Il Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici di Pechino ha stabilito che la fiaccola olimpica raggiungesse la capitale tibetana di Lhasa il 21 giugno.
Così è stato.
È passata il 21 giugno e si è fermata per un solo giorno la fiaccola olimpica a Lhasa, in Tibet.
La cerimonia si è svolta in modo pacifico, nonostante che, nei giorni passati, gruppi di esuli tibetani avessero chiesto di annullare la tappa, per paura che ci fossero ulteriori violenze, che ricordassero quelle del 14 marzo scorso.
Per permettere una manifestazione pacifica la città è stata sottoposta ad un rigido controllo da parte delle forze dell’ordine e dei soldati, che hanno monitorato il cammino dei tedofori.
Al percorso della fiaccola hanno potuto assistere solo poche persone autorizzate, tra cui alcuni giornalisti e studenti, scelti direttamente dalle autorità cinesi.
Le strade erano semideserte, tutti i negozi sono stati chiusi.
La fiaccola ha viaggiato a Lhasa per 11km, dalla residenza estiva del Dalai Lama al Potala Palace, la sede dei governatori del Tibet.
Il percorso dei tedofori è durato circa un'ora e mezza ed è iniziato alle ore 9.00 (ora locale).
La gente che ha potuto assistere alla manifestazione si è dimostrata entusiasta, però alla maggior parte è stato vietato parteciparvi.
30 tibetani sono stati arrestati nel nord dell’India per evitare possibili rivolte anticinesi.
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