giovedì 22 aprile 2010

Ecco la svolta Fiat: piano strategico 2010-2014

È stato presentato ieri al Lingotto di Torino, dall’amministratore delegato Fiat, Sergio Marchionne, il nuovo piano strategico previsto per il periodo 2010-2014.
La riunione è durata 8 ore e le novità annunciate da Marchionne sono state molte, prima tra queste la realizzazione, entro la fine dell’anno, del tanto atteso spin-off, ossia dello scorporamento della S.p.A in due: Fiat Industrial e Fiat.
Fiat Industrial sarà coordinata direttamente da Marchionne e controllerà la produzione dei veicoli commerciali, camion e trattori agricoli, mentre Fiat sarà presidiata da John Elkann, che, nominato ieri ufficialmente Presidente Fiat, dopo le dimissioni a suo favore di Luca Cordero di Montezemolo, non ha esitato a mettere i puntini sulle i, ribadendo che questa che sta realizzando l’azienda torinese è una svolta storica poiché “la separazione del gruppo nella componente auto e nelle attività industriali assicurerà maggiore chiarezza e maggiore trasparenza e soprattutto consentirà ai due business di svilupparsi autonomamente.”

Per quanto riguarda la fusione con la Chrysler, se il tutto sarà necessario, si proseguerà entro e non oltre il 2014.“Nei prossimi 5 anni lanceremo 51 modelli” ha dichiarato Marchionne “raddoppiando i volumi di vendita del 2009 con 3,8 milioni di unità. Il marchio Fiat passerà da 1,6 a 2,2 milioni, Alfa Romeo raggiungerà 500.000 unità e Lancia/Chrysler 300.000, per Fiat Professional l’obiettivo è di 500.000 commerciali leggeri, Jeep varrà 100.000 unità e i restanti 200.000 veicoli saranno prodotti in Europa per Chrysler.”
Tuttavia la sede principale della Fiat rimarrà in Italia, dove saranno investiti più di 10 miliardi, di cui 4 circa saranno dedicati alla ricerca.

Questa mattina, i due manager si sono recati dal Ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, per annunciare il programma dell’azienda torinese al Governo.
Scajola ha esplicitato che le novità proposte sicuramente confermeranno “gli elevati investimenti previsti per gli impianti italiani, l’aumento della produzione di auto nel nostro Paese da 600 a 900 mila e il rilancio di Pomigliano d’Arco, dove verrà realizzata la nuova Panda.”
A Termini Imerese la produzione invece cesserà dopo il 2011.

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