È stato approvato oggi l’emendamento blocca-processi, proposto dai due senatori Filippo Berselli e Carlo Vizzini.
Il Governo Berlusconi, quindi, continua imperterrito a portare avanti il proprio programma politico.
La motivazione principale, che ha spinto l’Esecutivo a promuovere questo provvedimento è stata rintracciata, dagli esponenti del Popolo della Libertà, nella necessità di dare priorità ai processi per reati più gravi.
L’opposizione ha continuato a ribadire la propria opinione, affermando che Berlusconi ha presentato una "norma ad personam."
A queste accuse ha risposto Roberto Cota, capogruppo della Lega alla Camera: "si tratta di una misura richiesta da molti magistrati, primo tra tutti Maddalena di Torino, e necessaria dopo l'approvazione dell'indulto per riorganizzare gli uffici giudiziari."
Il Senatore dell’Italia dei Valori, Luigi Li Gotti, ha dichiarato che a suo parere questo è un "decreto schizofrenico", perché è incongruo con il programma del governo che ha aggravato le pene per il reato di omicidio colposo e, allo stesso tempo, con questo emendamento ha sospeso i processi per questo genere di reati.
Per protesta i senatori del Partito Democratico e dell’Italia dei Valori hanno abbandonato l’aula prima del voto.
Diversa è stata la reazione dell’Udc-Autonomie e dei Radicali.
Il capogruppo dell’Udc, Giampiero D’Alia, ha affermato che "l’Udc non ha mai abbandonato" e non abbandonerà mai i lavori parlamentari.
Questa mattina inoltre è stato approvato anche l’emendamento che promuove l’utilizzo di 3000 militari per città a favore della sicurezza.
Saranno spesi per questo motivo 62,4 milioni di euro in due anni.
Alle ore 17.30, infine, il Consiglio dei Ministri si riunirà a Palazzo Chigi, per discutere a proposito dei provvedimenti legislativi, previsti in ambito economico, dei disegni di legge e delle leggi regionali.
mercoledì 18 giugno 2008
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