Niente attrae di più di una lampada prima delle vacanze estive...
il motivo: si vorrebbe arrivare in vacanza già abbronzati.
Che cos'è l'abbronzatura artificiale?
L'abbronzatura artificiale è quel tipo di colorito scuro della pelle che si ricava attraverso l'esposizione a lampade abbronzanti.
Sono stati fatti molti studi su questo tipo di pratica nata all’inizio degli anni '80 e ora diffusasi in tutto il mondo.
I ricercatori hanno constatato che si dovrebbe evitare o limitare notevolmente questo tipo di esposizione.
Le motivazioni sono molte.
Dapprima, bisogna sapere, che l’utilizzo di lampade solari provoca un invecchiamento precoce dell'epidermide: più rughe e meno elasticità, anche se la pelle durante il trattamento è protetta da creme solari ad alta protezione contro i raggi UVA e UVB.
L’abbronzatura artificiale, inoltre, può essere dannosa perché può provocare eritemi, prurito o irritazioni e tumori.
Le radiazioni emesse dalle lampade solari sono costituite unicamente dai raggi UVA e UVB, che entrambi permettono la produzione di melanina.
I raggi UVA sono irradiati in maggiore quantità, ma nonostante siano meno potenti, favoriscono anche questi la comparsa di rughe, perché essendo responsabili della sensazione di calore, che si sente durante l’esposizione, disidratano la pelle.
Le lampade dovrebbero essere evitate:
-da chi ha una pelle molto chiara, perché rischia di scottarsi più facilmente;
-da chi non ha ancora compiuto 18 anni, perché ha una pelle ancora troppo delicata per poter affrontare un’esposizione del genere;
-da chi è intollerante ai raggi UVA;
-da chi presenta macchie sulla pelle, perché queste possono essere soltanto accentuate;
-da chi sta assumendo farmaci, che possono provocare irritazioni.
Chi decide di sottoporsi ad una lampada deve essere al corrente che ce ne sono di due tipi:
-le lampade ad alta pressione, che irradiano una percentuale bassa di UVB (esposizione dai 15 ai 40 minuti);
-le lampade a bassa pressione, che irradiano una percentuale molto alta di UVB. In questo caso il trattamento dura per un lasso di tempo inferiore che va dai 6 ai 12 minuti.
Prima di decidere di esporsi ai raggi emessi dalle lampade solari sarebbe necessario e opportuno consultare il medico curante o il dermatologo, che valuterà la frequenza delle lampade in base al colore della carnagione.
Durante l’esposizione bisogna applicare le creme fornite dal solarium e non creme abbronzanti qualsiasi, perché queste potrebbero determinare reazioni allergiche o irritazioni.
Tuttavia, a chi vuole evitare i possibili fastidi che possono essere provocati dall’esposizione ad una lampada, è consigliato ricorrere all’utilizzo di creme autoabbronzanti.
Non sempre le creme autoabbronzanti proteggono dai raggi solari e quindi è necessario fare attenzione e individuare se ci sono creme che contengono una protezione ai raggi UV.
Infine, chi ha ottenuto la tanto desiderata abbronzatura artificiale non deve dimenticare che deve continuare a proteggere la pelle dal sole ed esporsi con moderazione.
Italianotizie.it
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