La diciottenne Giordana Angi si è presentata a Sanremo con il brano ‘Incognita poesia’, scritto quando aveva 15 anni. Giordana ha avuto l’opportunità di salire sul palco dell’Ariston ma la sfida con Alessandro Casillo, reduce dal programma ‘Io canto’ e quindi molto amato dal pubblico televotante, non è stata a suo favore. La cantante ci racconta la sua esperienza.
Cosa ti porti a casa da quest’avventura sanremese?
Sono davvero contenta di aver partecipato a Sanremo: Gianmarco Mazzi e Morandi hanno creduto in me. Mi hanno accolta a braccia aperte e grazie a loro ho cominciato un viaggio che mi porterà a incidere un disco. L’unica critica: il meccanismo. Puoi mettere due quadri a confronto? Non accosto eliminazione e scontro alla musica. Sarebbe stato forse più giusto mettere gli otto concorrenti tutti insieme e lasciare il televoto libero. Ero cosciente, tuttavia, di quello a cui andavo incontro. Per me è stato un passaggio. Quel che verrà starà a me dimostrarlo.
Come nasce la tua musica?
Nasce da un mio percorso, che è stato soprattutto un cammino di vita. Ne ho assaporato diversi aspetti.
Ti dispiace non esserti potuta esibire durante la finale?
Parto dal presupposto che con 210 euro ho registrato una canzone che mi ha permesso di arrivare fin qui. Il brano l’ho realizzato da sola a casa. Non mi sento scoraggiata. Sono soddisfatta e incredula per tutto ciò che mi è capitato.
Articolo pubblicato su: Newsmag.it
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