La storia di un orsetto smarrito in un aeroporto.
"We had to get Orange Ted back whatever the cost."
"Dobbiamo riprendere Orange Ted ad ogni costo."
Ha percorso 2.500 km e ha viaggiato sia in auto, sia in aereo e anche per posta l’orsetto Orange Ted prima di ritornare dalla sua Jaimee Armstrong, una bambina di sette anni, che lo aveva smarrito all’aeroporto di Girona il 23 aprile scorso.
“She was inconsolable, every morning she kept asking when we were going to get her bear back.
At one point I even had to take her to the doctor because she hadn’t slept for two nights with worry."
“Era inconsolabile, ogni giorno ci chiedeva quando avrebbe riavuto indietro il suo orsetto di pezza.
Ad un certo punto abbiamo dovuto persina chiamare il dottore, perché non dormiva da due notti, per la preoccupazione”, affermano i genitori di Jaimee, che dimostrando grande determinazione, sono riusciti a far recapitare l’orsetto alla figlia, dopo tante peripezie.
Tutto questo è accaduto perché nella confusione, creatasi prima dell'imbarco, la bimba aveva dimenticato il bagaglio a mano con all'interno l'orsetto, dentro l'aeroporto.
Il viaggio di Ted è stato, quindi, più lungo e costoso del previsto.
Infatti tornati a casa, i genitori di Jaimee, visto che la bambina aveva iniziato a lamentarsi e a piangere, perché si era accorta della mancanza del suo teddy bear, avevano dovuto telefonare immediatamente all’aeroporto di Girona, per chiedere informazioni su un possibile ritrovamento. Fortunatamente ebbero una bella notizia, ma solo per metà, perché il peluche cinquantenne, rattoppato e senza un occhio, sì, si trovava nell'aeroporto spagnolo, ma non poteva essere spedito indietro, poiché secondo le norme era necessario che qualcuno ritornasse a prenderlo.
Gli Armstrong non sapevano come fare, ma visto che dopo giorni, Jaimee stava male e non riusciva a mettersi il cuore in pace, decisero non demordere:
mandarono così una mail all'assistente di viaggio, che aveva organizzato la loro vancanza, chiedendole aiuto.
La donna rispose all'appello e decise di cercare di risolvere il problema mandando un "SOS orsetto".
Un SOS che attraversò mezza Europa e raggiunse direttamente circa 1.000 persone.
L’11 maggio un collega dell’assistente di viaggio affermò che si sarebbe recato a Girona e che quindi avrebbe potuto salvare Ted, ma purtroppo il ripescaggio non andò a buon fine, costringendo, quindi, Ted a continuare a vivere una vita in aeroporto.
Il padre di Jaimee, Dan, disperato, decise perciò di ritornare lui stesso a Girona per prendere l’orsetto e prenotò così un volo e l’hotel per una notte.
Fortunatamente prima di partire per Girona, Dan, però, scoprì che un altro impiegato, che aveva ricevuto il SOS, era riuscito a ritirare l’orsetto e a portarlo in auto fino a Tolosa, in Francia.
A Tolosa, Ted viene recapitato da un'altra agenzia di viaggi e, da Tolosa, il destino vuole che l’orsetto riesca ad essere imbarcato in aereo con altre persone e a ritornare in Gran Bretagna, da dove poi viene spedito a casa degli Armstrong.
Ted riabbraccia la sua padroncina il 6 giugno, dopo 44 giorni di lontananza.
Il prezzo del viaggio di Ted: 1000 sterline.
Dopo questa avventura: "One thing is absolutely certain - he is never leaving the country again." "Una cosa è certa, Ted non rilascerà mai il paese di nuovo."
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