Il Governo Berlusconi sta tentando di risolvere il problema dei rifiuti a Napoli, ma non mancano le polemiche.
Come previsto dal decreto legge sull'emergenza rifiuti, dopo Savignano Irpino e Sant'Arcangelo Trimonte, è arrivato l'esercito anche ad Acerra, in provincia di Napoli.
L'obiettivo principale sarà quello di presidiare il cantiere, che sarà adibito alla costruzione del primo dei quattro termovalorizzatori, che sorgeranno in Campania.
Secondo Guido Bertolaso, capo del dipartimento della protezione civile e sottosegretario della presidenza del consiglio, il termovalorizzatore di Acerra dovrebbe essere già pronto entro la fine dell'anno.
Ad Acerra monitoreranno la zona all'incirca sessanta soldati, appartenenti alla Brigata Garibaldi di San Giorgio a Cremano.
L'area sarà considerata di interesse strategico nazionale e l'accesso al cantiere sarà controllato anche dalle forze dell'ordine, che dovranno impedire l'ingresso ai non addetti ai lavori.
L'arrivo dell'esercito ha fatto nascere molte polemiche.
Espedito Marletta, il sindaco di Acerra, ha accusato il Governo Berlusconi di "utilizzare risorse dello Stato per difendersi dai cittadini".
Alcuni dei cittadini di Acerra hanno affermato di non essere impauriti dalla situazione creatasi con l'arrivo dell'esercito e che continueranno a far valere le proprie ragioni.
Continuano le manifestazioni anche a Chiaiano, dove è stato realizzato un pic nic di protesta nei pressi di una delle zone, che dovrebbero essere destinate alla costruzione della discarica.
Il tutto si è svolto in modo pacifico e sotto gli occhi vigili dei carabinieri e della Guardia di Finanza.
Per risolvere il problema dei rifiuti, che coinvolge la regione campana da lungo tempo, il governo, oltre che a prevedere la costruzione di nuovi siti per l'eliminazione dei rifiuti, ha chiesto un sostegno alle altre regioni italiane.
Ha manifestato la propria disponibilità nell'accogliere i rifiuti campani, Roberto Formigoni, presidente della regione Lombardia, e Letizia Moratti, il sindaco di Milano.
Il presidente della regione Lombardia ha affermato che si collaborerà per lo smaltimento di "circa 6 mila tonnellate di rifiuti della Campania."
E' arrivato invece il "no" dell'Umbria.
L'assessore all'ambiente della regione Umbria, Lamberto Bottini ha dichiarato che "la regione ha già dato" e ha aggiunto che qualche anno fa è arrivata una grande quantità di immondizia dalla Campania e che "su quella vicenda, non solo è ancora aperta una questione giudiziaria", ma anche non è ancora stata ottenuta "la somma pattuita."
Dovranno essere smaltiti all'incirca 40 mila tonnellate di rifiuti fuori dalla Campania.
Walter Veltroni, il segretario del Pd, ha replicato all'azione del Governo, attaccandolo duramente e affermando che "i rifiuti sono un mezzo di propaganda quando governano gli altri, ma quando governano loro (Pdl) sono un'emergenza."
Roberto Calderoli, il ministro per la Semplificazione, ha risposto a Veltroni dicendo che "Veltroni è uno che si augurerebbe disastri pur di mettere in difficoltà gli avversari."
La Lega ha deciso di appoggiare il nuovo governo nell'accogliere i rifiuti, cambiando posizione, perché "all'epoca in cui governava il centrosinistra non era stato fatto nulla."
Darà l'appoggio al Governo anche la regione Sardegna.
L'esponente della giunta, Renato Soru, ha dichiarato che "la solidarietà non può essere data a seconda del colore politico di chi la richiede. E la Sardegna è stata coerente in questo senso, accogliendo una quota di rifiuti della Campania, come le era stato chiesto mesi fa dal Governo Prodi e di recente dal Governo Berlusconi."
Umberto Bossi, riferendosi all'azione del governo, ha esplicitato che "Berlusconi ha fatto miracoli, ha pressoché risolto i problemi, ma tocca alle Regioni decidere se accettare i rifiuti campani."
Il Capo del Governo "è andato una o due volte alla settimana a Napoli. Ha addirittura fatto riaprire il termovalorizzatore che quei pazzi della magistratura avevano chiuso."
Il 1 luglio Silvio Berlusconi si recherà a Napoli, dove, accompagnato Guido Bertolaso, potrà constatare lo sviluppo della situazione.
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