lunedì 20 febbraio 2012

Sanremo 2012, Alessandro Casillo: “È vero: potrei vincere, ma sono qui per cantare e divertirmi”

Alessandro Casillo, reduce dal talent show di Canale 5 ‘Io Canto’, ha avuto l’opportunità di salire sul palco dell’Ariston con la canzone ‘È vero (che ci sei)’, grazie a un vero e proprio plebiscito su Facebook. 

I pronostici sono a suo favore, perché l’artista lombardo è diventato uno dei favoriti dal pubblico, e stasera sarà proprio il televoto a decidere chi vincerà Sanremo Giovani. 
Prima di partecipare al Festival, Casillo aveva già pubblicato il suo primo cd, ‘Raccontami chi sei’. E ora si racconta a Newsmag.it.

Sei un volto noto di Canale 5. Pensi che la tua partecipazione a Sanremo sia il risultato di una vittoria mediatica?
Ho avuto l’occasione di mettere la mia canzone su Facebook e quindi di partecipare a SanremoSocial ed è andata bene. Sicuramente ‘Io Canto’ mi ha aiutato a farmi conoscere, non lo nego. Ora sto vivendo una nuova esperienza: lì mi trovavo in un ambiente di famiglia, tranquillo; Sanremo è una cosa un po’ diversa.

Cosa hai provato ad esibirti al Festival?
Sono molto giovane, ho appena 15 anni, e salire sul palco dell’Ariston per me è stata una bella botta: ero senza saliva e mi tremavano le mani. Non ho cantato molto bene. Oggi cercherò di far meglio, perché voglio sempre dare il massimo.

Con chi avresti voluto duettare, se ne avessi avuto l’opportunità?
Partecipando a ‘Io Canto’, ho duettato con molti personaggi famosi, come Baglioni. In questa occasione non mi sarebbe dispiaciuto cantare con Samuele Bersani.

Le critiche negative come le prendi?
Ho ricevuto dei commenti negativi, ma penso che si possa piacere ad alcune persone e ad altre no. Io accetto sempre le critiche.

Gli autori del testo che porti a Sanremo (Matteo ed Emiliano Bassi) hanno già avuto l’opportunità di essere alla kermesse da protagonisti nel 2005 (con l’allora dj Francesco, ndr). Che consigli ti stanno dando in questa occasione? E Gianni Morandi?
Mi dicono di stare tranquillo, di bere tanta acqua e di non preoccuparmi. Sono stati molto carini con me. Mi hanno dato diversi consigli anche sul modo di pormi e di cantare. Morandi, invece, è un grandissimo artista, uomo e papà. Ci siamo visti a Sanremo Social Day, mentre in questi giorni mi dice sempre di star tranquillo, di non tremare e di prenderla come un gioco. Io cerco di seguire i suoi consigli anche se è difficile essere calmi sul palco dell’Ariston.

Pensi di riuscire a ritrovare una certa normalità dopo il Festival?

Beh, io mi sento come un comunissimo ragazzo della mia età: vado a scuola, gioco a calcio, corro. Faccio di tutto e sono come tutti. Adesso sono a Sanremo, circondato da tanta gente e tanti giornalisti. Lo vivo bene, ma cerco di rimanere coi piedi per terra. I miei amici sono quelli di sempre; non sono venuti al Festival, perché non possono perdere le lezioni.

Hai già provato a scrivere dei pezzi tuoi o ti sei limitato a quelli che ti hanno proposto?
Ogni tanto cerco di scrivere qualcosa. Ovviamente non sono un professionista. Registro tutto quello che canto e scrivo. Ci sto provando.

Pensi di vincere?

Non vedo Sanremo come una gara. Sono venuto per cantare e divertirmi. La possibilità di vincere c’è e se dovesse succedere, sarei contento. Mi ritengo più che fortunato di esser qui.

Foto di Livia Ranieri

Articolo pubblicato su Newsmag.it

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