lunedì 2 giugno 2008
Nuova Ostensione della Sindone
La Sindone, il famoso lenzuolo (sindòn) di lino, che rappresenta la figura di un uomo torturato e crocifisso, identificato da molti come Gesù Cristo, verrà mostrata di nuovo, dopo 10 anni, al grande pubblico.
Dopo l'Ostensione del 1998 e quella del 2000, infatti, il Papa Benedetto XVI, rivolgendosi ai fedeli, ha annunciato che "ci sarà una nuova Ostensione della Sindone" nella primavera del 2010.
Il Santo Padre ha, inoltre, aggiunto che spera di poter partecipare al grande evento, "per contemplare quel misterioso Volto, che silenziosamente parla al cuore degli uomini, invitandoli a riconoscervi il volto di Dio, il quale ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in Lui non muoia, ma abbia la vita eterna".
I settemila pellegrini torinesi, accompagnati dal Cardinale e Arcivescovo Severino Poletto e ricevuti nell'aula Paolo VI in Vaticano, dopo aver ascoltato le parole del Pontefice, hanno manifestato tutta la propria emozione, contentezza e entusiasmo e hanno regalato a Benedetto XVI una copia della Sindone: lunga 4 metri e 37 cm e larga 1 metro e 11 cm.
L'esposizione sarà effettuata dopo la Pasqua del 4 aprile 2010 e il Sacro Telo potrà essere ammirato per circa due mesi nella Chiesa di San Giovanni Battista, ossia nel Duomo di Torino.
In previsione dell'evento il Comune, la Provincia e la Regione stanzieranno 10 milioni di euro.
Il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, presente in Vaticano, ha esplicitato tutta la propria soddisfazione: "è una bella notizia per tutta la città, Spero che venga il Papa, sarò felice di incontrarlo".
Questo importante appuntamento religioso sarà "un evento culturale significativo, perché sarà anche un'ulteriore occasione per far crescere nel mondo la conoscenza della nostra città": sono previsti 2 milioni di pellegrini da tutto il mondo.
Il Papa ha concluso il suo discorso, dimostrando la propria vicinanza alla popolazione piemontese, colpita dal maltempo e affermando: “Non abbiate paura di affidarvi a Cristo… Solo Lui può soddisfare le attese più profonde dell’animo umano. Nessuna difficoltà, nessun ostacolo rallenti il vostro amore per il suo Vangelo! Se sarà Gesù il centro delle vostre famiglie, delle vostre parrocchie e di ogni comunità sentirete viva la sua presenza e cresceranno l’unità e la comunione tra tutte le varie articolazioni della Diocesi”.
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