Dopo le norme comportamentali per gli studenti e il voto espresso in numeri, il Ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini si concentra sugli insegnanti prefiggendo due obiettivi principali da raggiungere nel breve termine: formare un corpo docente più preparato e abolire il precariato.
Due obiettivi che sono stati esplicitati in questi giorni al Meeting di Cl, che si è tenuto come ogni anno a Rimini, dove il Ministro ha anche dichiarato che la selezione degli insegnanti sarà severa e che saranno sostituite le vecchie Ssis, ossia le vecchie scuole di Specializzazione per l'insegnamento secondario, necessarie dopo il conseguimento di una laurea magistrale, da un anno di tirocinio attivo di 475 ore, che permetterà agli aspiranti docenti, guidati da un tutor, di entrare in relazione con gli studenti e di imparare quindi sul campo il loro mestiere.
Scelta divenuta necessaria visto che le Ssis, secondo il parere del Ministro, non solo rappresentano "un sistema di formazione obsoleto", perché non permettono di legare la teoria alla pratica, ma anche hanno portato ad incrementare il precariato, continuando a funzionare pure quando le graduatorie erano state chiuse.
Il Ministro dell'Istruzione ha affermato perciò che è indispensabile prevedere dei test d'ingresso per la laurea magistrale e cercare di stabilire in anticipo il numero dei nuovi docenti da formare in base al reale fabbisogno.
Inoltre gli insegnanti dovranno possedere competenze tecnologiche, conoscere la lingua inglese e seguire dei corsi che permetteranno loro di avere una preparazione nei confronti degli alunni con disabilità.
Per quanto riguarda la scuola d'infanzia e primaria servirà una laurea quinquennale e superare una prova d'accesso necessaria per conseguire la specifica abilitazione.
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