sabato 26 novembre 2011

‘Unica’: libertà e amore nel nuovo disco di Venditti


Esce il 29 novembre ‘Unica’, il nuovo album di Antonello Venditti, che si ripresenta al pubblico quattro anni dopo ‘Dalla pelle al cuore’. Il cantautore romano stavolta parla dell’amore in un’ottica diversa, presentandolo attraverso molte sfaccettature e, soprattutto, attraverso le esperienze che per lui sono “un dato importante per scrivere”. ‘Unica’, che è “libertà e amore e che porta a un Dio, possibilmente femminile”, è stato raccontato da Venditti al Cafè Noy di Milano.

Durante la tua carriera sei stato sempre molto legato a Roma, che è la tua città. Che rapporto hai invece con Milano, visto che è qui che presenti il tuo nuovo album?

Penso che questa città sia importante per moltissimi artisti. Personalmente io ho un rapporto particolare con Milano, soprattutto perché tutti i miei dischi degli anni ’70 e ’80 hanno avuto radici profonde in questa città, in cui ritrovo sempre me stesso: Milano secondo me è una città simbolo dell’Italia che si vuole riscattare e tornare in alto.

Parliamo di ‘Unica’: si avvicina ai tuoi lavori precedenti o segna un distacco netto rispetto al passato?
Posso dirti che ‘Unica’ è un atteggiamento, un punto di vista, la mia vita, una canzone che porto dentro di me. E’ un approccio emozionale alle cose. E’ un viaggio fatto con l’altra metà del cielo, che è la donna. Questi brani parlano del superamento dei confini, è una favola, una libertà infinita. Ogni album che esce è per me come un nuovo inizio: io mi ricreo ogni volta, e ogni volta è come fosse la prima. E’ come se rinascesse un artista senza storia. Mi sento un po’ come l’araba fenice che risorge dalle proprie ceneri. Nei miei dischi parlo sempre di me stesso, scrivo canzoni per me e poi le faccio diventare una realtà per gli altri, le condivido sperando di creare una cultura popolare, di suscitare emozioni e sentimenti positivi.

Cosa ti ispira nel comporre i testi e la musica delle tue canzoni?
Gli stimoli artistici sono casuali e innescano un percorso musicale. Poi ci sono gli stimoli umani. ‘Unica’ è nata musicalmente due anni fa e ha iniziato a diventare l’Unica di oggi il 23 dicembre scorso, quando alcuni ricercatori della facoltà di architettura di Piazza Borghese a Roma, saliti sul tetto per protesta contro le riforme del governo, mi hanno chiesto di suonare per loro. Ho vissuto un’esperienza indimenticabile: c’erano persone che volevano affermare il loro diritto di vita attraverso le mie canzoni. Da questa esperienza è nato il primo brano del disco, ‘Allora canta!’: un inno a una libertà che ritornerà.

Che ne pensi di alcuni artisti che dichiarano di volersi ritirare dal mondo musicale e poi continuano a fare musica? Tu sai già quando concluderai il tuo percorso?
Fare il musicista non è un mestiere, è un viaggio artistico. Dopo una prima canzone non si sa neanche se ce ne sarà una seconda. Sarà quel che sarà. Non si può decidere a priori la fine di una carriera.

C’è qualche artista con cui vorresti ancora esibirti?
A me piace suonare con me stesso in armonia e con coloro con cui condivido la mia vita. Questo disco è pieno di firme. Non è un caso se ho chiamato ancora una volta alla batteria Carlo Verdone, romano e romanista come me. Hanno lavorato con me anche alcuni artisti siciliani che provengono da uno dei tanti gruppi che ho avuto modo di ascoltare in qualità di discografico e talent scout.

Qual è il momento che apprezzi di più del tuo essere cantante?
Il momento del concerto è l’unico dove ognuno fa il suo lavoro. Oggi la musica non è più qualificabile per il ritmo e l’area geografica, è condivisibile da tutti. Nel mio nuovo tour, in partenza a marzo, cercherò la mia libertà. Realizzerò concerti diversi… Ci sto ancora pensando.

Foto di Livia Ranieri
Articolo pubblicato su Newsmag.it

giovedì 24 novembre 2011

Tiziano Ferro: “L’amore è una cosa semplice e finalmente l’ho capito”


“L’amore è una cosa semplice”: parola di Tiziano Ferro
L’artista di Latina ha presentato ieri alla Fonderia Napoleonica di Milano il suo quinto disco, il primo registrato a Los Angeles agli Henson Recording Studios. 

‘L’amore è una cosa semplice’ (Emi Music) è stato definito dall’autore come “una sorta di scrigno” che racchiude “canzoni nate da sé, ossia da un processo di scrittura inconscio”. 

Sono, quindi, frutto di un lungo lavoro introspettivo e casuale, una raccolta di esperienze, i brani presenti nel disco, e, con la commistione tra pop, rap e blues, si distanziano dalla prima intenzione di Tiziano e del suo produttore Michele Canova: quella di scrivere un album swing di brani inediti.

Infatti, per rispondere al suo cambio di programma e alla sua spontaneità nel comporre, Ferro ha dichiarato che ogni volta che decide qualcosa a tavolino, solitamente non lo conclude mai. Questo album, l’ultimo che lo lega alla Emi Music, nasce perciò da un processo non controllato, è qualcosa di nuovo e inaspettato ed è anche la chiusura positiva di un percorso, che lo ha visto trionfare sulla scena internazionale da dieci anni, fin dal suo singolo d’esordio del 2001, Xdono

Le canzoni che completano questo lavoro sono quattordici, due delle quali vedono Tiziano Ferro per la prima volta nei panni di puro interprete: merito di Paura non ho di Irene Grandi e di La fine, brano del 2009 di Nesli. Inoltre, l’album vanta la collaborazione di John Legend in Karma, la versione inglese della canzone Smeraldo
Ferro ha affermato in conferenza stampa di essere stato in un certo senso molto condizionato nel proprio modo di cantare dall’artista statunitense e di essere stato onorato di realizzare questo duetto due giorni prima di stampare il disco.

Il Tiziano Ferro di oggi è un uomo più maturo, che dichiara apertamente:mi faccio tenerezza, guardandomi indietro; ho lavorato sulla mia timidezza, ho rotto i miei schemi mentali e preconcetti, ho acquistato una maggiore sensibilità nei riguardi della mia voce e ho anche iniziato ad accettare me stesso”. 
‘L’amore è una cosa semplice’ è infatti un titolo positivo che deriva quindi da una ritrovata fiducia nell’amore e nella vita, e dall’idea base dell’artista che l’amore è “un’esigenza semplice dell’animo umano”, poi complicata dall’uomo stesso, che arriva “a peggiorare le dinamiche” e a farsi “mobilitare dal dolore”. Che l’amore sia una cosa semplice quindi si potrebbe prendere come un augurio che Ferro fa a se stesso e ai suoi fan. Il primo singolo dell’album, La differenza tra me e te, ha già avuto ottimi riscontri e proprio in questo brano si può individuare facilmente la nuova concezione dell’amore di Tiziano Ferro, dove questo sentimento ha una funzione consolatrice, riesce a risollevare l’autore dai tormenti e dal dolore: “Poi mi chiedi come sto / E il tuo sorriso spegne i tormenti e le domande / A stare bene, a stare male, a torturarmi, a chiedermi perché”. Dopo questo lavoro che cosa possiamo aspettarci dal ‘nuovo’ Tiziano? 
Il cantante ci ha spiegato che ‘L’amore è una cosa semplice’ è l’ultimo disco in contratto con Emi Music ma al momento nessuna decisione è stata presa sul suo futuro, nonostante le richieste e proposte ricevute da diverse case discografiche. Quindi, “dopo questo disco sono libero”, ha sentenziato. Tiziano Ferro sarà, da oggi in poi, un uomo libero di scrivere con i suoi tempi e senza pressioni, proprio com’è libero di essere finalmente se stesso dopo il coming out. Per adesso, godiamoci questo suo ultimo lavoro.

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mercoledì 23 novembre 2011

PIMI 2011, ‘Cattive abitudini’ dei Massimo Volume è il miglior album indipendente

Saranno consegnati domenica 27 novembre i premi PIMI e PIVI, due riconoscimenti molto importanti in ambito musicale, che hanno segnato l’esordio di personaggi oggi famosi come Afterhours, Baustelle, Negramaro, Casino Royale, Perturbazione, Le Luci della Centrale Elettrica, Dente e Calibro 35.

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domenica 6 novembre 2011

‘Made in Stoke’, dvd live per Slash dal 15 novembre

Slash, ex chitarrista di Guns n’Roses e Velvet Revolver, pubblicherà il 15 novembre il dvd live ‘Made in Stoke – 24/7/11′ (Eagle Vision), che comprenderà il video registrato durante uno dei suoi concerti da solista insieme al vocalist degli Alter Bridge, Myles Kennedy, lo scorso 24 luglio alla Victoria Hall di Stoke-On-Trent, in Inghilterra. Tra i pezzi in scaletta figurano classici dei Guns come ‘Nightrain’, ‘Rocket Queen’, ‘Civil War’, ‘Patience’, ‘Sweet Child O’ Mine’ e ‘Paradise City’.

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martedì 1 novembre 2011

Guns’n’Roses in tour negli Stati Uniti

Con il loro stile esclusivamente hard & heavy metal tornano sul palco i Guns’n’Roses. La band di Axl Rose, autrice di classici immortali come ‘November rain’, ‘Don’t cry’ e ‘Sweet child o’ mine’, è attualmente in tour negli Stati Uniti, dove dopo Orlando, Miami e Greenville si esibirà ad Atlanta il 2 novembre, presso la Phillips Arena.

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