“Anni fa il sistema della domanda e dell'offerta si considerava capace di autocorreggersi, mentre tra i ministri c'è stata una discussione molto critica sui limiti delle remunerazioni o della logica delle remunerazioni fatte per questo tipo di prestazioni, cioè per i dirigenti d'impresa”: Giulio Tremonti.
Al consiglio dei ministri europei dell'Economia e delle Finanze di Bruxelles, il Ministro Giulio Tremonti ha introdotto il programma di risanamento economico previsto per l'Italia e ha annunciato che sarà applicata una Robin Hood tax sui profitti delle compagnie petrolifere.
Una tassa che non avrà effetti sull’andamento dei prezzi, ma servirà per evitare ulteriori sacrifici ai cittadini.
La motivazione principale che spinge il Governo a introdurre questa nuova imposta, definita dallo stesso Tremonti "un’imposta etica", è quella di ridistribuire le ricchezze ai più deboli.
"Sono temi che vedono vicino la destra e la sinistra - ha dichiarato il ministro - E’ necessario che ci sia un’informativa in Europa, ma queste sono iniziative assolutamente nazionali."
Questo provvedimento si ipotizza che sarà inserito nel decreto legislativo, che affiancherà questa estate, il Documento di programmazione economica e finanziaria (Dpef), che avrà una valenza triennale.
L’Italia, come stabilito dall’Ecofin, infatti, dovrà ottenere il bilancio in pareggio entro il 2011.
Secondo Tremonti l’obiettivo sarà raggiunto, perché i tagli fiscali previsti, ossia l’abolizione dell’Ici (tassa sulla prima casa) e la detassazione degli straordinari, non avranno un “impatto sul bilancio”.
Il Governo ha, in definitiva, in programma di recuperare 30 miliardi di euro in tre anni.
Al termine dell’Ecofin, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, riferendosi alla Finanziaria tradizionale, ha affermato che questa “era un film dell'orrore che non vogliamo più vedere” e ha aggiunto che il paese adesso ha bisogno di stabilità e certezza.
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