Dopo la nevicata record del 16 dicembre scorso, la situazione in Piemonte e in Valle d'Aosta è in via di miglioramento, ma c'è ancora paura per il rischio valanghe.
Riprenderanno a funzionare da domani alcuni degli impianti sciistici piemontesi e valdostani, che dopo la nevicata record del 16 dicembre scorso, erano rimasti chiusi per volere del capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, che li aveva fatti immediatamente presidiare.
Gli impianti che funzioneranno, a partire da domani, sono quelli di Sestriere, Sauze D´Oulx, Cesana-San Sicario, Clavière, Bardonecchia, Limone Piemonte, Mondolè Ski, La Thuile, Pila, Monterosa Ski e Breuil-Cervinia, tuttavia ci sono ancora delle zone off-limits, ossia inaccessibili per gli sciatori a causa dell’allarme valanghe, che ancora incombe nel nostro panorama montano, per via dell’innalzamento delle temperature.
Quindi, nonostante l’apertura di queste vie di fuga per tutti gli amanti della neve, che non vedevano l’ora di inaugurare questa stagione sciistica, non bisogna abbassare la guardia.
E gli amministratori comunali sono i primi che hanno preso tutte le precauzioni del caso.
Prima di tutto sono state emanate delle ordinanze di divieto e sono state previste delle multe molto salate per tutti gli sciatori indisciplinati, che decideranno di sciare in zone a rischio o di fare del fuori pista.
I gestori degli impianti, inoltre, hanno vietato l’apertura delle piste ad alta quota e hanno ribadito che "si può sciare solo sulle piste aperte, che sono le uniche sicure."
Per giunta è stato precisato che il soccorso non può essere garantito ovunque se non per via aerea, a causa dell’interruzione di alcune strade.
Di conseguenza gli sciatori spericolati sono costretti a limitare le proprie pretese e ad accontentarsi di quello che la montagna attualmente gli può offrire.
Però, come ha dichiarato il presidente della provincia di Torino, Antonio Saitta, i collegamenti principali sono assicurati e "la situazione è in costante miglioramento."
Italianotizie.it
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