasi altro studente con la speranza di passarlo: l’unica differenza? Non aveva svolto il test per se stesso, ma per un altro giovane con cui aveva pattuito 3.000 euro in cambio dell’accesso alla facoltà di Medicina dell’Università La Sapienza.

A tradirlo è stata l’esitazione con cui ha firmato il verbale.
Il ragazzo, un 24enne di Menfi (Agrigento), è stato smascherato: il timbro a secco sulla sua carta d’identità che aveva presentato era stato falsificato e la firma posta sul verbale rispetto a quella posta sulla carta era scritta con una calligrafia evidentemente diversa.

Tuttavia i membri della commissione, dopo aver ipotizzato che lo studente stesse imbrogliando, hanno deciso di fargli svolgere lo stesso il test per non creare agitazione tra le matricole: “Non potevamo turbare lo svolgimento dei test – dichiarano -, quindi abbiamo pensato di lasciare che il falso candidato sostenesse la prova. Nel frattempo, però, non lo abbiamo perso di vista e abbiamo avvertito la polizia.”

Il tutto è avvenuto presso l’aula A della clinica di Dermatologia.
Il test era composto da 80 domande riguardanti cultura generale, biologia, fisica, chimica e matematica e il giovane 24enne era uno studente brillante: per questo era stato ingaggiato da un 18enne, suo compaesano, che era impreparato.

Entrambi i ragazzi hanno confessato e sono stati denunciati in stato di libertà per sostituzione di persona.

Il rettore, nonché Preside della facoltà di Medicina e Chirurgia, Luigi Frati si è dichiarato soddisfatto per come si sono svolti i test: “L´episodio certifica la qualità dei nostri controlli, che peraltro era già emersa due anni fa dopo le verifiche del Ministero seguite al caso delle truffe ai test d´ammissione nella facoltà di Medicina di Bari. In occasione dei quiz di giovedì, ben 300 persone – tra docenti e personale tecnico-amministrativo – sono state mobilitate per garantire un´accurata vigilanza e questo è il risultato.”

sabato, settembre 5, 2009

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lunedì 14 settembre 2009

Influenza A? Nessuna preoccupazione

L’influenza A/H1N1 è meno pericolosa di quello che si poteva immaginare, a confermarlo sono i dati che sono giunti al Ministero della Salute, in questi giorni, dati che catalogano l’influenza A come qualsiasi altra influenza. Per ora sono state colpite all’incirca 7 mila persone e secondo le previsioni del Viceministro della Salute, Ferruccio Fazio, “alla fine della pandemia i casi gravi saranno un paio di centinaia.”

Quindi, come ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini, “le scuole inizieranno regolarmente e le vacanze natalizie saranno di durata normale.”

Tuttavia “sarà avviata all’interno delle scuole una campagna di comunicazione sui comportamenti corretti da tenere.”
Comportamenti di prevenzione che dovranno essere seguiti da tutti gli studenti che avranno l’impegno di rispettare sempre e comunque le norme di igiene personale con qualche accortezza in più:
-lavarsi accuratamente le mani utilizzando il sapone;
-coprirsi la bocca con un fazzoletto di carta quando si tossisce o starnutisce, fazzoletto da gettare successivamente nel cestino;
-non scambiare cibo con altri studenti;
-non toccarsi gli occhi, il naso e la bocca con le mani non lavate.

Entro la prossima settimana ci sarà l’ordinanza per le vaccinazioni.

giovedì, settembre 10, 2009

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Influenza A: tre casi sospetti su Costa Concordia

Erano le tre di pomeriggio e come ogni domenica la nave da crociera Costa Concordia era ormeggiata al porto di Savona.

Aveva appena terminato una viaggio nel Mediterraneo, un viaggio tranquillo anche perché il mare era una tavola, per via della tramontana e il sole faceva capolino tra le nuvole.
Tuttavia, purtroppo, questa tranquillità era solo apparente perché durante il viaggio una ventina di persone si era presentata allo staff medico con la febbre.

Passeggieri che sono stati sottoposti al tampone immediatamente: “ci sono tre casi sospetti, mentre gli altri sono risultati negativi.”

C’è stato un attimo di panico, ma il tutto non è stato reso noto subito agli altri passeggieri, per evitare ulteriori tensioni, e i tre soggetti individuati, due savonesi e un napoletano, sono stati sbarcati dalla nave in completa sicurezza e ricoverati presso l’ospedale San Paolo di Savona.

Per evitare di incontrare l’influenza suina è stato raccomandato ancora una volta di rispettare le norme di igiene personale.

Costa Crociere rassicura i cittadini dichiarando che “sono state poste in essere tutte le misure sanitarie per garantire la massima sicurezza: tutte le navi della flotta Costa stanno svolgendo nella più completa normalità il programma di crociere, inclusa quella di Costa Concordia, che a Savona ha ricevuto dalle autorità sanitarie locali l’autorizzazione a imbarcare e sbarcare tutti gli ospiti previsti prima di lasciare il porto.”

lunedì, agosto 31, 2009

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Influenza A: il virus si fa più pericoloso

Sembrava un semplice virus influenzale, ma non è così: l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha comunicato in un bollettino che il virus A è sempre più pericoloso e che è in arrivo un nuovo ceppo che, attaccando direttamente i polmoni, provoca danni al sistema respiratorio.

Il primo caso grave in Italia si è registrato a Parma, dove un giovane ventiquattrenne, colpito dall’influenza suina, è stato ricoverato il 22 agosto, presso l’ospedale San Gerardo dei Tintori di Monza.

Il ragazzo confermano i medici non era ritornato dall’estero e non era affetto da malattie croniche, tuttavia ora “è stato sedato, intubato e collegato a una macchina cuore-polmone in dialisi continua (ultrafiltrazione).”
Si era presentato presso l’ospedale Maggiore di Parma con sintomi influenzali e febbre a 38 e inizialmente era stato rimandato a casa, poi, ripresentatosi con sintomi più gravi, è stato trasferito a Monza

Il termine tecnico per definire la sua situazione di salute è “sindrome da distress respiratorio dell’adulto, ossia una delle rare complicazioni di numerose infezioni virali, compresa quella dell’A/H1N1.”
La situazione del giovane è grave, ma per ora stabile e i medici sembrano fiduciosi in una sua pronta guarigione.

Le condizioni del ragazzo pre-influenzali confermano la tesi dell’Oms secondo cui i soggetti che potranno essere contagiati dal virus A potrebbero essere addirittura persone in condizioni di salute ottimali.
I trattamenti purtroppo saranno molto costosi, perché questa forma aggravata dell’influenza “impone lunghi ricoveri nei reparti intensiva di strutture specializzate.”

Le dichiarazioni dell’Oms hanno creato un po’ di scompiglio, ma, nonostante ciò, il viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio, e il direttore del dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, Gianni Rezza, hanno cercato di rassicurare i cittadini dichiarando che era noto che “questa influenza non era a rischio zero e lo dimostra la massima attenzione con cui tutti ne stanno seguendo l’evoluzione. Il tasso di complicazioni è simile a quello di una qualsiasi influenza stagionale e quindi i casi gravi non saranno molti.”
Anche il ministro del Welfare Maurizio Sacconi ha affermato che “non c’é nessuna ragione di panico”

Finora il virus A/H1N1 ha provocato all’incirca 2200 morti in 177 paesi.
Le complicanze si sono registrate soprattutto nell’emisfero sud, “dove attualmente è inverno, la percentuale dei contagiati ricoverati in terapia intensiva ha raggiunto il 15%.”

domenica, agosto 30, 2009